Marmo e granito, quali sono le differenze? La scelta dipende dal progetto che si vuole portare a termine. Ecco quindi come saper individuare quello più adatto alle proprie esigenze.
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Marmo e granito: quando optare per quest’ultimo
Il granito è formato principalmente da silicati, ha una struttura a grani ed è più duro e compatto. È ideale per aree di grande calpestio.
Alcune caratteristiche importanti:
- Non teme le sostanze acide come il limone, la coca cola e gli anticalcari ma attenzione alle macchie di unto perché fra un grano e l’altro ci sono spazi vuoti che permettono l’assorbimento di sostanze oleose.
- A differenza del marmo, che è di origine sedimentaria, è un materiale vulcanico.
- Ha una struttura a grani che ne determina una profonda durevolezza e una grande resistenza. Indicato quindi per un utilizzo all’esterno in virtù della sua elevata resistenza all’usura.
- La sua lavorazione non è particolarmente agevole, caratteristica che ne rende difficile l’utilizzo per i davanzali.
Marmo e granito: la qualità del marmo
Il marmo nasce dal deposito sui fondali marini di materiali vari compresi fango, conchiglie, alghe e minerali. Il tutto dipende da eventi geologici che hanno pressato, colorato e indurito in milioni di anni questi materiali. Sono prevalentemente formati da carbonato di calcio e infatti non bisogna usare dell’anticalcare per la loro pulizia.
È uno dei materiali edili più pregiati al mondo e ne esistono tantissime versioni, di svariati colori e tipi di striature.
La differenza principale tra il marmo e il granito dipende dai costi. Inoltre, il granito è più duro da tagliare, da lucidare e da rifinire. Per queste sue caratteristiche di durezza il granito è molto più resistente all’usura del marmo: non si rompe facilmente, non si riga molto, mantiene più a lungo la lucidatura, risulta più resistente al calpestio e meno attaccabile dagli acidi.
Le differenze fra marmo e granito
Le differenze dipendono fondamentalmente da:
- colore, perché l’effetto “puntinato” del granito lo rende riconoscibile e meno affascinante del marmo, le cui venature irregolari sono particolarmente ricercate per interni ed esterni dai designer di tutto il mondo.
- il marmo non teme eccessivamente le sostanze grasse ma gli acidi
- il granito è perfetto per gli esterni e il marmo è ideale per gli interni
- i colori del marmo sono più brillanti e facilmente mescolabili fra di loro
- con il granito si possono ricavare pavimenti moderni, e con il marmo pavimenti sia moderni che di aspetto antico o invecchiato.
Differenze di costo
Anche se si è portati a pensare che il granito sia più caro in quanto mediamente i graniti arrivano a costare più dei marmi, a causa dell’incidenza dei costi di lavorazione, non è corretto dire in termini assoluti che i graniti sono più cari dei marmi perché il prezzo può variare a seconda di diversi aspetti, come lo spessore delle lastre, la lavorazione e il tipo di applicazione. La cosa più importante da fare è valutare i costi in base al progetto.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Quando si parla di marmo si pensa subito all’Italia, ricca di queste cave. I tipi più famosi sono: il Bianco Carrara, il Perlato di Sicilia, il Marmo di Candoglia, la Pietra di Trani e il travertino.
- Nel 2018 i consumi mondiali di marmi e pietre hanno raggiunto i 1.670 milioni di metri quadrati.
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