Ecco perché il 2019 sarà un anno importante per la disabilità

Il 2019 sarà un anno importante per la disabilità: ecco perché

Grazie ad alcune norme appena ultimate e altre in arrivo a livello europeo sappiamo che il 2019 sarà l’anno dell’accessibilità. In particolare, oggi vi parliamo dell’European Accessibility Act, un documento elaborato da numerosi esperti di disabilità e tante associazioni a difesa dei diritti degli abitanti disabili. L’Accessibility Act nasce con lo scopo di armonizzare gli standard europei in tema di accessibilità per persone con disabilità e anziani, promuovendo l’approccio del “design for all” e fornendo tutte quelle nuove sollecitazioni alle imprese e alle industrie per rendere patrimonio comune il tema della progettazione per tutti.

Accessibility Act, verso la rivoluzione dell’accessibilità 

Questo sarà l’anno rivoluzionario sul tema dell’accessibilità. Prenderà finalmente forma la versione definitiva dell’Accessibility ACT: qualsiasi servizio o prodotto fornito e/o distribuito nell’Unione Europea deve essere accessibile, andando quindi oltre il concetto di obbligo per la PA.

Ma in cosa si traduce nel concreto? Con questo importane documento europeo sulla disabilità, si presterà attenzione ai servizi pubblici che finora hanno ignorato la persone con disabilità. Ad esempio, il bancomat dovrà essere “parlante” (ovvero consentire con adeguata privacy di poter fornire informazione audio sull’importo transato anche a persone che non vedono), i servizi pubblici dovranno garantire che le informazioni logistiche (es: prossima fermata) siano accessibili sia in forma visiva che con audio, che i segnali di emergenza siano indipendenti dai canali sensoriali (ovvero visibili e udibili, con adeguati contrasti, ecc.) e molto altro. E tra il “molto altro” figurerà anche l’e-commerce e gli e-book, ovvero garantire il diritto di poter acquistare prodotti e servizi on line a tutti. È pure in discussione la possibilità di negare l’uso del marchio CE ai prodotti che non abbiano tali conformità.

Disabilità, un enorme numero che per l’UE non deve passare inosservato

Secondo i dati statistici ufficiali sono 80 milioni gli abitanti che, per nascita o per età, hanno qualche forma di disabilità nell’Unione Europea: stiamo parlando di un cittadino su sei. Ma non tralasciamo un altro dato importante a cui l’Europa deve rispondere: l’invecchiamento della popolazione e la ratifica della Convenzione Onu da parte dell’Unione e di tutti gli Stati membri. Ovvero, garantire l’accessibilità di luoghi e servizi a una popolazione che con l’avanzare dell’età presenta problemi legati a status di disabilità e imporre agli Stati membri gli obblighi derivanti dall’adesione a una Convenzione internazionale.

Disabilità in Italia: un numero sempre più in crescita

Oltre quattro milioni di persone disabili in Italia (4,1, per la precisione), pari al 6,7% della popolazione. Un numero che crescerà sempre di più, secondo la stima del Censis, che prevede che entro il 2020 gli abitanti con disabilità arriveranno a 4,8 milioni (il 7,9% della popolazione) e raggiungeranno i 6,7 milioni nel 2040 (il 10,7%).

La spesa pubblica pro capite destinata alle persone disabili è oggi di 437 euro l’anno, cifra di molto inferiore a quella media europea (535 euro).

Vi segnaliamo questo emozionante video sul tema della disabilità:

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