Le otto regole d’oro per decapare un mobile

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Molte volte si ha intenzione di decapare un mobile di casa e non si sa da dove iniziare. Dato che è un lavoro complicato e molto preciso. Ecco, perché è sempre molto utile saperlo fare nella maniera giusta.

Decapare un mobile non è un lavoro semplice, bisogna sempre conoscere i vari passaggi per poterlo fare al meglio. Essendo un lavoro lungo e da fare in maniera molto precisa.

Le otto regole d’oro per decapare un mobile

Molte volte si ha in casa un mobile che ormai ha stufato l’occhio, quindi si sente la necessità di cambiare qualcosa ed applicare qualche nuova tecnica. Infatti, ne esistono di molte e diverse. Ma vanno eseguite tutte con precisione, seguendo sempre tutti i passaggi consigliati. Decapare un mobile è una questione piuttosto seria, se la si vuole eseguire nel modo migliore possibile. Per questo motivo è sempre importare seguire passo dopo passo una piccola selezione degli step fondamentali per decapare un mobile correttamente. Alla fine si sa, restaurare un mobile è una vera e propria arte, perfetta per ridare vita a tutti i mobili antichi o a quelli usurati dal tempo. Prima di iniziare occorre avere degli occhiali appositi, dei guanti portettivi, un pennello piatto, una spazzola metallica, la lana d’acciaio, lo stucco, la carta vetrata e la vernice acrilica. Ma prima di tutto, ecco, le otto regole d’oro da seguire per decapare un mobile nel miglior modo possibile:

La prima regola

Prima di tutto occorre dare un’occhiata generale al mobile, per farsi un’idea e procedere al meglio. Poi, si inizia con la carteggiatura del mobile in questione. Quindi, si procede con la carta vetrata per poter rimuovere la vernice. L’unico consiglio utile è di stare molto attenti a procedere in maniera precisa, quindi senza alcuna fretta, o si potrebbe incorrere in errori irrimediabili.

Mobile antico
Le otto regole d’oro per decapare un mobile – Pexels di Teddy Yang

Seconda regola

Successivamente si osserva proprio la patina del mobile, così da controllare al meglio tutta la lucidatura, che sia originale oppure no. Potrebbe anche essere che, il mobile in questione sia stato rilucidato. Alla fine si sa, la patina è l’equivalente della pelle umana per un mobile, quindi se è quella originale è chiaro che valga molto di più.

Terza regola

Un’altra domanda da porsi è proprio quella relatica alla costruzione del mobile. Quindi, ci si interroga se il mobile  costruito in legno massello sia o meno impiallacciato oppure se sia lastronato. La lastronatura si tratta di uno spessore del legno molto pregiato, che solitamente riveste alcuni millimetri del mobile in questione. Solitamente un mobile lastronato vale molto di più di un semplice mobile in legno massello.

Poltrona
Le otto regole d’oro per decapare un mobile – Pexels di Max Vakhtbovych

Quarta regola

Un altro aspetto da prendere in considerazione è legato all’applicazione dell’ottone o del bronzo dorato. Occorre capire quale sia la situazione del caso. Inoltre, queste particolari applicazioni sono principalmente realizzate su mobili del 700, anche se sono state utilizzate anche nel 800. Poi, la doratura a foglia d’oro si tratta semplicemente di un’applicazione.

Quinta regola

Quando si parla di “ferramenta” in questo senso, si tratta delle bocchette, le maniglie dei mobili, oppure le serrature, insomma, tutte quelle parti metalliche presenti in un mobile. Bisogna domandarsi, se le seguenti sono originali, oppure no. Se invece, sono state sostituite nel tempo e se effettivamente sono congrue con lo stile del mobile in questione.

Sesta regola

Un altro aspetto è legato proprio alla parte interne del mobile che si ha intenzione di decapare. Quindi, occorre interrogarsi su questo in modo molto critico, per ottenere il risultato migliore del caso. Se vi sono state nel tempo delle ricostruzioni, oppure no.

Decapare mobile
Le otto regole d’oro per decapare un mobile – pexels di Andrew Neel

Settima regola

Se si vuole effettuare un ottimo restauro, bisogna sempre tenere conto, che se fatto a regola d’arte, risulta aumtentare di molto il suo valore commerciale. Il mobile va rispettato come oggetto, quindi nelle sue rifiniture, nei suoi dettagli più unici, ma non solo. Infatti, un mobile va considerato anche secondo il suo periodo storico, se tutto è stato rispettato o no.

Ottava regola

Ultima regola, non meno importante è quella di realizzare un mobile nel modo migliore possibile. In quanto, se realizzato bene può essere venduto ad un prezzo alto. Quindi, se si seguono tutte le regole e si rispettano i periodi storici di cui quel mobile fa parte, il lavoro è concluso al meglio. Un mobile restaurato bene, vale molto di più di un gioiello in alcuni casi.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo i dati rilevati dalla Confartigianato, il quadro complessivo delle imprese di restauro, sono ben 8 su 10 e sono soprattutto italiane. In Italia sono ben 3.449, tutte quelle imprese che operano nel settore del restauro. Un’arte antica, ma che ancora oggi riesce a far emozionare tutti.
  • Il verbo decapare, deriva proprio dal francese “decapèr”. Che, può essere tradotto in italiano in togliere la cappa, quindi la copertura.

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