Come faccio a farmi fare una donazione?

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La normativa per una giusta donazione è ben precisa in Italia. Ecco tutto quello che c’è da sapere per evitare eventuali sanzioni.

Come faccio a farmi fare una donazione? Questa rappresenta lo strumento giuridico di trasmissione a titolo gratuito di beni da parte di un soggetto vivente e si distingue dal testamento che non produce effetti se non alla morte del suo autore.

L’articolo 769 del Codice Civile disciplina la donazione come il contratto con il quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra.

Infatti, la donazione rappresenta un atto molto importante, in quanto comporta, come detto, la diminuzione del patrimonio di colui che dona (donante) ed il conseguente aumento e arricchimento di colui che riceve (donatario o beneficiario).

Donazione: tipi e conseguenze civili e fiscali

La donazione può essere di svariati tipi. Quella più comune, concessa dall’articolo 783 anche in assenza di atto pubblico, è la donazione di una piccola somma di denaro a familiari conviventi e non.

Quindi, in questo caso è possibile consegnare la somma nel rispetto delle norme che regolano le transizioni, evitando la stipula del negozio sottoforma di atto pubblico presso un notaio alla presenza di due testimoni.

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Come faccio a farmi fare una donazione? – pexels di karolina grabowska

Le regole per la donazione di una piccola somma di denaro

La donazione di una piccola somma di denaro, a favore di parenti e familiari non conviventi, è necessario che sia fatta attraverso strumenti tracciabili, come il bonifico e l’assegno. Strumenti utili a vincere la presunzione di evasione fiscale.

Un’alternativa valida per donare denaro a parenti e familiari in modo sicuro, sempre che la somma sia inferiore a tremila euro è quella della scrittura privata registrata. Ciò consiste nel compilare e firmare un documento in cui si formalizza lo scambio sottoforma di donazione, per differenziarlo appunto da un ipotetico prestito. In questo caso, è necessario registrare l’atto all’Agenzia delle Entrate al fine di evitare eventuali contestazioni da parte del fisco.

Invece, per quanto riguarda donazioni di denaro tra familiari e parenti conviventi, è possibile effettuare lo scambio di denaro anche in contanti. Infatti, secondo le regole previste dalla Cassazione, in famiglia i regali di denaro sono normali in segno di reciproco sostegno e solidarietà.

Come donare in modo sicuro: tutte le regole

Come faccio a farmi fare una donazione?

Per pagare la rata del mutuo, acquistare un immobile, o un’automobile è possibile farsi fare una donazione dai propri genitori e parenti.  In questo caso non c’è il rischio che il fisco si insospettisca nonostante ci sia un’incompatibilità tra l’uscita di denaro e il reddito dichiarato. Infatti, prima di sospettare che il denaro del donatario arrivi da qualche attività in nero, deve tener conto del potere d’acquisto del nucleo familiare, caratterizzato, come detto, da vincoli di solidarietà.

Infatti, in una situazione di crisi economica in cui la maggior parte dei giovano sono disoccupati, è lecito che la famiglia con maggior disponibilità economica aiuti i propri figli economicamente. Inoltre, dato che nella maggioranza dei casi il trasferimento di denaro a titolo gratuito avviene in contanti, anche per somme che eccedono i 1.000 euro. Tuttavia, per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate è preferibile effettuare i passaggi di denaro sempre con strumenti tracciabili, specialmente se la donazione eccede i 1.000 euro. A questo proposito nella causale del bonifico, per esempio, basta scrivere: “donazione o regalo a favore di…”. Invece, se il donatario non è titolare di conto corrente e la somma gli è regalata in contanti, è necessario formalizzare il tutto mediante una scrittura privata con data certa.

Le regole per la donazione di non modico valore

Per quanto riguarda la donazione di una somma di denaro elevata, come detto dai 3.000 euro in su e possibile anche tra i non familiari, è necessario andare dal notaio e firmare un atto pubblico di donazione.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Per le donazioni è necessario pagare le tasse. Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate aliquote e franchigie sono determinate dal rapporto di parentela tra beneficiario e donante:
    • 4% per il coniuge e i parenti in linea retta, da calcolare sul valore eccedente 1 milione di euro, per ciascun beneficiario
    • 6% per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente 100mila euro, per ciascun beneficiario
    • 6% da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado
    • 8% da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per le altre persone.
  • Inoltre, se a beneficiare del trasferimento è una persona portatrice di handicap grave l’imposta si applica sulla parte del valore della quota che supera 1.500.000 euro, a prescindere dal grado di parentela tra i soggetti coinvolti.

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