Intervista a Francesco Diliddo: Coltivare il Balcone Fiorito tra Passione e Sostenibilità

Intervista a Francesco Diliddo Coltivare il Balcone Fiorito tra Passione e Sostenibilità|Balcone Fiorito Gloriosa|Balcone Fiorito Giardino Sostenibile

Benvenuti all’intervista esclusiva con Francesco Diliddo, il creatore del blog “BalconeFiorito.net” e un’appassionato di giardinaggio con oltre 15 anni di esperienza nel campo. Attraverso il suo impegno e la passione per le piante, Francesco ha costruito una community dedicata su Instagram, raggiungendo oltre 13.000 follower.

In questa intervista, scopriremo come il suo blog è cresciuto dal 2011, i momenti significativi che hanno segnato la sua evoluzione e quali sono le piante preferite nel suo balcone esposto sia a nord che a ovest. Inoltre, esploreremo le sfide di coltivare piante provenienti da diverse parti del mondo e come Francesco smentisce le bufale del giardinaggio attraverso la sua rubrica di successo. Infine, ci condividerà la sua visione del giardino sostenibile e in armonia con l’ambiente. Scopriamo insieme il mondo del giardinaggio attraverso gli occhi appassionati di Francesco!

Coltivare il Balcone Fiorito tra Passione e Sostenibilità

Ciao Francesco, è un piacere intervistarti! Iniziamo con una curiosità sul tuo blog Balcone Fiorito. Da quando è nato nel 2011, come è cresciuto e quali sono stati i momenti più significativi della sua evoluzione?

Ciao Sonia, è un piacere mio potermi raccontare sul magazine di Habitante! Sicuramente il primo momento significativo del blog è stato l’arrivo su IG nel 2017 e successivamente con la pandemia i follower sono cresciuti moltissimo, in quanto tutti sentivamo il bisogno dell’angolo verde in casa, un contatto con la natura ricreato nello spazio domestico, sul terrazzo, in giardino attraverso le piante. Altro passo importante è stato il completo restyling del sito nel 2021 a cui sono seguite le prime collaborazioni serie e al momento scrivo articoli per una rivista (Premiaty) e poi ho realizzato anche podcast di giardinaggio (Le Terrazze Magazine) che  sono disponibili su varie piattaforme.

Hai raccontato di avere un terrazzo esposto ad ovest per le piante succulente ed esotiche, mentre un altro è esposto a nord con fiori della tradizione europea. Come hai scelto queste piante e quali sono le tue preferite all’interno di ciascun giardino?

La ricerca e la sperimentazione dura da oltre 15 anni, leggendo riviste, tenendomi aggiornato sui nuovi ibridi realizzati in tutto il mondo, ma soprattutto lo scambio e le chiacchierate con i vivaisti specializzati durante le fiere di giardinaggio, che visito un po’ in tutta Italia (spesso mi invitano per le conferenze).

La mia pianta preferita del balcone a nord (simbolo del balconefiorito) è la Gloriosa, una tuberosa tropicale (di origine africana) di grandi soddisfazioni e di facile coltivazione che coltivo dal 2010 e regalo tuberi ad amici e parenti da sempre! Per il balcone assolato non posso non citare la Plumeria dai fiori tropicali profumatissimi che mi ricorda i miei viaggi a Bali, in Vietnam, ai Caraibi e in Kenya.

Balcone Fiorito GloriosaColtivare piante da quasi tutti i continenti è affascinante! Quali sfide hai incontrato nel coltivare piante provenienti da diverse parti del mondo e quali consigli daresti a chi vuole fare lo stesso?

È una bella sfida in quanto bisogna conoscere il clima e l’habitat dei Paesi di origine di ogni singola pianta per avere successo nella coltivazione (sono prof di geografia, italiano e storia alle scuole medie inferiori). Il consiglio che darei è di affidarsi a persone esperte (blog, IG) ma soprattutto ai vivaisti specializzati che hanno una cultura incredibile delle piante che importano e ambientano alle nostre latitudini, dopo averle sperimentate in varie parti di italia.

Congratulazioni per il successo su Instagram! Con oltre 13.000 follower, puoi condividere qualche segreto su come hai costruito una community così impegnata e appassionata?

Grazie! Per costruire una community bisogna essere seri, sinceri e preparati, infatti quando mi chiedono info su una pianta che non conosco, rispondo chiaramente che non l’ho mai coltivata e che non ho esperienza a riguardo. Ho cominciato a 15 anni col giardinaggio e posso ben dire di avere 28 anni di esperienza! Quando consiglio i prodotti (fertilizzanti, antiparassitari, terricci) prima li testo personalmente e poi se mi convincono procedo. Sinceramente avendo un lavoro alle spalle, posso permettermi di scegliere e selezionare le collaborazioni.

Parlando dei tuoi reel, “Le bufale del giardinaggio” sembrano essere molto amati dai tuoi fan. Puoi dirci qualcosa in più su questo format? Come è nata l’idea e qual è stato l’effetto sul tuo pubblico?

