Come avere una casa effortless?

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Casa effortless: di cosa si tratta

Letteralmente il termine “effortless” significa senza sforzo. Quando è applicato alla casa questo concetto si amplia ed implica in particolare la necessità di un’abitazione che sia semplice da vivere. La casa effortless è il risultato della nuova normalità adottata dagli italiani in seguito a un lungo periodo caratterizzato da un’alternanza di chiusure e aperture più o meno totali.

Casa effortless: tre elementi fondamentali

Una casa pensata in chiave effortless è un luogo semplice, sicuro e salubre. Difatti, la casa effortless si articola su tre elementi fondamentali:

  • La semplificazione della vita domestica.
  • La sicurezza dalle intrusioni.
  • La salubrità.

Secondo le ultime stime la quota di coloro che dispongono già o che desiderano dispositivi per rendere effortless la propria abitazione è salita dal 35% registrato nel 2019 al 44% del 2021.

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La casa effortless è semplice e interattiva

Che la tecnologia semplifichi la quotidianità è ormai un dato di fatto. Diversi sondaggi dimostrano che vi è una diversa percezione nei suoi confronti. La tecnologia, infatti, non è più vista come superflua ed opzionale bensì come utile nella vita di tutti i giorni. Non a caso il trend della casa domotica è in crescita. Contestualmente sono in forte espansione anche le aziende che propongono dispositivi ed elettrodomestici connessi e intelligenti che consentono di “comandare” da remoto la propria casa. A confermare questa tendenza è l’ultimo report dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano. Secondo i dati riportati il mercato legato alla smart home in Italia ha toccato quota 650 milioni di euro nel 2021, con una crescita del 29% rispetto all’anno precedente.

Un luogo sicuro e salubre

Il concetto di sicurezza applicato alla casa implica da una parte la sicurezza legata alle intrusioni dall’altra la sicurezza in relazione alla salute di chi vi abita. Per quanto riguarda il primo aspetto la tecnologia è un valido alleato, i sistemi di sicurezza di ultima generazione sono sofisticati ma al tempo stesso di facile utilizzo poiché tutto può essere gestito tramite smartphone. Il mercato legato alle soluzioni per la sicurezza quali videocamere, sensori per porte/finestre e serrature connesse, oggi nel nostro paese vale 125 milioni di euro con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Mentre, per quanto concerne la salubrità delle abitazioni, il sempre maggiore ricorso a materiali ecologici assicura un ambiente casalingo privo di sostanze nocive per la salute.

Casa effortless
Come avere una casa effortless? – SHUTTERSTOCK di Followtheflow

Un italiano su due vuole una casa effortless

La casa di oggi deve essere in perfetta linea con le esigenze dei suoi abitanti, in una sola parola deve essere funzionale. Non si tratta solo di quattro mura da abbellire secondo il proprio gusto ma la casa per gli italiani diventata è molto di più. Complice la pandemia, che ha mostrato l’abitazione sotto una nuova luce, la casa è concepita come uno spazio in grado di semplificare la quotidianità.

Se in epoca pre Covid l’abitazione era per gli italiani il luogo in cui passare poche ore del proprio tempo, nel post pandemia questa è il posto in cui poter lavorare, fare sport, studiare ecc. La casa è così diventata il baricentro della vita delle persone. A confermarlo il dato secondo cui ben 2 milioni di italiani hanno intenzione di cambiare casa per meglio adattarla alle nuove esigenze di vita.

Più nello specifico il concetto di casa effortless è nella testa di molti italiani. Secondo un sondaggio ben il 50% degli intervistati si dice propenso a rendere semplificata la propria casa attuale. Percentuale che sale al 66% se il pensiero è riferito alla propria abitazione futura.

Perché scegliere una casa sostenibile?

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Sono sempre di più gli italiani che intendono cambiare casa entro i prossimi quattro anni. Se nel 2019, in epoca pre-pandemica, la percentuale si attestava al 22%, nel 2021 si arriva al 26%. Di questi, inoltre, il 53% dichiara di aver maturato tale decisione in seguito proprio all’esperienza del lockdown.

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