Giornata mondiale del latte vegetale: il 22 agosto

Giornata mondiale del latte vegetale|Latte vegetale

Il 22 agosto si celebra la giornata mondiale del latte vegetale, un alimento scelto da tanti per questioni etiche o di salute.

Proprio oggi si celebra la giornata mondiale del latte vegetale, dedicata a tutti i consumatori più attenti. Un alimento voluto da molti, soprattutto per questioni etiche.

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Giornata mondiale del latte vegetale: la nascita e le ragioni

Il 22 agosto è tutto dedicato alla giornata mondiale del latte vegetale, dettato dalle scelte etiche o per motivi di salute di molte persone. La ricorrenza è nata nel 2017, in risposta proprio alla giornata mondiale del latte. Una ricorrenza che solitamente si celebra il 1 giugno di ogni anno. Chiunque abbia intrapreso questa scelta, questo stile di vita, l’ha fatto per motivi di salute o per motivi comunque etici. Scegliere di non assumere latte di origine animale, è indubbiamente una scelta ben pensata ed analizzata dal consumatore. Quando ci si interroga sui motivi dietro alla scelta tra latte vegetale ed animale, ci s’imbatte nei motivi legati all’inquinamento al benessere animale. Vediamo ora, di preciso le ragioni:

Inquinamento

Chi sceglie un latte vegetale, lo fa per delle ragioni serie e ben pensate. Indubbiamente, un valido motivo è legato all’ambiente. Infatti, secondo un rapporto della FAO (Food and Agriculture Organization), nel lontano 2015, l’industria casearia ha prodotto circa 1.700 tonnellate di CO2. Un numero spaventoso, pari al 3,4% di tutte le emissioni di CO2 di quell’anno. Si pensi solo, che queste cifre le raggiungono i settori aeronautici e marittimi insieme. La richiesta di latte, dal 2015 è anche aumentata, ciò ha fatto salire le emissioni di gas serra ad una percentuale del 18.

Benessere animale

Un’altra questione per così dire “scottante”, è quella legata al benessere animale. Se è tutta vera la realtà che molte associazioni onlus e inchieste giornalistiche denunciano, purtroppo, alcuni animali vengono trattenuti in condizioni pessime. Ma c’è anche da buttare lo sguardo su tutte quelle realtà di allevamento totalmente sostenibile e biologico. Si tratta di una scelta del consumatore finale, spetta a lui optare per prodotti caseari su cui possono essere effettuate delle verifiche sulla provenienza.

Latte vegetale
Giornata mondiale del latte vegetale: il 22 agosto – Pixabay di Couleur

Latte vegetale: tipologie e proprietà

Quando si parla di latte vegetale, si possono scegliere diverse tipologie di prodotto. Infatti, vi è l’imbarazzo della scelta, tra latte vegetale di soia, dal basso contenuto glicemico, a quello di riso poco calorico. Ma si può scegliere anche quello di avena, contenente acido folico e vitamina E. Per quanto riguarda le proprietà del latte vegetale, è bene ricordare che aiuta il mantenimento della salute dell’individuo. In particolare, il latte di soia è molto digeribile e leggero, contiene un alto numero di proteine e dona un buon rapporto calorico. Invece, il latte di riso oltre ad essere altamente digeribile, ha anche una bassa percentuale di grassi e non contiene glutine. Quello di avena, è un vero toccasana per il colesterolo e i trigliceridi, con un’ottima funzione protettiva e anche depurativa. Infine, il latte di mandorle, è un prodotto dietetico, contiene anche grassi saturi perfetti per la prevenzione del colesterolo, ed è ricco di antiossidanti.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo le stime riportate della FAO, l’incremento massiccio del consumo di carne e anche dei suoi derivati a livello mondiale, arriverà nel 2050 a raggiungere un numero pari a 465 milioni di tonnellate di carne.  E ben 1043 milioni di tonnellate di latte. Si pensi solo che nel mondo vengono macellati circa 56 miliardi di animali ogni anno per scopo alimentare.
  • La soia è uno degli otto allergeni più comuni. Può anche innescare sintomi indesiderati nelle persone intolleranti alla soia o sensibili alla soia, tra cui gonfiore, dolore digestivo, affaticamento, mal di testa e reazioni cutanee. Potrebbe essere meglio per i vegani, che hanno fonti proteiche più limitate (purché non siano allergici o intolleranti).

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