Le piante e i fiori sono l’anima del nostro giardino. La loro locazione e scelta va ponderata e mai posta a caso. In particolare, ci sono dei tipi di piante che arricchiscono l’area verde donando un’estetica particolare oltre che a bassa manutenzione. Nell’articolo scopriremo come disporre le piante grasse in giardino.
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Piante grasse: come disporle in giardino
Le piante grasse sono tra le più semplici da coltivare grazie alla loro capacità di trattenere l’acqua, rendendole così adatte e resistenti anche a situazione climatiche estreme e permettono una bassa manutenzione e cura.
Per creare un giardino con piante grasse è necessaria la giusta scelta del tipo di terreno e luce. Ecco alcuni step per sistemare le piante grasse nell’area verde:
- verificare quale porzione di giardino riceva la luce solare per buona parte della giornata.
- Preparare il terreno estirpando erba ed erbacce e, successivamente, rompere la terra con l’ausilio di una pala.
- Combinare, in parti uguali, sabbia e terriccio adatto (ma anche ghiaia o pietre) per creare un terreno drenante che si andrà a posizionare nello spazio precedentemente preparato ad ospitare le succulente, avendo cura di mischiare bene il composto ed unirlo con la terra del giardino.
- Progettare la posizione delle piante nell’area e posizionarle avendo cura di lasciare un po’ di spazio fra una pianta e l’altra permettendone la giusta crescita e sviluppo.
Quali piante grasse scegliere
Esistono moltissime specie di piante succulente, per interni e per esterni. Vediamone alcune fra le più inserite nei contesti green da esterno:
- Coda di burro (Sedum morganianum), originaria del Messico, è caratterizzata da foglie di colore grigio – verde e blu, sovrapposte fra loro, che possono raggiungere i 3 metri di lunghezza.
- Cactus: di infinite varietà è la pianta grassa per eccellenza. I cactus sono particolari, dalle forme interessanti e in grado di creare dei magnifici giardini. In particolare si segnala la Schlumbergera, conosciuta anche come Cactus di Natale.
Per citarne altre, ecco quelle da non perdere:
- Agave Americana
- Fico d’India
- Echeveria
- Aloe Vera
- Sedum Palmieri
Come e quando innaffiare e concimare le succulente
Anche se necessitano di poca acqua, è necessario porre attenzione alle giuste dosi da versare. Innanzitutto, una volta interrate, bisogna aspettare qualche giorno, massimo una settimana, prima di innaffiarle, in quanto le radici devono avere il giusto tempo per indurirsi. Poi, quando si inizia a dar loro acqua, controllare lo stato del terreno: dev’essere umido.
Evitare di versare troppo liquido altrimenti le piante marciscono e verificare che il terreno sia asciutto prima di dare ulteriore acqua. Successivamente basterà innaffiarle un paio di volte al mese durante la primavera e l’estate, mentre una sola volta sarà sufficiente nelle stagioni più fredde.
Per la concimazione basta una sola volta, nel periodo primaverile e una seconda volta durante l’estate, impiegando un fertilizzante ricco di fosforo.
Pillole di curiosità Io non lo sapevo. E tu?
- Fra le varietà di succulente più celebri si trova la famiglia delle Cactaceae, che comprende oltre 3000 specie.
- La composta ideale per il terreno delle succulente più comuni è: 1/3 di terriccio, 1/3 di sabbia di fiume (non di mare, non calcarea), 1/3 di inerte come lapillo e pomice.
- Per la coltivazione di specie epifite come la Schlumbergera, la composta dovrà esse più ricca: 60% terriccio, 20% sabbia, 20% inerte.
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