Quando andare in casa di riposo: il momento giusto per decidere

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Comprendere quando andare in casa di riposo e cogliere i segnali che il nostro corpo o i nostri cari ci inviano spesso è più difficile del previsto.

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Quando andare in casa di riposo

Spesso è difficile comprendere quando sia il momento giusto per prendere la decisione di affidarsi ad una casa di riposo per sé o per un proprio caro.

Capita di frequente di non riuscire ad ammettere agli altri ed a se stessi che cavarsela da soli o prendersi cura di un’altra persona sia diventato particolarmente difficile. Ed è proprio in questi momenti in cui è bene di valutare se la casa di riposo sia la scelta giusta.

Generalmente, i due fattori principali che permettono di capire che affidarsi ad una struttura sia la decisione migliore sono due: la perdita dell’autonomia e il sostegno costante, di specialisti o caregivers.

Prima di arrivare a queste due situazioni, però, esistono alcuni segnali che permettono di comprendere quando affidarsi alle case di riposo.

Quando andare in casa di riposo - decisione
Quando andare in casa di riposo: il momento giusto per decidere – immagine di Unsplash di matthew bennett

I segnali

Prima di arrivare alla completa perdita di autonomia il soggetto tende ad avere un, veloce o lento, deterioramento a livello fisico. Questo è un importante segnare che permette con poche e semplici osservazioni di valutare le capacità fisiche ed il bisogno di assistenza.

Trovarsi soli ed incapaci di gestire le medicine, i soldi, gli spostamenti ed altri fattori di vita quotidiana può far comprendere, poi, che avere qualcuno che si prenda cura di voi non sia così male.

Spesso, inoltre, chi necessita di una casa di riposo non è in grado di occuparsi delle faccende domestiche, trascurandole e rischiando incidenti domestici di vario tipo.

In varie situazioni, poi, i soggetti si ritrovano soli, senza una vita sociale che gli permetta di scambiare qualche parola passando il tempo. La casa di riposo può aiutare anche sotto questo punto di vista, donando qualcuno con cui condividere momenti e giornate.

Infine, in presenza di un caregiver può accadere che questo non sia più in grado di occuparsi di chi ha bisogno del suo aiuto, a causa del lavoro, della famiglia o del suo stato di salute. In questi momenti è bene comprendere che forse qualcuno sarebbe in grado di prestare attenzioni e cure migliori ai propri cari.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • In Italia sono presenti oltre 7.300 case di riposo. Di queste oltre 3 mila sono strutture residenziali di assistenza per anziani, 2mila sono strutture residenziali di assistenza psichiatrica e le restanti sono strutture residenziali di assistenza per disabili fisici, psichici e per pazienti terminali.

Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it

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