Foglie autunnali, rami e terra. Quando arte e natura si fondono

Sarà capitato a tutti, da bambini, di essere rapiti dai colori e dalle forme delle foglie autunnali. E forse proprio da bambini, quando il potere immaginifico è al massimo del suo utilizzo, abbiamo immaginato di produrre con quegli insoliti e affascinanti “avanzi di natura” delle opere straordinarie.

In verità, non sempre la padronanza della tecnica ci era sufficiente per dare seguito ai nostri grandi propositi creativi, che spesso restavano favolose immaginazioni.

Per fortuna qualcuno non cresce del tutto, e conserva anche in età adulta il tempo per ricercare “avanzi di natura” e l’ispirazione per farne, in tal caso per davvero, degli oggetti creativi. Segno del fatto che, molto spesso, il Peter Pan che è in noi può rendersi molto utile anche dopo l’infanzia.

Potremmo dire, beato chi non ha perduto quella naturalezza fanciullesca nell’approcciare l’elemento naturale, chi è libero dai condizionamenti “urbani” che ci fanno diffidare da qualunque cosa non sia adeguatamente livellata, asfaltata e spazzata. Beato chi nell’elemento naturale riesce a cogliere con immediatezza e limpidità infantile il simbolismo sotteso alla percezione umana del mondo.

 

Da simbolo naturale a prodotto creativo

Le foglie autunnali, simbolo ungarettiano della precarietà, della fragilità della vita, rimando alla stagione della vendemmia, dell’abbondanza del vino nuovo per Gibran, simbolo del tempo che passa inesorabile, dell’anno che pian piano precipita verso il termine con ogni foglia caduta per Tonino Guerra… insomma, nel disfacimento della natura tipico dell’autunno ogni sensibilità può ravvisare i propri simboli.

È proprio quello che fanno alcuni creativi, trasformando l’antico rito della raccolta delle foglie autunnali in una opportunità per fare dell’oggetto naturale un oggetto artistico carico di nuovi significati.

 

Omid Asadi, quando la manualità raggiunge nuovi livelli di raffinatezza

Chiunque di voi abbia provato a raccogliere foglie autunnali e ad usarle anche solo per qualche “lavoretto” divertente insieme ai bambini ne ricorderà la strana consistenza. Talvolta, a seconda di quanto tempo è passato dalla loro caduta dall’albero, sono piuttosto rigide e friabili, possono spezzarsi per un nonnulla, inoltre sono fibrose.

 

Tenendo ben presente questo fatto potete comprendere la maestria acquisita da Omid Asadi nell’intagliare nelle foglie autunnali complessi soggetti e vere e proprie scene. Persone, animali, architetture e personaggi famosi prendono vita sulle foglie intagliate di Omid, che molto spesso si lascia ispirare dalla forma della foglia per stabilire il soggetto che diventerà.

 

Joanna Wirazka, le foglie autunnali diventano piccole tele

Joanna è una giovane pittrice, che utilizza le foglie da lei raccolte in autunno come piccole tele su cui dipingere dettagliati paesaggi dai suggestivi colori.

Paesaggi naturali, ma anche gli skyline di grandi città, le galassie e i dettagli del paesaggio urbano sono i suoi soggetti preferiti, che dipinge sulle foglie autunnali con colori acrilici e matite.

Yusuke Asai, mondi fatti di mondo

L’arte di Yusuke va ben oltre l’utilizzo delle foglie autunnali. Yusuke Asai infatti crea murales che ritraggono veri e propri mondi, degli universi astratti popolati da animali, persone e piante assemblati con maestria con fango, foglie, paglia, rami.

La sua ultima opera, Yamatane, presentata alla Rice Gallery di Houston,  è a dir poco stupefacente.

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