Si è tenuto ieri a Bari, per la seconda volta nel Mezzogiorno, il Wired Digital Day. L’obiettivo? Raccontare come il digitale e la ricerca tecnologica e scientifica stiano trasformando il mondo dell’imprenditoria e favorendo lo sviluppo di nuove competenze.
Promosso dalla Regione Puglia, sempre attenta a queste tematiche, e dalla sua società in house Puglia Sviluppo. A dare vita all’evento Wired Italia, brand Condé Nast che monitora le novità in fatto di innovazione, tecnologia e ricerca.
Il Wired Digital Day è un evento aperto al pubblico, più di 900 richieste di partecipazione, ma soltanto 255 persone hanno potuto assistere agli speech. A fare da cornice il Teatro Margherita. Fresco di restauro e subito pronto ad assumere la sua nuova funzione di spazio multidisciplinare del Polo delle Arti nel cuore di Bari. La città è impegnata in progetti che hanno come finalità migliorare la vita dei cittadini anche attraverso la digitalizzazione, lo ricorda il sindaco Antonio Decaro, che racconta di come Bari sia tra le prime cinque città a sperimentare i 5G e a lavorare su esperimenti di realtà aumentata.
Eccellenze del territorio, impresa digitale e imprese nazionali ed internazionali raccontato il loro modo di fare innovazione ad una platea composta da imprenditori, liberi professionisti, investitori, istituzioni e molti studenti.
Il focus di questa edizione è l’impatto positivo delle politiche regionali in materia di innovazione e di attrazione degli investimenti. Un appuntamento che ancora una volta ha raccontato un Sud Italia capace di dire la sua sui temi dell’innovazione e di essere parte attiva nello sviluppo di progetti proiettati al futuro.
Big data per creare Intelligenza Artificiale e sistemi integrati per la mobilità
Ad aprire il Wired Digital Day Giulia Baccarin che racconta la sua esperienza come imprenditrice nel settore della manutenzione predittiva. L’analisi dei dati al servizio dell’Intelligenza Artificiale può estendere le capacità dell’uomo, ridurre il carico di informazioni e aumentare le capacità cognitive. Ma anche monitorare e predire il lavoro di un’azienda. Purché non si utilizzino dati parziali o condizionati da pregiudizi, ma dati che rispettino tutte le diversità e che portino in sé tutte le possibilità.
L’impiego dei dati può anche migliorare le città e la mobilità. Incrociandoli con i bisogni spontanei degli individui e utilizzando il digitale per favorire la circolazione delle idee si possono creare sistemi integrati di reti e servizi per la mobilità e migliorare le città. I servizi innovativi devono uscire dalla loro comfort zone per garantire l’inclusione di tutte le aree della metropoli. Per passare dalla smart city alla smart land, dove l’innovazione è diffusa. Di questo ne sono convinti Riccardo Amirante Direttore Generale del Politecnico di Bari e Gabriele Grea del CERTeT dell’Università Bocconi.
Etica dell’innovazione e salute digitale
L’innovazione porta sempre con sé dilemmi etici. Non bisognerebbe mai trascurare questo aspetto nel portare avanti progetti innovativi, soprattutto se l’innovazione si compie nel campo della medicina. Marco Annoni membro della Segreteria Scientifica del Comitato consultivo per l’etica e la bioetica della ricerca del CNR, oltre che responsabile per la supervisione etica della Fondazione Veronesi sottolinea che l’innovazione impatta sulla società e sui singoli. Prima o poi si viene a patti con le conseguenze, per questo la questione dell’etica diventa più che mai centrale in ogni fase di sviluppo di un nuovo prodotto o progetto.
Maria Svelto, Presidente del Distretto H-BIO Puglia, racconta l’importanza della gestione dei dati. Nel campo dell’health, dalla rivoluzione digitale, ci si aspetta salti qualitativi e riduzione dei tempi. Il Sistema Sanitario dispone di competenze in grado di creare innovazione, ma la burocrazia rallenta i processi di divulgazione. In Puglia, ma anche in tutta Italia, i distretti stanno lavorando alla diagnostica avanzata e alla medicina personalizzata. Esistono delle eccellenze che grazie alla rete sono in grado di connettersi in tempo reale con tutto il mondo. La condivisione e la somma dei risultati permette di competere anche con la Silicon Valley.
Business Spaziali
È il momento di partire per lo spazio con Stephen Attenborough, Commercial Director di Virgin Galactic. La prima compagnia privata al mondo che sta lavorando ai voli turistici nello spazio. Voli che saranno pensati per far vivere l’esperienza del viaggio alle persone comuni, con attenzione sì alla sicurezza, ma anche al comfort. Proprio in Puglia, a Grottaglie, sta sorgendo il primo spazioporto italiano, da dove sarà possibile partire per i primi voli privati suborbitali. A collaborare con l’azienda anche la SITAEL, azienda pugliese, la più grande società italiana a capitale privato nel settore dello spazio. Matteo Pertosa, vice presidente dell’azienda, racconta dei prossimi progetti, tra questi lanciare quattro nuovi satelliti nello spazio, uno proprio in collaborazione con Virgin, che permetteranno, tra le altre cose, servizi come Google Maps in real time.
Moda e sostenibilità
La sostenibilità deve coinvolgere le persone, non può essere più trattata come un tema noioso. Di questo è convinto Gianpiero Tessitore, imprenditore green founder di Vegea srl, startup innovativa che si occupa della produzione di materiali green e animal friendly. Stessa linea di pensiero per Matteo Ward, giovane imprenditore vicentino, co-fondatore di WRÅD.
Generare consapevolezza sullo sviluppo sostenibile nel campo della moda, una spinta che arriva dal basso, dalle piccole start up, dalle associazioni ma anche dai consumatori che sono sempre più attenti alla provenienza dei capi che acquistano e che non lascia indifferenti le grande aziende.
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