Progettare e organizzare gli spazi interni ed esterni di un’abitazione, questo è il motivo per il quale ci si rivolge a un Interior Designer. Una figura professionale molto ricercata negli ultimi anni. Ma per diventare esperti del settore è necessaria la laurea?
L’ambito dell’interior design è uno di quei settori in cui, se da una parte è molto importante la preparazione teorica, dall’altra è fondamentale una naturale propensione e pratica per il lavoro che si andrà a svolgere. Perciò alla domanda se ci sia bisogno della laurea per diventare Interior Designer la risposta è si e no. Ciò significa che per intraprendere tale carriera è bene che il professionista in questione sia diventato tale in seguito a un percorso formativo che prevede diverse possibilità. Quindi università, ovvero laurea e master, ma anche diplomi, corsi brevi e di formazione specifica, presso istituti pubblici i privati, purché questi siano certificati.
Come diventare Interior Designer
Come anticipato il percorso formativo per diventare Interior Designer non è unico, bensì ci sono diverse strade percorribili in tal senso. Dall’ambito pubblico a quello privato, in base alle proprie esigenze e anche alle proprie tasche è possibile scegliere quella che è la formazione che meglio si addice alla persona. Per esempio per coloro che decidono di optare per il conseguimento di una laurea, presso una università pubblica, è possibile scegliere tra le seguenti opzioni:
- Scuola del Design presso il Politecnico di Milano
- Facoltà di Design al Politecnico di Bari
- Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino
- Facoltà di Design e Arti presso la Libera Università di Bolzano.
Ci sono poi corsi, che si svolgono presso istituti privati, che si concludono con l’ottenimento di diplomi e certificati. Ne sono validi esempi:
- Istituto di Design Polo Michelangelo
- Università Europea del Design di Pescara
- Poliarte di Ancona
- Nuova Accademia del Design a Verona e a Milano
- Istituto Marangoni a Milano
- Accademia di Design e Comunicazione a Firenze
- Istituto europeo design (IED) presente in diverse città italiane
- Istituto superiore per le industrie artistiche (ISIA) presente in diverse province italiane.
10 domande per scegliere un interior designer
Di cosa si occupa nello specifico l’Interior Designer?
L’Interior Designer è una figura professionale che si occupa della progettazione degli spazi interni ed esterni della casa. Perciò si impegna nel trovare soluzioni abitative personalizzate e su misura a seconda delle esigenze del cliente. I servizi offerti sono diversi:
- dal più classico e noto arredamento d’interni;
- web project, ovvero la progettazione digitale che fornisce una prima idea al cliente;
- nell’ambito delle ristrutturazioni fornisce supporto alle altre figure professionali quali per esempio gli architetti, a ciò si collega poi il concetto di home re-styling;
- il recente settore dell’home staging che consente di mettere in scena quello che sarà il risultato finale della casa;
- sempre compito dell’Interior Designer è la consultazione del colore per le diverse camere della propria abitazione;
- e infine il garden design, poiché il lavoro di tale professionista non si limita all’interno della casa ma anche allo spazio outdoor, quindi giardini ma anche terrazzi.
Perché affidarsi a un professionista in Interior Design?
Affidarsi al fai da te non è sempre una buona idea soprattutto quando non si possiedono le basi per svolgere una determinata attività. Quindi è bene affidarsi ad un Interior Designer soprattutto per la sua professionalità. In secondo luogo delegare permette di risparmiare tempo e anche responsabilità. Fa poi risparmiare anche in termini economici, poiché se è vero che bisognerà pagare il professionista, è vero anche che grazie alla sua esperienza eviterà di acquistare cose non realmente utili oppure di dover rifare i lavori due volte.
Arredare la casa: quanto costa un interior designer
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo quanto emerge dall’ultima ricerca Houzz&Home, condotta su oltre 3000 persone intervistate in Italia, la cucina è la camera più ristrutturata della casa. Difatti è schizzata a +58% nel 2020 con una spesa media apri a 9.500 euro. Anche gli investimenti nel rifacimento del bagno sono aumentati del 20% e hanno raggiunto una quota di spesa media pari a 6.000 euro.
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