Il termine bonsai, di origine giapponese, letteralmente vuol dire “piantato in un vaso”. Curare un bonsai vuol dire dosare bene luce, acqua e concimazione. Ogni specie richiede attenzioni diverse. Far crescere un bonsai è una pratica che necessita di pazienza, passione e impegno. Solitamente si inizia con il Bonsai Ficus Ginseng.
Come curare un bonsai: irrigazione ed esposizione solare
I bonsai, che siano da interno o da esterno, vanno irrigati all’occorrenza, evitando nel modo più assoluto i ristagni idrici. Per far crescere al meglio un bonsai bisogna toccare con mano il terreno e bagnarlo solo se asciutto evitando di irrigarlo durante le ore calde in quanto l’acqua evapora più velocemente.
I bonsai necessitano di molta luce. Ecco perché vanno collocati in posti molto soleggiati, ma non sotto i raggi diretti del sole. Le piante da interno vanno posizionate accanto ad una finestra ben illuminata. Durante la stagione più calda però, è bene sistemarle all’aperto in modo che la chioma venga a contatto con l’aria fresca e la rugiada notturna.
In generale, il bonsai da esterno deve essere posto in un luogo luminoso, che sia esposto almeno per metà giornata alla luce del sole diretta, ma che sia protetto dal vento. Il bonsai da interno invece deve essere collocato in un luogo luminoso, non con luce diretta, e con temperatura costante. In particolare, il Bonsai Ficus Ginseng riesce ad adattarsi a diverse condizioni luminose e a resistere anche in condizioni di bassa umidità, grazie alle foglie cerose che creano una sorta di barriera protettiva e isolante.
La scelta del terriccio e la concimazione
La scelta del terriccio da mettere all’interno del vaso dipende dalla specie del bonsai. I terreni ideali per queste piante sono formati da Akadama, una particolare argilla Giapponese, terriccio organico e ghiaia.
Al terreno può essere aggiunto del concime organico costituito da azoto, fosforo e potassio. È bene però sottolineare che i bonsai da esterno vanno concimati solo durante il periodo di crescita vegetativa, quelli da interno durante tutto l’anno.
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Potatura e rinvaso
Il rinvaso del bonsai dipende dallo sviluppo della pianta e dalla specie. In generale un bonsai adulto può essere rinvasato ogni tre anni circa poiché le sue radici hanno una crescita piuttosto lenta. La potatura deve essere accurata: è necessario rimuovere delicatamente i germogli che rovinano l’estetica della pianta ed eliminare i getti che creano disordine.
Cosa fare in inverno?
Dopo l’estate i bonsai, soprattutto quelli da esterno, iniziano a prepararsi al riposo vegetativo dell’inverno. In questo periodo le foglie cominciano a cadere, l’umidità prodotta sarà minore e il tronco diventerà più legnoso.
Nonostante i bonsai riescano a sopportare delle temperature anche piuttosto rigide, per curarli al meglio è possibili portarli dentro casa o proteggerli con tessuti o foglie da posizionare intorno al vaso in modo da mettere al riparo le radici da eventuali gelate.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo la Coldiretti, l’orto e il giardino privato sono la nuova passione degli italiani con oltre 20 milioni di persone che si dedicano a questo hobby. Soprattutto nella bella stagione il 25,6% degli italiani, ovvero uno su quattro, si dedica alla coltivazione di piante e ortaggi nel proprio spazio esterno privato. Questi dati sono stati raccolti dalla Coldiretti, Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti. Già nel 2015 la Coldiretti aveva segnalato un aumento delle vendite delle attrezzature e dei macchinari per giardinaggio. Secondo le ultime statistiche, non c’è una fascia di età predominante nell’hobby del giardinaggio, ma ultimamente sono gli under 35 a mettersi maggiormente in gioco.
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