Vivere plastic free oggi non è più un invito, ma una esigenza vera, reale, immediata. Non possiamo più permetterci di perdere tempo e di immaginare possibili buone pratiche. Bisogna agire sul nostro stile di vita riducendo i consumi di plastica. Cosa accade per la plastica che già abbiamo in casa? Possiamo riciclarla! Ecco 5 idee per riciclare tappi di plastica.
Dopo aver parlato di Stop alla plastica: la normativa del Parlamento Europeo, il caso dei supermercati senza plastica in Olanda, il record #plasticfree in Sicilia, e intervistato la youtuber Wildflowermood dopo la sua settimana senza plastica, vediamo alcuni spunti per dare una seconda vita ai tappi di plastica che abbiamo in casa.
Tappi di plastica: come sono fatti?
Si sente sempre più parlare di quanto la plastica sia la causa dell’inquinamento nel mare, ma siamo davvero tutti consapevoli delle sue reali proprietà? Come è prodotta e perché pensiamo che sia un bene abolirla completamente?
La plastica si ottiene da composti di carbonio e idrogeno, i monomeri, che a loro volta si ricavano dal petrolio e dal metano. I monomeri si uniscono tra loro tramite processi chimici e formando lunghe catene di polimeri. Viene creata, in questo modo, una resina sintetica: si tratta di una pasta molle a cui vengono aggiunti coloranti e altre sostanze additive per dare specifiche proprietà al prodotto finale. Questa pasta viene successivamente trasformata in granuli e polveri pronti per la creazione degli oggetti. Questi granuli vengono inviati alle fabbriche che producono oggetti in plastica.
Aiutare l’ambiente riciclando i tappi di plastica
La campagna plastic free abbracciata da molte associazioni ambientaliste, enti pubblici e influencer nel mondo, sta promuovendo l’idea di non consumare più bottiglie di plastica monouso, ma di dotarci di una bottiglia a tenuta da riempire. Decidere di cambiare le abitudini è possibile, ma un passo alla volta. Tutti quelli che fanno un uso quotidiano di bottiglie di plastica, per acqua o altre bevande, possono dare il loro contributo all’ambiente conservando i tappi di plastica e dare vita a un progetto creativo per la casa.
Vediamo 5 modi per riciclare i tappi di plastica
Basta poco per trasformare i tappi di plastica delle bottiglie in oggetti utili per noi o per la casa, oppure in installazioni e opere d’arte, come è successo ai Fori Imperiali di Roma nel 2018. Sei milioni di tappi di plastica, racchiusi in 80 gabbioni in rete metallica, nel cuore dei Fori Romani, tra le rovine antiche della Capitale.
È l’installazione luminosa “Help the Ocean“, opera dell’artista Maria Cristina Finucci, sui resti della Basilica Giulia nel Foro Romano. L’artista dichiara: “Sono milioni di tappi riciclati, da altrettanti milioni di persone, che hanno compiuto un gesto civile e virtuoso. Si tratta di una risorsa, non è spazzatura. È un esempio che vorrei dare, vorrei metterlo al positivo. Si può fare. Help rimane comunque un grido di aiuto per i nostri oceani che, poveretti, sono ricoperti di plastica“.
1.Decorare la casa con tappi di plastica
Sono tante le idee per arricchire in modo creativo la nostra casa: anche per i meno bravi con il fai-da-te è possibile creare soluzioni artistiche. Una caratteristica della plastica è la buona tenuta alla colla: abbiamo, quindi, davvero tante possibilità per unire i tappi insieme e dare vita a nuovi oggetti. Tra questi è possibile creare dei sottobicchieri e sottopentole, oppure rivestendo parte di mobili vecchi che non amiamo più. Un’altra idea è quella di rivestire sedie e tavoli da esterno, oppure creando fili per tende da balcone.
2.Creare collane e bracciali con tappi di plastica
Unire uno dopo l’altro i tappi, mixando tipologie e colori differenti, ci può aiutare a creare forme e design nuovi per bijoux personalizzati. Basterà un po’ di colla, nastri e fili annodati tra i vari tappi e l’effetto finale dell’outfit sarà davvero originale!
3.Segnaposto e calamite con tappi di plastica
Per invitare amici e parenti a casa a cena è necessario addobbare nel modo giusto la tavola. Niente di meglio che creare personalmente i segnaposti per gli ospiti riciclando tappi di plastica. Il modo più semplice è unire i tappi in cerchio creando un fiorellino: un’idea simpatica per i commensali è personalizzare la creazione, dipingendola con i colori acrilici.
Per gli amanti delle calamite, basterà incollare con colla a caldo una piccola composizione di tappi e dipingerli con delle lettere, così da rendere il nostro frigo originale e parlante.
4.Giochi per bambini con tappi di plastica
Per il divertimento dei più piccoli, i tappi possono diventare timbri colorati. Non occorre essere un genio del fai-da-te per far divertire i vostri bambini: basterà incollare alla base degli inserti di polistirolo e incideteli con forme di stella, cuoricini o animaletti; un gioco che può diventare anche istruttivo se si usano lettere e forme che richiamano gli elementi della natura. In ultimo servirà solo impregnare una vecchia spugna nella tempera e liberare la fantasia dei vostri piccoli.
5.Dipinti con tappi di plastica
Abbiamo visto prima come una grandissima quantità di plastica, sotto forma di tappi, possa trasformarsi da quintali di rifiuti a stupende opere d’arte che fanno riflettere e commuovere. Con una buona pratica del fai-da-te e uno spirito più artistico possiamo ricreare in casa dipinti con i tappi di plastica. Servirà il supporto, come la tela per il pittore, su cui inserire i tappi. Questi ultimi, come i tasselli di un mosaico, dovranno essere preselezionati per colore e dimensione, e poi posizionati laddove si vorranno poi incastonare. Una volta terminata la composizione, possiamo decidere di renderli uniti per sempre rendendoli anche più solidi, attraverso una colata di resina trasparente. La nostra casa sarà così decorata in modo personalizzato.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- La plastica non è biodegradabile, ovvero non si può dissolvere nell’acqua. A temperatura ambiente è solida ed è impermeabile a liquidi e gas.
- Le plastiche dette “termoplastiche” resistono bene agli acidi ma non ai solventi (tipo l’acetone)
- Le plastiche dette “termoindurenti” resistono ai solventi ma non agli acidi
- per essere prodotta richiede meno energia di quanta ne occorre per una bottiglia di vetro o un sacchetto di carta. Essendo più leggera di altri materiali da imballaggio richiede meno energia anche per il trasporto. Meno energia si consuma, dunque, meno si inquina.
Immagine di copertina: Shutterstock – SeluGallego
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