Raccolta delle castagne in Valle d’Aosta: dove andare?

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La castagna valdostana è straordinariamente gustosa e ha da sempre un ruolo molto importante nella gastronomia della Valle d’Aosta.

Essa è un ingrediente primario per la preparazione di molte specialità, ed è tradizionalmente abbinata ai salumi tipici, quali lardo e motzetta, o accompagnata con il burro o il latte di montagna e servita in zuppe e minestre. È anche apprezzata come dolce, non solo glassata, ma anche sotto forma di confettura, con la panna montata o con il cioccolato. Si trova soprattutto nella zona compresa tra Châtillon e Pont-Saint-Martin e all’imbocco della Valle del Lys, dove si concentra l’80% dei castagneti della Regione. Nonostante siano un frutto tipicamente autunnale, le castagne vengono essiccate per essere poi consumate durante tutto l’anno.

Raccolta delle castagne in Valle d’Aosta, una tradizione antica

L’autunno in Valle d’Aosta è fatto di castagnate e sagre dedicate a questo frutto. Nel comune di Lillianes, conosciuto come il paese delle Castagne, maggior produttore valdostano, ha luogo la castagnata tutti gli anni l’ultima domenica di ottobre.

Vicino a Chemp vale la pena visitare Senisey e i suoi castagni secolari, per provare a rivivere l’atmosfera delle tradizioni passate. Il villaggio è raggiungibile in auto o tramite un sentiero di Nantey in salita che conduce al villaggio in un’ora.

A Lillianez invece è possibile visitare il museo allestito dalla cooperativa “Il riccio”, che racconta la vita di montagna del secolo scorso.

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Foto di Michaela Jurasova su Shutterstock

Rodoz, il villaggio fantasma tra i castagneti

A picco sulla gola di Montjovet, nei pressi del castello di Saint Germain si erge il villaggio fantasma di Rodoz. Il luogo, che sembra essersi fermato nel tempo, è immerso in un bosco di castagni secolari.

Per raggiungerlo, è possibile seguire due itinerari. Un sentiero adatto a tutti dalla frazione Bellecombe di Châtillon oppure dal borgo di Montjovet per un’escursione più impegnativa a 777 metri di dislivello.

Tête de Cou, l’escursione per i più avventurosi

Quando Napoleone Bonaparte durante campagna d’Italia valicò il Colle del Gran San Bernardo trovò i soldati austro-croati che presidiavano il promontorio roccioso del Forte di Bard a difesa della stretta gola solcata dalla Dora Baltea, decise di aggirare l’ostacolo facendo passare le sue truppe attraverso il Colle de La Cou.

Questo luogo è oggi la meta perfetta per rilassanti passeggiate autunnali tra i maestosi castagni centenari costeggio l’Agriturismo Lo Dzerby e il Forte di Machaby. L’itinerario richiede un  buon allenamento fisico; il tempo di salita infatti è di 2 ore e 30 minuti fino a un dislivello di 845 m.

Pillole di curiosità –  Io non lo sapevo e tu? 

  • Ci vogliono almeno 15 anni per un castagno per cominciare a fare frutti e più di 50 prima che che le sue castagne siano davvero buone.
  • Le castagne arrostite come street food si vendevano già nelle strade di Roma nel Sedicesimo Secolo.
  • La cooperativa “Il Riccio” di Lillianes è l’unica cooperativa in Valle d’Aosta che si occupa della raccolta e della vendita delle castagne.

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