C’è grande attesa riguardo alla Legge di Bilancio 2022 circa le agevolazioni fiscali legate al settore edilizio. Proprio per questo, le scadenze Superbonus 110% in vigore fino a fine anno, hanno un’importanza fondamentale. Non sappiamo ancora cosa sarà previsto a partire dal prossimo anno. Al vaglio sono tante le questioni di cui si parla in questi giorni. Come il limite di 25mila euro di ISEE posto per i proprietari di edifici unifamiliari e l’abbassamento della detrazione del Bonus Facciate al 60%. Quello che è certo però, sono le scadenze e i requisiti previsti per l’anno in corso. I quali danno accesso, oltre che al Superbonus 110%, anche ad altri interventi che riguardano ad esempio il fotovoltaico o la domotica.
Scadenze Superbonus per il fotovoltaico
In attesa di maggiori informazioni sulla legge di Bilancio 2022, una circolare dell’Agenzia delle Entrate, ha reso noti una serie di aggiornamenti. Essi riguardano la proroga delle scadenze del Superbonus per l’installazione dell’impianto fotovoltaico, i requisiti per il controllo degli impianti da remoto e i lavori ad esso collegati.
Nel documento, viene fatto presente che è stata prorogata al 30 giugno 2022 la possibilità di accedere al Superbonus qualora sia prevista oltre ai lavori trainanti anche la nuova installazione di impianto fotovoltaico con relativi sistemi di accumulo. Questo vale indipendentemente dal fatto che, alla data del 30 giugno 2022, siano stati realizzati o meno il 60% degli interventi complessivi.
Aggiornamenti sulla domotica
La stessa circolare dell’Agenzia delle Entrate fa chiarezza anche riguardo alle questioni relative ai sistemi di sistemi di building automation (BACS). In particolare risponde a quanti si chiedono quali siano i servizi da tenere sotto controllo con questi sistemi di domotica e quali sono i massimali per l’installazione.
Quello che emerge è che la detrazione spetta per le spese relative alla fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche. Per le opere elettriche e murarie necessarie ai fini dell’installazione e della messa in funzione a regola d’arte degli impianti. Sia all’interno degli edifici che nelle singole unità abitative.
Possono essere portati in detrazione i sistemi di building automation degli impianti termici degli edifici, nonché gli interventi di fornitura e installazione di sistemi per schermatura solare e/o chiusure tecniche oscuranti mobili. Sia che vengano montate in aderenza all’involucro edilizio o ai suoi componenti, all’interno, all’esterno o integrati alla superficie finestrata. Riguarda anche l’eventuale smontaggio e dismissione di analoghi sistemi preesistenti. Rientra inoltre la fornitura e messa in opera di meccanismi automatici di regolazione e controllo delle schermature.
Condizione fondamentale è che questi sistemi rispettino i requisiti tecnici indicati dal decreto. Inoltre, secondo le note dell’Agenzia, viene agevolata l’installazione dei sistemi di building automation anche per gli impianti di condizionamento estivo, di riscaldamento invernale e di produzione di acqua calda sanitaria.
Interventi di rimozione dell’amianto
La circolare chiarisce anche gli aspetti tecnici che riguardano la rimozione dell’amianto. Nell’ambito del Superbonus, sono specificati i massimali per la rimozione e lo smaltimento di questo materiale.
L’Agenzia delle Entrate ha segnalato che tali interventi ottengono il Superbonus solo se si dimostra che sono strettamente collegati ai lavori incentivati.
Le condizioni per ottenere la detrazione è che l’intervento sia collegate all’intervento agevolato, sia effettivamente realizzato che le spese siano congruamente sostenute e documentate.
Ovviamente, data l’importanza dell’intervento, è fondamentale che a realizzarlo sia un tecnico abilitato di cui se ne attesti la rispondenza ai requisiti di legge. I lavori di demolizione o di rimozione dell’amianto infatti, possono essere effettuati solo da imprese rispondenti a quanto indicato nell’articolo 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. 4.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo un’indagine dell’Osservatorio Compass condotta da BVA-Doxa ad Aprile 2021, emerge che il 40% degli italiani sogna una casa con più verde e più giardino. Percentuale in aumento se si considera che nel 2019 erano il 29%. Mentre 1 italiano su 3 dichiara di preferire una casa più grande e più eco-sostenibile.
- Sempre stando ai dati rilevati dal sondaggio dell’Osservatorio Compass condotto da BVA-Doxa ad Aprile 2021, i progetti futuri legati alla casa riguardano per 1 italiano su 3 lavori di efficientamento energetico e ristrutturazione della casa. Il 50% userà i propri risparmi per realizzare le spese.
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