Come costruire una casa ecologica

Come costruire una casa ecologica e rispettare l'ambiente|domicilio e residenza - differenza

Per costruire una casa ecologica bisogna tenere presente alcuni principi fondamentali. Per essere definita tale un’abitazione deve poter sfruttare le energie rinnovabili, ridurre i consumi energetici ed essere realizzata con materiali ecologici. Dovrà essere arredata con prodotti attenti ad evitare l’inquinamento indoor e dotata di elettrodomestici e di un sistema d’illuminazione intelligente. A questo si aggiunge anche la domotica, che riveste sempre più un ruolo importante nelle case contemporanee.

Costruire una casa ecologica: cosa significa

In genere si considera ecologica un’abitazione realizzata con materiali naturali e sostenibili. Ma questo non basta. Una casa ecologica deve anche puntare all’efficienza energetica, alla riduzione dei consumi energetici, all’uso di energie rinnovabili e avere elettrodomestici sempre più intelligenti capaci di monitorare tutto questo in modo efficiente.

Per raggiungere questi obiettivi ci sono accorgimenti di tipo pratico e progettuale che bisogna tenere sempre presente per realizzare una casa sostenibile.

Innanzitutto affidarsi ad un team di ingegneri e architetti esperti del settore che sappiano consigliare in fase di progettazione le soluzioni migliori per raggiungere questi scopi. 

A cominciare dalla scelta dell’area in cui si andrà a costruire l’edificio.

Questo perché considerare la morfologia del terreno, la presenza di acque, venti e sole aiuta a definire l’orientamento delle stanze in funzione del loro utilizzo. Un buon orientamento è indispensabile per sfruttamento in modo ottimale le caratteristiche del luogo ai fini del risparmio energetico.

Se possibile l’orientamento migliore è verso sud con le finestre esposte in questa direzione in modo da ricevere il sole durante tutto il giorno. Ovviamente qui ci saranno le stanze in cui si trascorre più tempo, ovvero la zona giorno. Di contro i locali meno frequentati o che non necessitano di luce e riscaldamento continuo come i disimpegni, le scale o i corridoi, possono essere esposti a nord. Per le camere da letto invece è meglio l’orientamento ad est. Il lato ovest infine è quello più adatto alle zone relax e allo studio visto che riceve la luce nel tardo pomeriggio.

Il corretto orientamento delle stanze permette di sfruttare al massimo la luce del sole e porta vantaggi anche per quel che riguarda il riscaldamento e il raffreddamento dell’immobile.

Il progetto di una casa sostenibile: quali caratteristiche e requisiti deve avere

I materiali per costruire una casa ecologica

Una casa ecologica deve essere realizzata con materiali sostenibili a basso impatto ambientale. Per questo si fa riferimento ai principi della bioedilizia e della bioarchitettura discipline che mirano all’utilizzo di materiali ecologici completamente riciclabili e biodegradabili. 

Nella scelta di materiali è importante tenere presente i processi di produzione degli stessi. Essi dovrebbero essere realizzati attraverso processi produttivi efficienti e con ridotte emissioni inquinanti. Per ridurre i consumi è bene scegliere prodotti che garantiscono lunga durata ed elevata riciclabilità al momento dello smaltimento. Inoltre è anche importante considerare la provenienza dei materiali preferendo quelli locali. Così si riducono anche i costi e l’inquinamento legato ai mezzi di trasporto.

Una casa ecologica deve avere materiali sostenibili anche per quel che riguarda gli arredi e le finiture. 

Per ridurre l’inquinamento indoor, negli interni si usano poche colle e vernici ecologiche a base di acqua, realizzate solo con ingredienti naturali.

Per gli arredi molto usato è il bambù anche se il preferito resta il legno. In questo caso, meglio prediligere prodotti certificati e prodotti da aziende qualificate. 

Oggi è molto usato anche il sughero utile per realizzare mobili e accessori per la casa. Ma può essere impiegato anche come isolante, rivestimento delle pareti o per la costruzione di pavimenti.

Tra i materiali da preferire si possono considerare anche la canapa e l’argilla, un materiale antico, che rispetta l’ambiente e offre un buon isolamento termico. 

Domotica e impianti per una casa ecologica

Una casa moderna ed ecologica oggi deve essere anche smart. In tal senso la domotica occupa un ruolo importante in quanto può facilmente essere integrata con tutti gli impianti di casa.

Assicurando così vantaggi sia in termini economici che di comfort. Oltre al fotovoltaico e agli elettrodomestici con la domotica integrata si possono gestire anche caldaia, condizionatore e pompa di calore.

Ovviamente gli elettrodomestici dovranno essere scelti prediligendo quelli a risparmio energetico. Così come l’illuminazione dovrà essere fatta con lampade a LED.

Una casa ecologica per essere tale deve sfruttare al meglio le energie rinnovabili, con un impianto eolico o almeno fotovoltaico. Con l’installazione di pannelli solari si sfrutta l’energia prodotta dal sole e si può generare acqua calda. In più con il solar cooling è possibile raffreddare la casa in estate oltre che riscaldarla in inverno.

Il risparmio energetico

La casa ecologica punta al risparmio di energetico anche attraverso una buona coibentazione. L’utilizzo di pannelli isolanti è la soluzione più semplice e meno costosa per ottenere tale risultato. 

Un buon isolamento e l’assenza di dispersioni termiche permette di abbassare il fabbisogno energetico dell’abitazione, riducendo i costi in bolletta.

Per una casa ecologica il miglior sistema d’isolamento naturale al 100% sono i pannelli isolanti in lana di pecora. Un materiale naturalmente termico, acustico, elastico, traspirante e idrorepellente, che ha anche la capacità di assorbire l’umidità e proteggere le strutture. Inoltre la produzione di questi pannelli ottimizza lo spreco della lana che viene sterilizzata attraverso un processo che richiede pochi passaggi e l’uso di poche risorse.

L’isolamento termico è fondamentale in una casa ecologica, la quale dovrebbe avvalersi il meno possibile dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento. L’obbiettivo dovrebbe essere quello di riuscire a mantenere la temperatura ottimale in modo quasi del tutto autonomo.

Quanto costa fare il cappotto termico alla casa

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo un’indagine condotta da Elemens per Legambiente in Italia la maggior parte dei consumi degli utenti residenziali sono finalizzati al riscaldamento. In media per questo si spendono tra i 1.500 e i 2 mila euro l’anno per riscaldare o rinfrescare le abitazioni. Ben il 67% del totale dei consumi di energia residenziale è destinata al riscaldamento solo il 33% è destinato ad altri usi quali l’acqua calda sanitaria, il raffrescamento, l’illuminazione e le apparecchiature elettriche. 
  • La stessa indagine condotta da Elemens per Legambiente ha evidenziato che in Italia il 60% delle abitazioni è dotata di sistema di riscaldamento autonomo mentre i sistemi centralizzati sono il 19%. Gli altri tipi di soluzioni sono invece solo il 21% del totale.

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