Il Tiny-house movement: che cos’è?

Tiny house Movement

Abbiamo sentito molto parlare delle mini-case mobili, le Tiny house, ciò che di più piccolo è presente nel mercato, una mini casa pronta a regalarci mille emozioni diverse in ogni luogo in cui viaggiamo. Il Tiny-house movement: che cos’è? Tutto è partito nel 1970 negli Stati Uniti e dalla necessità di vivere in pochi mq, ovunque si voglia. Ma i primi accenni di questo particolare movimento arrivano da molto lontano.

Tiny House: un nuovo modo di abitare la casa

Il Tiny-house movement che cos’è?: La storia

Niente è più vicino alla libertà come una mini-casa, una voglia di evadere e rimanere autentica sola delle tiny house. Quei mq sono ciò che ci bastano, ciò che ogni giorni ci accolgono dopo una lunga giornata al lavoro e ci aiutano ad allontanarci dal mondo. Quanti hanno sentito questa la necessità di evadere e chiudersi in un piccolo rifugio con ciò che più serve? Insomma, il tiny house movement: che cos’è? Si parla di moltissimi anni fa, addirittura si pensa risalgano ai tempi dei primi insediamenti umani nelle caverne. Ma tornando ad un periodo storico più prossimo a noi, proprio negli anni 70′ e 80′ si sono diffusi molti libri che trattavano l’argomento. Proprio così sono nate le prime mini-case, nate dalla necessità di evadere e vivere nell’autenticità di pochi mq, a volte anche con dimensioni estremante ridotte. E dalla diffusione di libri e blog, le tiny-house sono arrivate alle orecchie di molti abitanti del mondo. Vediamo ora quali sono i prezzi attuali delle tiny house a seconda delle dimensioni richieste:

  • Una tiny house con dimensioni pari a 7,8 m di lunghezza, 45.800 EUR
  • Una mini-casa circa di 20 mq, 20.000 EUR
  • Una tiny house di circa 8 mq, 32.000 EUR

La crisi immobiliare negli Stati Uniti

La crisi immobiliare che ha afflitto l’America nel 2006 ha sicuramente dato un taglio netto alla situazione, per via del fatto che questo evento non così positivo per il settore immobiliare, ha fatto sì che le tiny-house mettessero piede in modo deciso nella vita delle famiglie americane. All’inizio queste deliziose mini-case erano una scelta d’avanguardia, un qualcosa di trasgressivo e un vivere diverso dalla massa, poi per molti nuclei familiari è stata una un’alternativa necessaria per garantirsi un tetto. Dalla nascita del tiny house movement sono cambiate tante cose, infatti, ora, le più economiche ospitano anche molti “homeless” e sono un rifugio per molti dalla caotica città. Proprio nella città di Seattle sono state create delle mini case dedicate esclusivamente alle persone senza dimora.

Le caratteristiche di una casa sostenibile: piccoli passi per aiutare il pianeta

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Quasi il 30% dei residenti in piccole case ha un’età compresa tra 51 e 70 anni.
  • Le tiny house sono molto più vulnerabili ai disastri naturali, specialmente se si vive in una zona ad alto rischio di tempeste o uragani. Se si vuole vivere in un luogo con venti ad alta velocità, avere una mini casa, in particolare senza fondamenta permanenti, non è sicuro. Assicurati di fare ricerche accurate e cercare una delle tante comunità nelle zone non soggette a uragani.
  • Il termine “green”, il quale di solito suggerisce una preferenza per il naturale rispetto all’artificiale. Con circa sei miliardi di persone sul pianeta oggi e altri tre miliardi previsti entro la metà del secolo, la società non può sperare di offrire loro un tenore di vita confortevole senza una forte dipendenza dalla tecnologia. Auto elettriche, turbine eoliche e celle solari sono l’antitesi del naturale, ma consentono alle persone di muoversi, riscaldare le loro case e cucinare il cibo con risorse rinnovabili (o almeno, un input molto più piccolo di non rinnovabili) mentre emettono meno sostanze chimiche nocive.

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