La pasta delle feste natalizie: un viaggio nella tradizione da Nord a Sud

|||

Protagonista indiscussa della cucina italiana e di conseguenza dei menù delle feste di Natale è senza dubbio la pasta. Corta, lunga, ripiena, all’uovo, ogni tipo di pasta ha la sua caratteristica, che contraddistingue poi un preciso territorio.

In occasione del Natale, ogni regione d’Italia porta in tavola le proprie specialità gastronomiche e quindi la propria identità, partendo proprio dalla pasta. Preparare la pasta in casa è inoltre un’occasione perfetta per stare in famiglia, condividendo un momento di convialità unico. Cominciamo allora il nostro viaggio nei formati di pasta più usati dagli italiani per il menù natalizio, da Nord a Sud.

Tortellini

La discussione sulle origini dei tortellini resta in irrisolta, sono Modenesi o Bolognesi? Tante sono anche le leggende sull’origine di questo formato di pasta. Quello che è certo è che il giorno di Santo Stefano a Roma e il giorno di Natale in Emilia ma anche in altre regioni, non può mancare in tavola un caldo piatto di tortellini in brodo. Preparli in casa richiede tempo e impegno ma la fatica viene ripagata! Qui trovate la ricetta tradizionale, depositata con atto notarile nel 1979 dalla “Dotta Confraternita del tortellino”.

Lasagne

Rimaniamo in Emilia, con il piatto che forse più di tutti rappresenta l’italianità nel Mondo e che spesso viene proposto in versioni non proprio tradizionali. Parliamo delle Lasagne, piatto che unisce tutta la penisola. Ogni luogo d’Italia infatti ha la sua variante. In Liguria si aggiunge il pesto, in Veneto il radicchio rosso di Treviso, nelle zone di montagna i funghi. In Sicilia si aggiungono pure le melanzane e in Umbria e Marche, c’è la versione vincisgrassi, con un ragù particolare. Insomma, ogni regione adatta la ricetta secondo i prodotti del suo territorio ma sono in realtà Bologna a Napoli a contendersi i natali delle Lasagne, con notevoli differenze nella ricetta. Voi come le preparate?

Orecchiette

Simbolo della Puglia, le orecchiette sono tipiche della zona di Bari e risalgono al XIII secolo circa ma appartengono anche alla cucina lucana. Lisce all’interno e rugose all’esterno perché trascinate sulla spianatoia e proprio per riferirsi a questa modalità di preparazione, sono conosciute anche con il termine “strascinati”. Vengono preparate con le cime di rapa oppure on Salento e nel barese vengono condite con sugo di pomodoro fresco e ricotta dura o con il ragù di carne.

Maccheroni di Natale

Chiamati anche natalini, sono simili agli ziti e sono il primo piatto del menù di Natale in Liguria. Si tratta di maccheroni piuttosto lunghi, tagliati di sbieco alle estremità e hanno un aspetto dorato e liscio. Secondo la tradizione ligure, vanno cotti nel brodo di cappone, oppure con dei pezzetti di salsiccia e di cardo lessato.

Trofie

Sempre sulle tavole della Liguria, troviamo le trofie. Per essere precisi. le trofie nascono a Recco e hanno reso la cittadina ligure conosciuta in tutto il mondo. Il termine potrebbe derivare dal genovese strufuggiâ, ovvero strofinare, che si rifà al movimento necessario per arricciarle con la mano che striscia la pasta sul pianale. Si preparano con il pesto, oppure con pesto e fave, anche se si prestano a tanti condimenti diversi.

Culurgiones

Ci spostiamo in Sardegna con uno dei piatti più rappresentativi dell’isola, i culurgiones. Dall’aspetto simile ai ravioli, sono chiamati così dal nome dell’area storica di cui sono originari. Vengono farciti in vari modi: ricotta semplice oppure aromatizzata al limone o all’arancia, ripieni di formaggio e bietole oppure con con ripieno di patate, formaggio, strutto e menta. Belli da vedere e buoni da mangiare.

Fileja

In Calabria  fileja è sinonimo di pasta. Simili ai fusilli, vengono lavorati soltanto con acqua tiepida, un pizzico di sale e semola di grano duro e sono originari della provincia di Vibo Valentia. Sulla ricetta della pasta concorda tutta la regione ma così non è per il condimento, che varie secondo le zone. A Tropea i fileja sono accompagnati da un sugo di Cipolle Rosse IGP, mentre nella zona del Monte Poro tradizionalmente si utilizza un semplice sugo di pomodoro con una spolverata di pecorino.

Canederli

I canederli o knödel nascono come piatto povero di tradizione contadina nella Germania del Sud (Baviera).  Sono  gnocchi di pane raffermo, farina, uova, speck, prezzemolo e parmigiano e si preparano in quasi tutto il Nord Italia, immancabili in periodo di festa.

Ada Maria De Angelis

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts