Il periodico telematico MSD Salute, il 19 settembre scorso, ha pubblicato un lavoro dell’Università di Oxford (fonte BMJ) in cui si evidenzia il maggior rischio di ictus emorragico a cui sarebbero esposti i soggetti consumatori di una dieta esclusivamente vegetariana o vegana.
L’articolo è stato successivamente riproposto il 28 ottobre. Considerando il sempre maggiore interesse per questi argomenti abbiamo chiesto un parere al dott. Mauro Cucci, medico, neuropsichiatra, psicoterapeuta, agopuntore, fitoterapeuta.
Dottor Cucci, non le sarà certamente sfuggito l’articolo pubblicato in più occasioni su MSD Salute. Che affidabilità possono avere i risultati riportati in quel lavoro?
Direi molto alta. È uno studio che ha coinvolto più di 48.000 persone, che sono state seguite per circa 18 anni. È un lavoro ben condotto, le cui conclusioni mi sembrano quindi più che affidabili.
I ricercatori che hanno condotto lo studio affermano, nelle loro conclusioni, che vegetariani e vegani hanno un 22% di rischio in più, rispetto ai consumatori di carne, di sviluppare un ictus, soprattutto emorragico. È forse la fine del mito vegetariano?
Non estremizzerei così. L’articolo dice anche che i consumatori di carne (abituali, s’intende) presentano, rispetto ai vegetariani, un rischio maggiore del 22% di sviluppare cardiopatie. Entrambe le scelte alimentari, stando ai risultati di questo studio, hanno quindi pregi e difetti.
Ma allora mangiare carne fa bene o male?
È un discorso un po’ complesso: se parliamo di qualità, è evidente che riuscire a procurarsi alimenti di origine animale di qualità garantita non è semplice, se parliamo di quantità, è altrettanto chiaro che ogni eccesso potrebbe portare all’insorgere di problemi. Mi sto riferendo, ovviamente, ad individui in buona salute, poiché molte alterazioni di questa portano, obbligatoriamente, a riconsiderare la varietà della dieta.
E allora?
E allora fatto salvo il fattore qualità, imprescindibile, però, per tutti gli alimenti, la valutazione dovrebbe partire da come siamo fatti per procedere poi al considerare rischi e benefici di un qualsiasi alimento.
Ci spieghi meglio
Ci provo. Noi umani abbiamo un tubo digerente che è significativamente più corto di quello degli erbivori, ma decisamente più lungo di quello dei carnivori. Ciò significa che abbiamo caratteristiche comuni ad entrambi, quindi perché pensare che ci siano cibi inadatti a noi?
Poi, ci siamo mai chiesti perché siamo dotati degli enzimi preposti alla digestione delle proteine animali? Possibile che madre natura, che notoriamente ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo, ci abbia dotato di cose inutili e/o dannose? La maggior parte degli enzimi sono proteine. Queste vengono sintetizzate a partire dal DNA, il nostro patrimonio genetico. Siamo programmati, quindi, per digerire le proteine animali.
E ancora, la carenza di carne nella dieta porta ad una riduzione delle vitamine del gruppo B, indispensabili per un sacco di cose. Ci sono molti “integralisti alimentari” che compensano questa carenza assumendo prodotti ricchi di vitamine di sintesi, passando così dall’evitare gli alimenti di origine animale all’assumere molecole sintetizzate in laboratorio. Non mi sembra un atteggiamento molto naturale. Da ultimo, perché abbiamo i canini? Certo non sono quelli dei felini, ma li abbiamo. Gli erbivori, ai quali non servono, non li hanno. Siamo fatti, quindi, per nutrirci anche di proteine animali, certo in quantità non eccessive, curando, ripeto, la qualità, ma non demonizzandole a prescindere.
Per chiudere, cosa risponderebbe, su questi argomenti, agli animalisti?
Che il rispetto per gli animali è un diritto-dovere di ogni persona civile, ma che non si offende la natura procurandosi il cibo necessario. Il leone caccia la gazzella perché nutrirsene gli serve per sopravvivere. È la sua dieta ideale, così come noi abbiamo bisogno, nelle giuste quantità, di cibo di origine animale. Ovvio che la caccia sportiva non rientra in questa categoria e che cose tipo la strage degli agnelli a Pasqua sono assolutamente da condannare. La liceità del consumo di proteine animali dal punto di vista animalista, assolutamente lecito, è, però, un problema etico, non salutista.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- Qual è la città preferita per un vegano? Sicuramente Berlino, con oltre 120 ristoranti vegani. Anche nei bar è possibile trovare varianti vegane.
- Il paese con più abitanti vegani? La Thailandia. Sia per la loro cultura che per la religione è molto semplice trovare cibi vegani sia in ristoranti sia come street food.
- Il tofu, uno degli alimenti della tradizione utilizzato nel mondo vegano come succedaneo della carne è stato importato da Benjamin Franklin durante uno dei suoi viaggi. Franklin, scienziato e politico statunitense fu uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti.
- Tra i personaggi più celebri che hanno dichiarato di adottare una dieta vegetariana/vegana: Paul McCartney, Leonardo di Caprio, Pamela Anderson Leonardo Da Vinci, Margherita Hack, Bill Clinton, MIke Tyson, Jovanotti e… Silvio Berlusconi.
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