Quando si parla di piante autofiorenti, ci si riferisce all’ibridazione di piante di cannabis con la varietà di cannabis ruderalis, che fioriscono automaticamente, tipica delle zone fredde e senza luce. Ovviamente, quest’ultima, è illegale in Italia, sia per la coltivazione che per il possesso. In questo articolo andremo solo ad elencare quali sono le fasi di crescita di una pianta autofiorente indoor.
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Fase #1 Germinazione della pianta autofiorente
La germinazione riguarda la prima settimana del seme, dove questo si apre e si trasforma in un piccolo germoglio.
Prima di piantare il seme nella terra, è consuetudine mettere in acqua i semini per almeno 24h per poi riporli in un tovagliolo inumidito, attendendo lo spuntare della prima piccola radice. Questo avviene nel giro di un paio di giorni e a questo punto i semi sono pronti per essere trapiantati nella terra.
È importante una certa delicatezza nello spostamento delle radici e soprattutto vanno inserite nel contesto definitivo per la coltivazione. Difatti, dato il loro breve ciclo di vita, non hanno tempo per riprendersi dal trauma del travaso.
Fase #2 Plantula autofiorente
Questa fase dura circa 14 giorni e parte dopo una settimana dall’interramento dei semi, fino a due settimane. In questo periodo il germoglio emette le prime foglioline, da qui la denominazione della fase di plantula dell’autofiorente.
In questo momento le piantine non necessitano di ulteriori sostanze nutritive oltre a quelle naturalmente presenti nel terreno. Mentre dalla seconda settimana si dovranno aggiungere, senza esagerare, ulteriori valori nutrizionali.
Per la buona riuscita dello spuntare delle prime foglioline è bene mantenere il terreno umido (non bagnato) e mantenerle illuminate.
Fase #3 Il momento vegetativo della pianta autofiorente
Questa fase vegetativa è la più importante in quanto si assiste proprio all‘exploit della piantina e alla produzione dei suoi fiori (in caso fosse femmina). Questo avviene durante la quarta settimana di coltivazione. La fioritura delle auto fiorenti di solito avviene tra la sesta e la settima settimana.
Questo periodo è caratterizzato da cicli di luce e buio per le piante, rispettivamente 18 ore e 6. Qui l’umidità dell’ambiente è importante che si mantenga almeno al 50%.
In questo pieno momento di sviluppo, è importante somministrare ulteriori sostanze nutrienti, senza eccedere.
Infine, durante questa penultima fase, si è inoltre in grado di riconoscere il sesso delle piante in quanto vi è una rapida crescita e moltiplicazione delle foglie.
Fase #4 La pre-fioritura delle autofiorenti indoor
Siamo alla quinta settimana, quella della fase di pre-fioritura delle piante autofiorenti e, a questo punto, le foglie prodotte dovrebbero già essere rigogliose e cresciute. Inoltre, per la pianta autofiorente femmina, si dovrebbe già iniziare ad intravedere un immaturo bud, ovvero il fiore.
Fase #5 La fase di fioritura delle piante autofiorenti
Siamo all’ultima fase della pianta auto fiorente, quella della vera e propria fioritura. Questa fase va dalla settima all’undicesima settimana circa.
Per le piante femmine che regalano la fioritura si intravedono i rigonfiamenti del fiore e il classico forte odore di cannabis. In principio il pistillo dei suoi fiori è bianco, per poi assumere sfumature gialle e rosse.
All’ottava settimana si attua il flushing, ovvero la depurazione del terreno tramite risciacquo.
La differenza delle piante autofiorenti indoor
Quando parliamo di piante autofiorenti, ci riferiamo alle specie che riescono a fiorire a prescindere dalle ore di luce e buio che ricevono, in seguito ad una breve crescita vegetativa. A differenza delle specie fotoperiodiche che hanno bisogno di un tot di ore di luce e di buio.
Pillole di Curiosità Io non lo sapevo. E tu?
- Le prime varietà commerciali di piante 100% autofiorenti, sono state le Lowryder, che impiegano solo 60 giorni dal seme al raccolto.
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