Le castagne sono la pace
del focolare. Cose d’altri tempi.
Crepitare di vecchi legni,
pellegrini smarriti.
Federico García Lorca
Con l’autunno e i suoi magnifici colori arriva anche il tempo delle castagne. Niente è più bello e rilassante, di passeggiare in mezzo ad un bosco, ancor più, se il motivo sia raccogliere questi deliziosi frutti.
Raccolta delle castagne in Molise: dove andare? Per fortuna, lungo lo stivale ci sono molti castagneti, alcuni dei quali producono frutti di elevato pregio, tanto da essere meritevoli dei marchi DOP e IGP. Una parte delle zone protette da tali marchi, si trova nelle regioni meridionali. In particolare nel Molise, si trovano dei boschi di castagno particolarmente antichi e produttivi. Bisogna tener presente però, che raccogliere castagne nelle proprietà private o nelle zone non autorizzate è vietato. Per tanto, è consigliabile contattare le autorità forestali locali, prima di recarsi nei castagneti.
Raccolta delle castagne in Molise: dove andare?
La tipica zona di raccolta delle castagne è a San Massimo, piccolo borgo con quasi 700 abitanti in provincia di Campobasso che si trova a circa 630 m.s.l.m. Qui, i boschi di castagno sono molto estesi ed antichi. I frutti prodotti da questi alberi sono abbondanti e di qualità elevata. Nella zona del Massiccio del Matese c’è un castagno tra i più antichi del Molise con una circonferenza del tronco di 6 metri. Si trova lungo la strada che da Civita di Bojano sale verso la chiesa di Sant’Egidio. Secondo una leggenda locale, sarebbe il castagno più vecchio d’Italia e proprio questo albero, avrebbe permesso la diffusione della pianta in tutta Italia, durante il periodo delle invasioni barbariche.
Raccolta delle castagne in Molise: dove andare?
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Un castagno comincia fruttificare non prima dei 15 anni di età, ma perché le sue castagne raggiungano una qualità elevata possono passarne anche più di 50.
- Una credenza che risale al Medioevo, racconta che le castagne avrebbero avuto proprietà afrodisiache se macerate o lessate con il vino. Il primo sostenitore di questa tesi fu Isidoro di Siviglia, basandosi soprattutto sulla loro forma, simile a quella di un testicolo.
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