Edifici nZEB in Italia: i dati dell’Osservatorio degli edifici a energia quasi zero

Edifici nZEB|Edifici nZEB|Edifici nZEB

Gli edifici nZEB a energia quasi zero costituiscono una soluzione innovativa ed estremamente efficiente nella progettazione di strutture a basso consumo energetico.

Un edificio nZEB è concepito e costruito con l’obiettivo di minimizzare l’utilizzo di energia, riducendolo a livelli molto bassi o addirittura nulli. In altre parole, l’obiettivo fondamentale degli edifici nZEB è la minimizzazione dell’energia richiesta per il loro funzionamento, con la produzione dell’energia necessaria proveniente da fonti rinnovabili.

Queste strutture sono frutto di una progettazione che integra tecnologie e tecniche costruttive altamente efficienti. Tra queste, si includono l’utilizzo di isolamenti termici avanzati, l’ottimizzazione dell’efficienza energetica nei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria (HVAC), l’impiego di fonti di energia rinnovabile come solare e geotermia, insieme a una gestione intelligente dell’energia.

La combinazione sinergica di queste componenti rende gli edifici nZEB una risposta all’avanguardia alle sfide ambientali, contribuendo in modo significativo alla sostenibilità e al risparmio energetico.

Edifici nZEB a energia quasi zero in Italia e in Europa

Il concetto di “Edificio a energia quasi zero” è stato introdotto dalla direttiva EPBD (2010/31/EU), la quale è stata fusa con la precedente 91/2002. L’EPBD rappresenta la principale politica comunitaria in materia di prestazioni energetiche degli edifici ed è stata adottata in Italia tramite il decreto-legge 63/2013, successivamente convertito in legge n. 90/2013.

Il ruolo e la diffusione degli edifici nZEB sono fondamentali per il raggiungimento  degli obiettivi dell’accordo sul clima COP21 di Parigi, il quale mira a contenere l’aumento della temperatura entro 1,5 °C entro il 2050. La direzione verso edifici a energia quasi zero contribuisce direttamente al conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica nel contesto italiano.

A livello europeo, l’obiettivo per il 2050 è di avere un parco edilizio decarbonizzato, estendendo la diffusione dello standard nZEB anche agli edifici esistenti. Questa prospettiva riflette l’impegno collettivo per una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e sottolinea l’importanza di integrare tecnologie rinnovabili in modo significativo per ridurre l’impatto ambientale degli edifici.

Edifici nZEB
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Segni distintivi di un edificio a energia quasi zero

Le caratteristiche di un edificio a energia quasi zero in Italia sono definite dal Decreto Ministeriale del 26 giugno 2015 emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico, intitolato “Requisiti minimi degli edifici”. Gli edifici che possono essere classificati come nZEB, sia di nuova costruzione che esistenti, devono simultaneamente rispettare i requisiti prestazionali indicati nel suddetto decreto e adempiere agli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili stabiliti dal Decreto Legislativo 28/2011 sulle energie rinnovabili.

Lo standard nazionale impone ulteriori requisiti minimi nZEB oltre al limite complessivo sul consumo di energia. Questi includono gli indici di prestazione termica utile da confrontare con i valori limite dell’edificio di riferimento, il coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione, l’area solare equivalente estiva per unità di superficie utile, i rendimenti degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva e della produzione dell’acqua calda sanitaria, oltre ai limiti sulle trasmittanze degli elementi disperdenti.

L’insieme di questi criteri contribuisce a definire gli standard e le specifiche che un edificio deve soddisfare per ottenere la denominazione di “edificio a energia quasi zero” in conformità con la legislazione italiana vigente.

Quali i benefici?

Gli edifici a energia quasi zero presentano una serie di vantaggi significativi rispetto alle strutture tradizionali.

Un edificio nZEB si distingue per l’utilizzo di una quantità notevolmente inferiore di energia rispetto agli edifici tradizionali. Questo si traduce in una significativa riduzione dei costi di gestione e del consumo complessivo di energia, contribuendo a un’efficienza energetica più elevata.

Gli edifici nZEB fanno ampio uso di fonti di energia rinnovabile, riducendo così la dipendenza da fonti di energia fossile. Questa scelta contribuisce in modo significativo alla sostenibilità ambientale, promuovendo un approccio più eco-compatibile e favorendo la riduzione delle emissioni di carbonio.

L’architettura degli edifici nZEB è progettata per garantire un elevato livello di comfort per gli occupanti. Attraverso sistemi avanzati di regolazione della temperatura, illuminazione e umidità, questi edifici offrono un ambiente abitativo ottimale, migliorando il benessere degli abitanti.

Gli edifici nZEB sono concepiti per assicurare un’elevata qualità dell’aria interna. Questo contribuisce a ridurre la diffusione di agenti inquinanti, promuovendo un ambiente salubre e migliorando la salute degli occupanti.

Incidenze per il futuro

Gli edifici a energia quasi zero, come chiarito, rappresentano una soluzione  innovativa e altamente efficiente per la progettazione di edifici a basso consumo energetico. Tuttavia, per abbracciare questa concezione su scala più ampia, è necessario un cambio culturale e un impegno costante verso la sostenibilità ambientale.

L’adozione diffusa di edifici nZEB implica la necessità di un approccio più consapevole da parte della società, dei professionisti del settore e delle istituzioni.

Inoltre, la progettazione e la costruzione di tali edifici richiedono un livello elevato di conoscenza e competenza da parte di architetti, progettisti e imprenditori edili, al fine di garantire la massima efficienza e sostenibilità degli edifici.

Edifici nZEB
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Edifici nZEB: la situazione in Italia

L’Osservatorio degli edifici nZEB dell’Enea ha pubblicato nel 2019 i dati relativi al biennio 2016-2018, offrendo uno sguardo approfondito della situazione in Italia.

I risultati hanno rivelato un notevole aumento del numero di edifici nZEB, non solo nelle zone in cui è stato imposto l’obbligo, ma diffusi in tutto il territorio italiano. Al momento dello studio sono stati segnalati circa 1400 edifici nZEB, prevalentemente nuove costruzioni (90%) destinate ad uso residenziale (85%).

La distintiva caratteristica degli edifici nZEB in Italia è il loro orientamento verso principi avanzati di progettazione sostenibile e bioclimatica. L’utilizzo di software di simulazione dinamica è fondamentale per ottimizzare la progettazione energetica di questi edifici.

Per quanto riguarda gli impianti, le pompe di calore elettriche, integrate con sistemi fotovoltaici, emergono come tecnologie prevalenti. Queste soluzioni impiantistiche non solo coprono una vasta gamma di servizi energetici ma contribuiscono significativamente a incrementare la percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili.

L’involucro degli edifici nZEB deve essere perfettamente isolato e ombreggiato affinché non ci siano dispersione di calore o surriscaldamento. La sua progettazione mira a compattare la struttura e a orientarla in modo ottimale per massimizzare l’influenza solare. Notevole è il fatto che le soluzioni di involucro adottate convergono verso valori di trasmittanza simili, indipendentemente dalla zona climatica.

In Italia, la certificazione energetica è un requisito obbligatorio per la vendita e l’affitto degli immobili, attestando la classe energetica dell’edificio e dettagliando le sue caratteristiche energetiche e gli impianti presenti.

Il costante monitoraggio dei consumi energetici si rivela essenziale per assicurare il mantenimento dell’efficienza dell’edificio nZEB nel tempo.

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