La migliore zanzariera per la porta finestra, ecco qual è

Zanzariera porta finestra|Zanzariera porta finestra

Qual è la migliore zanzariera per la porta finestra? Tra le diverse tipologie presenti sul mercato ecco quale scegliere in questo caso specifico in termini di funzionalità e praticità.

Disporre di zanzariere in casa è fondamentale per evitare l’ingresso in casa di zanzare ma anche di altri fastidiosi insetti. Inoltre queste fungono da filtro anche contro il polline e polveri che possono provenire dall’esterno. Questa è sicuramente una nota positiva per coloro che sono allergici a questo tipo di particelle ma più in generale questi dispositivi contribuiscono a migliorare la salubrità dell’aria che si respira all’interno della propria casa. In particolare se si vive al piano terra o comunque in una casa che affaccia direttamente su un giardino è importantissimo dotarsene. Ce ne sono tantissime tipologie oggi sul mercato, è bene quindi informarsi bene al fine di acquistare ciò che è meglio per le proprie esigenze. Per esempio la migliore zanzariera per una porta finestra è sicuramente quella a battente. Vediamo come è fatta e perché è da preferire in questo caso.

Zanzariera per porta finestra: tipologia a battente

Le zanzariere a battente si aprono e si chiudono proprio  come una normale porta. Questa modalità di funzionamento si deve al fatto che sono installate su un’apposita intelaiatura. Ciò le rende perfette per quelle zone di continuo passaggio, come appunto le porte finestre. A differenza delle zanzariere a scorrimento, che si è soliti installare alle finestre che affacciano su balconi, nel caso di quelle a battente non vi è il pericolo di rompere la zanzariera poiché ci si dimentica di aprirla. I modelli oggi disponibili sul mercato possono essere una sola anta oppure a due. La scelta dipenderà sostanzialmente dalle dimensioni della porta finestra, in genere si opta per la prima opzione, più pratica e comoda.

Ci sono poi diversi sistemi di chiusura della zanzariera per porta finestra: con calamita, con molla di richiamo oppure con aggancio meccanico. Poi è possibile scegliere tra un telaio in plastica, sicuramente più economico, oppure per uno in alluminio. nei colori neutri o colorati. L’unico svantaggio, se così può essere definito, è il fatto che rispetto alle zanzariere a scorrimento o a rullo queste necessitano di spazio per l’apertura. Di conseguenza nella scelta della tipologia di dispositivo che fa al proprio caso è bene tenere conto della dimensione del luoghi su cui affaccia la porta finestra.

Zanzariera porta finestra
La migliore zanzariera per la porta finestra, ecco qual è – UNSPLASH

Bonus zanzariere

Per la nuova installazione o sostituzione della zanzariera per la porta finestra puoi usufruire di un’aiuto fiscale. Tra le tante agevolazioni fiscali promosse dal Governo, difatti, è possibile usufruire anche del bonus zanzariere. Questo consiste in una detrazione fiscale pari al 50% sul costo sostenuto per l’acquisto di dispositivi e sistemi per finestre e porte atti a contrastare zanzare e insetti di vario genere. La detrazione sarà divisa in 10 quote annuali dal medesimo importo. È possibile applicare l’agevolazione a spese che non superino i 60 mila euro, questa cifra comprende la fornitura, l’istallazione e l’eventuale smontaggio delle vecchie zanzariere. Hanno diritto al bonus zanzariere tutti coloro che effettuano lavori di riqualificazione della propria casa dal punto di vista energetico. L’installazione di nuove zanzariere o sistemi affini rientra nell’ambito dell’ecobonus o del superbonus.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Una ricerca di Changes Unipol, realizzata ed elaborata da Ipsos, ha scattato un’istantanea in merito a come gli italiani vivono la propria casa nel post-pandemia. Il 48% degli italiani dichiara di trascorrere in casa meno tempo con gli amici rispetto a due anni fa. Questo dato cresce e arriva al 51% per la Generazione X, ovvero coloro che hanno un’età compresa tra i 41 e i 56 anni, e giunge 58% nel caso dei Baby Boomers, coloro che sono nati dal 1946 al 1964. Questi ultimi sono difatti quelli più condizionati dagli effetti della pandemia di Covid-19.
  • Dalla medesima ricerca emerge poi che il 29% degli intervistati ha dichiarato di prendere in considerazione l’idea di cambiare casa nei prossimi due anni.
  • Il maggior tempo trascorso in casa durante i periodi di restrizione, a causa della pandemia, ha portato gli italiani ad apportare modifiche alla propria abitazione. In particolare nell’ultimo anno si stima il 32% degli italiani ha sostituito gli elettrodomestici e che comunque il 23% pensa di farlo entro il prossimo anno. Il 18% ha invece cambiato i propri arredi, il 17% ha ristrutturato l’interno della casa mentre il 14% lo spazio outdoor.

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