Con l’importanza sempre maggiore della spesa online crescono le piattaforme digitali su cui è possibile comprare prodotti sostenibili con packaging riciclabili, o realizzati con materiali o ingredienti naturali.
Spesa online sempre più green
Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C – Netcomm School of Management del Politecnico di Milano, nel 2020 gli acquisti online degli italiani sono cresciuti del 3,4% e hanno raggiunto 32,4 miliardi di euro. Si è visto un incremento di 8 miliardi di euro rispetto al 2019, grazie soprattutto per:
- informatica e elettronica di consumo (+1,9 miliardi di euro)
- food&grocery (+1,3 miliardi di euro)
- arredamento e home living (+1,1 miliardi di euro)
Da una ricerca condotta di recente dagli istituti di ricerca mUp Research e Norstat per Facile.it risulta che gli italiani sono diventati anche più attenti all’ambiente. Quasi uno su 5 ha dichiarato di aver capito quanto è importante rispettare il pianeta solo con la pandemia.
Sul lato shopping:
- il 65% ha affermato di aver ridotto l’acquisto di articoli in plastica
- più di uno su due (il 55%) ha detto di aver privilegiato prodotti alimentari naturali, bio o a chilometro zero (valore in aumento del 27% rispetto al 2019).
Qualche sito per la spesa online
Ecobaby, nato nel 2006, è tra i primi siti in Italia ad aver avviato la vendita dei pannolini lavabili. Nel 2020 Ecobaby ha fatturato 760 mila euro e ha aperto il primo trimestre del 2021 con un +13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oltre ai pannolini lavabili sul sito è possibile acquistare fasce porta bebè, marsupi e altri articoli ecologici.
Elobaby è un marketplace dedicato al mondo delle famiglie e dei bambini che ha avuto, lo scorso anno, un aumento di circa il 12% di nuovi clienti con un fatturato in crescita del 6%.
Minimo Impatto invece, è un marketplace che offre una scelta di prodotti ecosostenibili di uso quotidiano e ha lanciato un portale per l’acquisto di stoviglie monouso ecologiche, biodegradabili e compostabili.
Vezua è un portale che consente di comprare direttamente da realtà e professionisti ecosostenibili per incentivare gli acquisti locali.
Inoltre i professionisti e le aziende vengono controllati poiché non devono sfruttare i lavoratori né gli animali e i prodotti alimentari devono essere a chilometro zero o biologici o coltivati con tecniche agricole poco impattanti.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- È in crescita anche la quota di chi ha comprato prodotti equo solidali o realizzati con materiali riciclati: nel 2020 sono stati quasi 19 milioni, il 19,4% in più rispetto al 2019. Aumentano anche abitudini come l’acquisto di prodotti sfusi (26%) e degli oggetti di seconda mano (23%).
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