Vendere oggetti usati per la casa
È abitudine comune accumulare oggetti inutilizzati in cantine, soffitti e ripostigli. Una buona idea prima di smaltirli è quella di controllare se hanno ancora valore sul mercato. Anche gli oggetti più impensabili potrebbero essere preziosi per qualcun altro. Dove conviene vendere oggetti usati per la casa?
Oggi la gente vende davvero di tutto online, trovando spesso un riscontro ed un interesse super positivo. Procedere direttamente sul web, senza spostarsi da casa è un’opzione semplicissima. Tuttavia, in ogni città, esistono mercatini dell’usato, piccoli negozi e grandi magazzini in cui il proprietario si incarica di valutare la merce proposta, di capire se esiste un mercato e di stimarne il prezzo.
Dove conviene vendere oggetti usati per la casa?
Online o dal vivo. Attraverso i siti più affidabili oppure utilizzando le piattaforme proposte dai social e le innovative applicazioni per smartphone, le possibilità di vendere oggetti usati per la casa sono tante! Tra l’altro non è da dimenticare l’opzione del dono, la migliore per sostenere un’economia circolare e sostenibile.
Il vantaggio dei mercati dell’usato
Il vantaggio principale dei mercati dell’usato è il conto vendita. La comodità di questa soluzione sta nel fatto che una volta consegnati gli oggetti usati, tra cui complementi d’arredo e vestiti, lo staff del negozio si occupa di tutto:
- esposizione,
- promozione,
- vendita.
Tuttavia, per ogni mercatino dell’usato è necessario possedere una carta nominativa dove sono registrati i propri capi e le proprie vendite. Mentre, i ricavi prevedono il 50% del prezzo di vendita, proprio perché il mercatino si occupa di tutto il il lavoro.
Come vendere gli oggetti usati nei mercatini
Chi ha bisogno di liberare il soggiorno, la cucina o addirittura la soffitta o la cantina dai tanti oggetti inutilizzati, perché non rispecchiano più lo stile della casa, può scegliere la comodità dei mercatini, che permettono di disfarsene il prima possibile in quanto dispongono di un luogo fisico dove poterli esporre. Inoltre, i mercatini dell’usato sono ovunque e alcuni di questi dispongono anche della vendita online. Nonostante sia una scelta più calda e completa, richiede, però, un maggiore impegno di tempo, rispetto al mondo del web.
Per trovare il mercatino ideale alla vendita dei propri oggetti, è bene iniziare distinguendo i mercatini dell’usato in due categorie:
- Mercatini dell’usato in franchising
- Mercatini Indipendenti.
Negozi dell’Usato in Franchising
Per far sì che i prodotti vengano visti dal maggior numero di persone possibile, un buon modo è quello di affidarsi ai mercatini dell’usato già esistenti. Le maggiori catene di negozi di seconda mano in Italia sono:
Mercatino Franchising
Il Mercatino Franchising, offre la possibilità, attraverso la pagina Dove Siamo, di scoprire se esiste un negozio fisico vicino alla propria zona.
Mercatopoli
Anche sul sito di Mercatopoli, nella pagina dedicata, Trova Negozio, è possibile scoprire se c’è un punto vendita vicino alla propria casa. Inoltre, tra le soluzioni alternative di questo negozio, c’è quella di verificare online vendite e ricavi grazie al lavoro di qualità di chi è incaricato a vendere gli oggetti dei quali ci si vuole sbarazzare.
Cose d’altre case
Il progetto “Cose d’altre case”, presente a Bologna e a Modena, nasce nel 2002 da una intuizione di Marco Ziino che, spinto dal desiderio di valorizzare il commercio dell’usato, fonda la Otto snc. Così, fa nascere, intorno allo scambio della merce, interesse per il risparmio, attenzione allo spreco, e valorizzazione delle risorse.
Il Mercato delle Occasioni
Se si è alla ricerca di un posto dove comprare o rivendere tutti quegli oggetti che non si usano più, il Mercato delle Occasioni è la scelta migliore che si può fare. Infatti, il Mercato Delle Occasioni oltre ad un negozio fisico, possiede uno store online in cui visionare gli oggetti in vendita. Per questo è una soluzione davvero semplice e veloce che consente di vendere gli oggetti in maniera veloce e a più persone possibili.
Negozi Indipendenti Vintage e di Seconda Mano
Se non c’è nessun negozio dell’usato in franchising vicino a dove si vive, è probabile che ci sia qualche mercatino indipendente da trovare con facilità su Google.
Donare i propri oggetti
Tutti gli oggetti inadatti alla vendita possono essere donati ad associazioni, cooperative e negozi solidali.
Il Mercato solidale della Cooperativa Mani Tese
I mercatini dell’usato sono la principale attività della Cooperativa Mani Tese e rappresentano un’azione concreta di critica a un modello consumistico, in un’ottica di riuso e di minor impatto ambientale. Le merci, donate da privati e aziende, e reperite attraverso la consegna diretta o gli sgomberi, vengono poi reimmesse in circolo attraverso la vendita. I fondi così raccolti finanziano i progetti di inclusione sociale che vengono portati avanti in tutte le sedi.
Oltre ai mercatini la Cooperativa Mani Tese Gestisce due centri del riuso, che sono organi del Comune ma comunque gestiti dalla Cooperativa. Le sedi che fanno parte del sito e-commerce e da cui provengono gli articoli in vendita sul sito sono: Bulciago, Gorgonzola, Padova e Verbania.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Solo nel 2020 sono stati infatti 23 milionigli italiani che si sono affidati alla second hand, il 14% per la prima volta, e che hanno portato la compravendita dell’usato a salire al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più diffusi e praticati. Mentre, il 54% degli italiani l’anno scorso ha acquistato o venduto prodotti usati e, di questi, oltre il 60% ha preferito ricorrere a piattaforme digitali poiché ritenute veloci, efficaci e comode rispetto alla rivendita tradizionale in negozio fisico.
- Il business stimatoin un report di Boston Consulting Group realizzato per conto di Vestiaire Collective, vale tra i 30 e i 40 miliardi di dollari in tutto il mondo. Inoltre, il mercato globale dell’usato, specialmente quello dell’abbigliamento, è probabile che cresca ancora nei prossimi cinque anni, con un incremento dal 15% al 20% l’anno.
- Stando a una ricerca di CGRi, solo il9% dell’economia mondiale segue il modello della circolarità. Si stima nondimeno che il potenziale economico derivante dalla conversione a circolare del restante 91% sia di circa 4,5 trilioni di dollari e in questa trasformazione la tecnologia e il digitale assumono un ruolo centrale su scala sia locale che globale.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it