Posso affermare con orgoglio che sono stato il primo content creator italiano di giardinaggio a creare questa rubrica che ha riscosso subito successo! L’idea è nata dalla rabbia derivante da questi video acchiappa like che fanno disinformazione assoluta, con numeri incredibili di visualizzazioni, e così ho pensato di smontarli dando le mie spiegazioni. I follower si divertono con me, infatti, ogni sabato cerco di pubblicarne una ed ora la maggiore parte dei video (bufale) le ricevo dai follower che me le segnalano e questo mi rende orgoglioso! Vuol dire che qualcosa di buono ho “seminato”.

Oltre al blog e alla pagina Instagram, hai detto di scrivere articoli di giardinaggio per alcune riviste. Qual è il tema di uno dei tuoi articoli più recenti e cosa ti ha ispirato a trattare questo argomento?

Nel mese di febbraio scorso ho scritto un articolo sul giardino ecosostenibile con le piante che attirano api e farfalle, un argomento che sento davvero tantissimo in quanto sono un grande amante della natura, della biodiversità che bisogna amare e proteggere anche attraverso il giardinaggio nel nostro quotidiano, anche su un piccolo davanzale di città.

Data la tua esperienza nel mondo del giardinaggio, ci piacerebbe sentire la tua opinione sui trend attuali del mercato del giardinaggio. Ci sono piante o stili di giardino particolari che stanno acquisendo popolarità?

Ora è il momento d’oro delle piante tropicali da interno (anthurium, colocasie, philodendron, monstera, orchidee) che fortunatamente hanno attirato e conquistato molti giovani al mondo del giardinaggio. Stiamo attenti, però, (parere personalissimo) a non esagerare con le serre da interno, luci artificiali e vaporizzatori per ricreare a tutti i costi ambienti tropicali nelle nostre case dimenticando la sostenibilità! Quindi sì al giardinaggio ma senza sprechi di acqua, energia e anche alle nostre latitudini abbiamo piante bellissime che possiamo coltivare con maggiore facilità.

Balcone Fiorito Giardino SostenibileCondividere consigli e cure per le piante è sicuramente utile, ma immagino che ci siano alcune credenze errate sul giardinaggio diffuse online. Quali sono alcune delle fake news più comuni riguardanti il mondo del giardinaggio e come cerchi di smentirle nella tua rubrica “Le bufale del giardinaggio”?

Sicuramente la credenza più diffusa che porta moltissime piante a deperire (soprattutto quelle tropicali) è quella di annaffiare spesso, invece preferiscono tanta umidità nell’aria e annaffiature solo quando serve. Lo stesso ragionamento vale per le nostre piante aromatiche (rosmarino, salvia, menta) che spesso si ammalano solo perchè le annaffiamo troppo e non gli diamo abbastanza sole.

Passando alla tua esperienza personale, quale è stata la pianta più difficile da coltivare nel tuo balcone e cosa hai imparato da questa sfida?

Bella domanda! I due segreti del giardinaggio sono la pazienza e l’osservazione costante e sicuramente quelle che mi ha fatto impazzire è stata la Poinsettia (stella di Natale, nome scientifico Euphorbia pulcherrima) che durava pochi mesi e spesso poche settimane. Così ho cominciato a studiarla e ho appreso che è originaria del Messico, quindi teme il freddo (viene venduta a Natale quindi arriva a casa già morta!) e che ama il sole, coltivandola tutto l’inverno sotto una finestra assolata. Appena arriva la primavera la porto sul balcone ad ovest ed ora sta benissimo.

Francesco, il concetto di giardino ideale è in continua evoluzione. Come lo immagini oggi e quali elementi o caratteristiche lo rendono particolarmente desiderabile per gli amanti delle piante? Inoltre, come pensi che il giardino ideale potrebbe cambiare nel futuro, tenendo conto delle nuove tendenze e sfide ambientali?

Ritengo la sfida ambientale la più importante, col cambiameneto climatico che è ormai un dato di fatto. Immagino giardini molto naturali (senza il tremendo prato verde che spreca acqua) affidati alle mani sapienti dalla natura, ma scegliendo le piante che meglio si adattano al proprio territorio di appartenenza. La natura ha creato piante adattabili ad ogni angolo del pianeta, dalla foresta pluviale, alla macchia mediterranea, passando per le steppe asiatiche quindi abbiamo una scelta infinita di varietà per creare un giardino naturale a bassa manutenzione e sostenibile per quanto riguarda l’acqua.

Infine, con il tuo amore per il giardinaggio e la condivisione della tua passione attraverso il blog e i social media, hai mai pensato di organizzare eventi o corsi per gli amanti delle piante? E se sì, quali tipi di attività ti piacerebbe offrire?

Gli eventi di giardinaggio con laboratori e conferenze li frequento da due anni e poi faccio anche incontri al Garden club di Pisa a cui appartengo. Mi diverte lo scambio col pubblico e poter comunicare la mia esperienza soprattutto per le piante meno conosciute. Il sogno nel cassetto è quello di poter scriver il mio libro di giardinaggio e chissà se mai qualcuno verrà a cercarmi per realizzare questo sogno.

Grazie, Francesco, per aver condiviso la tua storia e la tua passione per il giardinaggio con noi. Sono sicura che la tua esperienza sarà fonte di ispirazione per molti appassionati del settore!

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts