Quanti sono i produttori di Champagne?

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Lo Champagne è un vino spumante di origine francese ad appellation d’origine contrôlée (AOC) famoso in tutto il mondo e comunemente associato ai concetti di lusso e festa. Il suo nome deriva dalla provincia storica della Champagne, situata nella regione francese del Grande Est, dove il vino è prodotto. Ma quanti sono i produttori di Champagne?

Quanti sono i produttori di Champagne?

Secondo il Centro informazioni Champagne i produttori di Champagne sono ben 15 mila. Le bottiglie prodotte ogni anno sono quasi 320 milioni e raggiungono un fatturato di quattro miliardi di euro. La produzione dello Champagne avviene nella regione vitivinicola più a nord della Francia, a poco più di un’ora d’auto da Parigi. Qui il clima difficile, segnato dai venti che arrivano dall’Atlantico, e il terreno ricco di gesso e tufo, determinano le caratteristiche uniche di questa bevanda che delizia i palati di tutto il mondo.

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Quanti sono i produttori di Champagne? – shutterstock foto Di Mariia Rossiitseva

La storia dello Champagne

Per quanto riguarda la storia delle origini dello Champagne esistono varie versioni. Tuttavia, è uno dei pochi vini ai quali sia stato attribuito un inventore, l’abate benedettino Dom Pierre Pérignon, da cui una varietà di questa bevanda, il famoso Champagne Dom Pérignon prende il suo nome. I vini della regione della Champagne erano conosciuti fin dal Medioevo. Infatti, venivano prodotti principalmente dai monaci delle numerose abbazie presenti nella regione, che lo usavano come vino da messa. Inoltre, anche i regnanti francesi apprezzavano molto questi vini, fini e leggeri, tanto da offrirli in segno di omaggio agli altri regnanti europei. Le guerre e i saccheggi, che nel 1600 devastarono la regione, causarono la distruzione delle abbazie e il decadimento delle vigne. Solo nel 1670 quando il giovane monaco benedettino Pierre Pérignon giunse all’abbazia d’Hautvillers e si adoperò per rimettere in sesto le vigne che trovò in uno stato di totale abbandono.

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Le origini dello Champagne

La genesi della trasformazione del vino fermo in vino spumante rimane un mistero. Infatti, una versione afferma che lo Champagne sia nato casualmente per errore durante il processo di vinificazione di alcuni vini bianchi. Mentre, un’altra versione racconta che l’abate, per rendere più gradevole il vino prodotto, vi aggiungesse in primavera dei fiori di pesco e dello zucchero e che allo stappare della bottiglia si produceva della spuma. Un’ulteriore versione narra che i viticoltori che usavano vinificare le uve di pinot si fossero resi conto che il vino invecchiava male nelle botti, per cui decisero di imbottigliarlo subito dopo la fermentazione. Nelle bottiglie il vino conservava efficacemente gli aromi e diventava naturalmente spumante, il che comportava lo scoppio di molte bottiglie. In ogni caso si capì che la spuma fosse dovuta a una rifermentazione del vino, con conseguente produzione di anidride carbonica.

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Lo Champagne oggi

Oggi Il vino champagne viene prodotto secondo il metodo champenoise e identifica i vini spumanti prodotti nella regione della Champagne. Invece, nel resto del mondo questo procedimento è conosciuto con il nome “metodo della rifermentazione in bottiglia”, “metodo tradizionale” o “metodo classico”. Questo consiste in una doppia fermentazione: la prima del mosto, nel tino, la seconda del vino, nella bottiglia.

I vini naturali. Quali caratteristiche hanno?

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo. E tu?

  • Il procedimento di vinificazione prevede numerose fasi in cui sono lavorati solo grappoli interi. Infatti, le uve che hanno raggiunto la giusta maturazione vengono raccolte manualmente in maniera selettiva e trasportate ai centri di pressatura cercando di mantenere il più possibile l’integrità degli acini.
  • Oggi al di fuori dell’Europa viaggiano 305 milioni di bottiglie di Champagne sempre più verso USA, Giappone e Australia dove vengono utilizzate specialmente in feste lussuose. Tuttavia, in Italia non è un bel momento per lo Champagne, in quanto in questo periodo segnato dal Covid-19 i consumi si sono praticamente dimezzati.

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