Il ciclo produttivo del vetro è potenzialmente infinito grazie alla trasformazione del vetro in sabbia.
Il vetro è un materiale che si ottiene dalla sabbia mediante fusione a temperature altissime e raffreddamento rapido. Inoltre, non tutti sanno che gli scarti del vetro possono essere riciclati. Questa operazione che consiste nel trasformare il vetro in sabbia permette rendere il ciclo produttivo di questo materiale potenzialmente infinito.
Perché trasformare il vetro in sabbia?
Oggi riuscire a trasformare la maggior parte del vetro in sabbia è diventata una questione di fondamentale importanza. La sabbia sembra una materia prima quasi illimitata, ma non lo è. Infatti, due terzi delle spiagge del mondo di stanno ritirando. Oggi a causa del fenomeno conosciuto come erosione costiera c’è sempre meno spiaggia. Ciò è in parte provocato dagli agenti atmosferici, ma anche dall’attività umana che preleva la sabbia dalla riva del mare per la costruzione di case, edifici e autostrade, ma anche per la fabbricazione del vetro di cui la silice della sabbia è il principale ingrediente.
Basti pensare che ogni anno si prelevano 15 miliardi di tonnellate di sabbia e negli ultimi 30 anni la richiesta d’estrazione è cresciuta del 360 per cento. E se si considerano i tempi di rinnovamento della sabbia che sono lentissimi, a questa velocità il rischio è quello di finire le scorte in brevissimo tempo.
Le macchine dell’azienda DB Breweries che trasformano il vetro in sabbia
Un’idea originale e molto innovativa arriva dalla Nuova Zelanda. Qui, l’azienda DB Breweries ha messo a punto un particolare tipo di macchina che riesce a polverizzare le bottiglie di vetro vuote. Tutto ciò bisogna fare è depositare la bottiglia di vetro vuota nella macchina spingendola attraverso un foro a forma di bottiglia. A questo punto la macchina con dei piccoli martelli di acciaio schiaccia la bottiglia trasformandola in soli cinque secondi in 200 gr di sabbia. Questa poi viene ulteriormente trattata per diminuire le dimensioni delle particelle. Ogni 500.000 bottiglie di vetro si ottengono circa 100 tonnellate di sabbia talmente morbida e innocua al contatto che può essere usata anche per arricchire le spiagge erose o per creare spiagge artificiali.
Sbriciola: la macchina made in Italy che trasforma il vetro in sabbia
Una macchina di questo tipo è stata messa a punto anche in Italia. Il suo nome è Sbriciola ed è stata presentata per la prima volta a Expo Milano nel 2015 da Young Ecology Society. Questa, rispetto a quella della Nuova Zelanda presenta delle dimensioni più ridotte. Ed è un vantaggio in quanto può essere posizionata anche in bar e ristoranti di piccole dimensioni. Il vetro dopo essere stato trasformato in sabbia dalla macchina è raccolto in un secchio, che può contenere fino a cento bottiglie trasformate. In questo caso, la sabbia di vetro ottenuta è fornita ai produttori di cemento e vetro in modo da non dover prelevare ulteriore sabbia dalle spiagge.
L’impianto di riciclo australiano che trasforma il vetro in sabbia
In Australia il gruppo Alex Fraser ha inaugurato l’Ammann ABP HRT (High Recycling Technology), un grande impianto per la produzione di conglomerato bituminoso che riveste un ruolo fondamentale in un processo di riciclo del vetro rivoluzionario. Questo, infatti, è in grado di trasformare montagne di vetro riciclato unito ad altri rifiuti in sabbia di grande qualità. Questo trasforma il vetro in sabbia che sostituisce direttamente la sabbia di cava e non richiede il trasporto su gomma di sabbia per lunghi tragitti fino ad arrivare a Melbourne. Quindi, riduce il traffico di mezzi pesanti su strade già congestionate. Questa viene poi utilizzata dal vicino impianto ABP HRT di Ammann per produrre conglomerato bituminoso e realizzare strade ecologiche e linee ferroviarie. Lavorazioni essenziali soprattutto perché oggi le risorse scarseggiano e sono diventate un tema di interesse sempre maggiore da parte dei proprietari, della concorrenza e dei governi.
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