È stato stilato dalla Svezia l’elenco delle professioni che scompariranno grazie all’intelligenza artificiale. Infatti, secondo una statistica riportata dal quotidiano locale Dagens Nyheter, 30 delle attuali professioni scompariranno nei prossimi anni. Scoperta inquietante perché l’intelligenza artificiale può compiere sempre più funzioni. Non a caso nei prossimi anni saranno a rischio disoccupazione perfino i radiologi.
La ricerca svedese e le funzioni dell’intelligenza artificiale
L’Istituto svedese per la valutazione del mercato del lavoro e la politica dell’istruzione ha condotto varie ricerche sull’intelligenza artificiale. Pertanto, ha identificato diverse decine di professioni che presto saranno sostituite dall’intelligenza artificiale. Ciò è quanto riportato dal quotidiano svedese Dagens Nyheter. Infatti, la pubblicazione rileva che la tecnologia dell’intelligenza artificiale sta gradualmente iniziando a svolgere sempre più funzioni, non solo assistenti vocali, ma attività che in futuro porteranno alla stratificazione della società in termini di salari in diverse aree di attività.
Intelligenza artificiale e carenza di personale
Alcuni dati interessanti della ricerca svedese fanno notare che la tecnologia può sostituire non solo il personale non qualificato, ma anche alcuni medici, come i radiologi. Infatti, l’intelligenza artificiale ha già imparato a identificare diversi tipi di fratture e in futuro sarà anche in grado di consigliare il trattamento. In questo modo, in questo settore come in altri, l’intelligenza artificiale può aiutare a ridurre il numero di lavori che richiedono tempo, specialmente nei settori in cui attualmente c’è carenza di personale. Quindi, la tecnologia può essere introdotta in settori come il pronto soccorso e la ginecologia e può ridurre il problema relativo alla carenza di infermieri.
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Professioni e intelligenza artificiale
Quindi, l’intelligenza artificiale sarà in grado di sostituire gli esseri umani in svariate professioni. Si tratta di lavori specialistici. Ci sarà una rivoluzione non solo nel campo ospedaliero, ma modificherà anche altri settori, come il lavoro di contabili, fotomodelle, operatori di macchine nel settore della stampa, della lavorazione del legno. E ancora, si assisterà a una evoluzione nelle industrie chimiche e metallurgiche, alla fine del lavoro di cassieri e venditori, del personale in agricoltura, di addetti alle pulizie, di macchinisti, montatori, personale amministrativo junior, saldatori, muratori, agenti, autisti, guardaboschi e postini.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- In Italia, secondo i dati Istat il tasso di occupazione 15-64 anni, pari al 56,6%, diminuisce in termini congiunturali e tendenziali (-0,6 e -2,2 punti, rispettivamente); quelli di disoccupazione e di inattività 15-64 anni aumentano. I dati provvisori del mese di aprile segnalano l’aumento congiunturale del tasso di occupazione (+0,1 punti in un mese) e di disoccupazione (+0,3 punti) e il calo di quello di inattività (-0,3 punti). Dal lato delle imprese, il proseguimento delle misure di restrizione dell’attività economica nel primo trimestre 2021 determina una crescita congiunturale di lieve entità per le posizioni lavorative dipendenti (+0,2%) e una variazione tendenziale ancora negativa (-0,8%), seppure di minor entità rispetto al trimestre precedente.
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