Tra le più importanti iniziative sostenibili nel mondo degne di nota c’è l’architettura in bambù di Ibuku, sviluppatasi tra innovazione ecologica e sperimentazione. Ibuku è molto più di un semplice studio di architettura di fama mondiale noto per la creazione di edifici in bambù immersi nella natura tropicale dell’Indonesia. Questo studio rappresenta un approccio sostenibile all’architettura e all’interazione dell’uomo con la natura circostante. In un mondo in cui l’uomo spesso domina la natura, Ibuku abbraccia l’idea di un equilibrio armonioso tra l’uomo e l’ambiente. Gli insegnamenti importanti che Ibuku trae dalla natura dimostrano come la collaborazione tra l’uomo e la natura può portare a soluzioni creative ed eco-sostenibili per l’architettura.
Lo sviluppo dell’architettura in bambù a Bali
Negli anni ’80, l’Indonesia conobbe un vero e proprio boom del turismo. Infatti, molti designer e architetti occidentali viaggiavano verso questo Paese alla ricerca di nuove ispirazioni. Tra questi c’era Linda Garland, un’interior designer irlandese, che sin da subito trovò nel bambù un materiale dal grande potenziale da sfruttare nell’architettura. Non a caso, oggi, grazie alle numerose case e ai vari arredi costruiti interamente in bambù su un’isola tropicale, Linda è riuscita a distinguersi come pioniera del bambù.
Inoltre, nel 2007, insieme a un team di designer specializzati in sostenibilità, Linda fondò la Green School, che oggi è conosciuta come Green Village di Bali e accoglie oltre cinquecento studenti da tutto il mondo ogni anno.
La missione della scuola è quella di creare una comunità globale di giovani leader che sviluppino un rapporto più rispettoso e proficuo con la natura. Oggi, anche Elora Hardy, figlia di Linda, si interessa al bambù, tanto che nel 2010 ha fondato lo studio di architettura Ibuku.
L’architettura in bambù di Ibuku
A partire dal 2010, Elora Hardy è la direttrice creativa di Ibuku. Studio di architettura caratterizzato da un team multidisciplinare composto da artigiani, designer, architetti e ingegneri, che hanno progettato e costruito oltre 100 edifici in bambù in diverse parti del mondo, ma soprattutto a Bali. La scelta di utilizzare il bambù come principale materiale da costruzione è stata motivata non solo dalle considerazioni ambientali, ma anche dalle proprietà fisiche e meccaniche di questa pianta.
Infatti, il bambù è considerato uno dei materiali da costruzione più sostenibili al mondo. Ciò grazie al suo ciclo di crescita di soli quattro anni, alla sua capacità di assorbire anidride carbonica, alla facile reperibilità e alla lavorabilità. Inoltre, grazie all’adozione di innovative metodologie di trattamento e manutenzione, la durata degli edifici in bambù è stata notevolmente prolungata. Questo ha consentito la creazione di nuovi tipi di edifici dall’aspetto accogliente e dall’architettura espressiva.
Lo studio di architettura di Ibuku
L’utilizzo del bambù come materiale da costruzione non solo ha un impatto positivo sull’ambiente, ma anche sulla comunità locale di Bali. Ibuku si impegna a coinvolgere gli artigiani e i lavoratori locali nelle fasi di costruzione, creando così opportunità di lavoro e sostenendo l’economia della regione. Inoltre, lo studio di architettura promuove la conoscenza e la diffusione delle tecniche di costruzione in bambù attraverso l’organizzazione di workshop e corsi di formazione. In questo modo, Ibuku contribuisce a preservare le tradizioni e le conoscenze locali, garantendo allo stesso tempo la sostenibilità economica e sociale delle comunità coinvolte.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- L’architettura in bambù di Ibuku ha una storia che inizia negli anni precedenti il completamento delle prime costruzioni sperimentali in bambù e dell’ormai conosciutissimo Sharma Springs Residence, l’edificio in bambù più alto di Bali.
- Secondo i dati Istat la produzione e la vendita di bambù ha subito una veloce crescita. Infatti, nel 2019 le vendite corrispondevano a 77 582 euro.