Come mettere in regola una colf: tutto quello che c’è da sapere

Come mettere in regola una colf|Come mettere in regola una colf

Devi assumere una collaboratrice domestica ma non sai proprio da che parte cominciare? Ecco una guida con tutte le informazioni utili su come mettere in regola una colf.

Come mettere in regola una colf: tutto quello che c’è da sapere

Innanzitutto definiamo il ruolo, una colf si occupa dei lavori domestici quindi della gestione della casa. I compiti cui, in genere, assolve sono:

  • curare pulizia e ordine;
  • preparare i pasti;
  • lavare e stirare. 

Per capire come mettere in regola una collaboratrice domestica bisogna tenere presente che il rapporto di lavoro domestico è un rapporto di lavoro subordinato a tutti gli effetti. Come tutti gli altri datori di lavoro, anche il datore di lavoro domestico è tenuto a corrispondere i contributi previdenziali all’Inps. Questo consente di accedere alle prestazioni assicurative a carico dell’Inail in caso di infortunio sul luogo di lavoro.

Colf o badante, quali sono le differenze?

Ecco casa fare in pratica

Innanzitutto è bene chiarire che gli adempimenti e le regole da seguire possono cambiare a seconda della prestazione necessaria e della cittadinanza della collaboratrice. Se la colf è straniera e proviene da un Paese non comunitario, la procedura per l’assunzione sarà più lunga, poiché saranno necessari il nulla osta al lavoro, il visto d’ingresso, il contratto e il permesso di soggiorno. Se, invece, la colf è italiana o straniera ma in impossesso di quanto citato sopra l’iter da seguire risulterà più snello.

Come mettere in regola una colf
shutterstock_1726493956

Per assumere una collaboratrice domestica la prima cosa da fare è la stipula di un contratto, o lettera di assunzione, in cui vengono stabiliti i diritti e i doveri derivanti dal rapporto di lavoro. Le informazioni necessarie, da inserire nel contratto, sono:

  • data di inizio;
  • retribuzione;
  • mansioni e livello di inquadramento professionale;
  • orario di lavoro e giorni di riposo;
  • contribuzione di assistenza contrattuale;
  • luogo dell’attività lavorativa;
  • periodo di ferie;
  • eventuale durata del periodo di prova.

La comunicazione dell’assunzione della colf all’Inps può essere effettuata o tramite il portale web dell’Inps o chiamando il call center Inps oppure tramite un consulente del lavoro. A seconda delle mansioni svolte e del grado di specializzazione, i lavoratori domestici sono inquadrati in livelli differenti, da questo dipenderà anche la retribuzione. Inoltre la colf può essere assunta a tempo indeterminato o a termine.

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Il datore di lavoro domestico non è sostituto d’imposta, quindi non è obbligato a trattenere le tasse alla colf in busta paga ed a versarle ogni mese con modello F24. 

Per altre curiosità e informazioni continuate a seguirci su www.habitante.it

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts