Pillole di Storia nel Design: i Blue Jeans Levi’s

blue jeans Levi's|blue jeans Levi's

Benvenuti nella nuova rubrica di “Pillole di Storia nel Design”. In questa sezione dedicata, ogni settimana, andremo a raccontare con uno sguardo rivolto al passato, l’origine di tutto quello che rientra nella sfera del design; quindi non si parlerà solo di arredamento ma anche di oggettistica, indumenti, automobili, utensili, giocattoli. Insomma tutto ciò che rientri nella categoria ‘design’ e che, in qualche modo, ha influenzato e lasciato un’impronta nella memoria fino ai giorni nostri. Pronti? Il primo tema che tratterò saranno i mitici blue jeans e cosa vi viene in mente? Sono certa che avete pensato ai Levi’s. È stato il primo marchio registrato nel settore dell’abbigliamento e ciò che rende speciali questi pantaloni, oltre agli elementi decorativi, è proprio la loro robustezza. Andiamo a scoprirne la storia e le origini.

Blue jeans Levi’s: l’idea che diede vita a una leggenda

Il quadro storico che racchiude l’inizio di tutto si situa negli Stati Uniti, a San Francisco. Era l’epoca della corsa all’oro californiana, iniziata nel 1850. Qui, l’imprenditore tedesco Levi Strauss (da non confondere con il filosofo Claude Lévi-Strauss), si traferì portando con sé dei grandi rotoli di tela pesante, con lo scopo di produrre delle tende e tendoni per carri. Tutto cambiò quando Mr. Strauss notò la necessità, da parte dei ricercatori d’oro, di abiti robusti; nello specifico dei pantaloni che resistessero all’usura e all’uso costante. Ecco l’idea di utilizzare quelle tele per fabbricare dei nuovi pantaloni, non solo solidi ma anche comodi. Un’altra versione vede però una limitazione in questa idea, o meglio, attribuisce a Levi soltanto l’aggiornamento di un modello già conosciuto, limitandosi a cambiarne la stoffa con la famosa denim blu. Sta di fatto che fu egli a costruirne l’Impero su cui si fonda oggi il più grande marchio di jeans della storia.

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I blue jeans: dall’idea al brevetto

Il primo vero jeans Levi’s uscì solo nel 1873. Il suo completamento e rifinitura si conclusero con l’intuizione del sarto Jacob David’s che aggiunse al pantalone rivetti in rame e bottoni metallici con lo scopo di rinforzare le tasche e le chiusure. Nel momento in cui Mr. Strauss e Mr. David’s siglarono un accordo, il mitico e primissimo modello 501 venne brevettato con il numero 139.121 e la sua fama nonché popolarità crebbero fino a diventare l’azienda di pantaloni in jeans più conosciuta ed apprezzata al mondo. Il motivo per il quale è diventato un’icona la si deve proprio alla caratteristica del suo tessuto: la robustezza.

Il significato del suo logo

Il logo dei famosi blue jeans rappresenta due cavalli incitati dai padroni a muoversi, ma in direzioni opposte. Al loro centro un paio di Levi’s, i quali si vedono tirare da entrambe le direzioni. Il suo significato si rifà alla robustezza propria del jeans. È talmente resistente che neanche la forza di due cavalli da tiro riesce a strapparlo. Il marchio dei blue jeans Levi’s venne usato per la prima volta nel 1886.

blue jeans Levi's
I blue jeans Levi’s-onajourney per shutterstock

Levi’s: il suo design inconfondibile

Nonostante tutti i nuovi modelli e marche di blue jeans che sono attualmente disponibili in commercio, i Levi’s dispongono di quel design e dettagli che li rende unici e che li ha fatti diventare un’icona. Questi ne comprendono alcuni tecnici, come gli elementi decorativi (etichette, targhette e cuciture), nonché la celebre ed inconfondibile stoffa in denim che hanno fatto diventare questo pantalone il primo autentico marchio nella storia dell’abbigliamento. Fra tutti, il dettaglio della tasca posteriore: il disegno delle due cuciture li ha resi inequivocabilmente riconoscibili dalle persone al primo sguardo.

Perché si chiamano blue jeans?

Questo termine trae origine da un particolare tessuto che i marinai genovesi utilizzavano; difatti la parola jeans viene da Genova, Gênes in francese, dove la stoffa veniva colorata con uno speciale pigmento di tinta indaco prodotta in Provenza, nei dintorni di Nîmes, da cui la parola denim, de Nîmes, in francese. In origine, i primi pantaloni prodotti da Strauss, con la stoffa per tendoni, erano di colore marrone.

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Quando si potevano indossare i blue jeans?

A dispetto di quello che potreste pensare, una volta non esisteva la moda che conosciamo oggi né tantomeno la libertà di vestirsi a proprio gusto. Attualmente esiste l’abito per ogni occasione, ma in passato si riconosceva solo la dicotomia fra i ‘vestiti da lavoro’ e quelli ‘per il tempo libero’. Fino agli anni ’50 i jeans erano strettamente legati alla sfera lavorativa dei minatori, operai e lavoratori agricoli o alla figura del cowboy. Era impensabile poterli indossare altrimenti. Tutto cambiò con le star del cinema: da Marilyn Monroe a Marlon Brando, passando per James Dean, che ebbero la sfrontatezza di indossare i Levi’s in maniera informale; lo trasformarono in un indumento legato alla ribellione giovanile. Il resto è storia. Ma ad oggi, il blue jeans è il capo più utilizzato e sfruttato a qualsiasi età e anche se ritenuto ‘sportivo’ lo si abbina con qualsiasi stile.

Pillole di Curiosità- Io non lo sapevo. E tu?
  • Un paio di jeans può pesare dai 480 ai 700 grammi;
  • il primo prototipo di jeans con il materiale da tendoni veniva venduto per solo 1,50 dollari;
  • oggi la Levi Strauss & Co. è una delle principali aziende al mondo di abbigliamento che possiede negozi in più di 110 paesi.

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