Quali sono le principali tipologie di case di campagna?

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Le tre principali tipologie di case di campagna sono i cottage, le masserie e i casolari. Ecco le principali differenze.

Le case di campagna, cottage, masserie e casolari, sono immerse nel verde, paesaggi bucolici in cui rifugiarsi, perfetti per ricaricare le batterie e godersi una meritata pausa dal tran tran cittadino.

Infatti, le case di campagna sono il luogo ideale in cui trarre tutti i benefici che vivere all’aria aperta offre. Ovviamente per viverli tutto l’anno è difficile e ci vuole coraggio. Ma gli edifici rurali che sopravvivano ancora oggi in territori incontaminati sono tanti e aspettano tutti di essere scoperti.

Ecco quali sono le caratteristiche e i vantaggi che hanno trasformato queste antiche abitazioni in incantevoli dimore e resort aperte tutto l’anno.

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Quali sono le principali tipologie di case di campagna – pexels pixabay

Il cottage: icona delle case di campagna

La tipologia più diffusa tra le case di campagna è il cottage inglese. Abitazione rurale in pietra o in legno, caratteristica del territorio, non solo tipicamente anglosassone, ma anche di quello scandinavo e alpino. Questa è circondata da un piccolo appezzamento di terreno che originariamente era utilizzato per scopi agricoli e comprendeva alcune strutture tipicamente agricole, come il fienile e la stalla. Col tempo poi, è stato trasformato in giardino, un elemento di valore del cottage.

Oggi, molti cottage sono stati convertiti in strutture ricettive, come case vacanze e bed & breakfast. La scelta ideale per tutti quei turisti che desiderano entrare in contatto con la natura e immergersi in atmosfere di altri tempi, e allo stesso tempo godere dei comfort più innovativi e di tendenza.

Infatti, la ristrutturazione dei cottage, anche di quelli più antichi, è realizzata facendo attenzione a preservare l’autenticità storica e a mantenere intatti tutti gli elementi caratteristici e tradizionalmente tipici. Quindi, architravi, montanti e travi in legno. Il restauro conservativo è tanto importante all’esterno, quanto all’interno, dove di fondamentale importanza è preservare i pavimenti, le pareti e gli arredi più scenografici come il camino, tavoli in legno e antiche tinozze in pietra, se presenti.

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Quali sono le principali tipologie di case di campagna – pexels pixabay

Le masserie nel sud di Italia, Spagna e Francia

Le tradizionali masserie tipiche dei territori del sud erano un agglomerato di edifici sfruttati per l’economia del latifondo. Questi, sorsero tra ‘500 e ‘600 nel territorio dell’Italia meridionale, e di altri stati. Conosciuti come paradores in Spagna, relais chateaux in Francia e haciendas in America Latina.Il nome italiano deriva dagli attrezzi e dai suppellettili agricoli conosciuti come masserizie, che venivano conservati dentro grandi edifici di pietra, in cui vivevano anche tutti gli agricoltori con le loro famiglie.

In generale le masserie sono caratterizzate dallo schema architettonico della casa colonica con corte agricola centrale, sulla quale si affacciano più edifici abitativi o utilizzati come deposito di attrezzi e ricovero per animali. Negli ultimi anni, grazie ad incentivi fiscali e bonus, sempre più masserie, spesso abbandonate e in rovina, sono convertite in agriturismi e bed & breakfast per preservare il patrimonio tradizionale presente in tutti i territori rurali e consentire di viverli ancora oggi.

Il rigoglioso giardino delle masserie si contraddistingue per una vegetazione autoctona e da specie botaniche abituate al clima asciutto, come piante grasse, bulbose e succulente. Non mancano zone d’ombra, una piccola piscina e un punto di ristoro in cui gli ospiti possono degustare le pietanze tipiche della zona.

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Quali sono le principali tipologie di case di campagna – pexels nicola giordano

Il casolare: la casa di campagna per un soggiorno da favola

A differenza dalle prime due tipologie di case di campagne descritte, il casolare non ha come punto di riferimento una particolare area geografica. La sua caratteristica principale è un’altra, infatti, sorge in campagna, in collina o in montagna, sempre in una posizione isolata immersa nel verde. Il paesaggio circostante è incantevole, perfetto da scegliere per vivere un vero e proprio soggiorno da favola, dove il tempo pare essersi fermato.

Perché il giardino è un valore aggiunto nelle case di campagna?

A prescindere dalla tipologia della casa di campagna, il giardino rappresenta un vero e proprio valore aggiunto. Specie se si tratta di un cottage, di una masseria, o di un casolare utilizzato per l’ospitalità, lo spazio esterno deve essere curato rispettando la natura e il patrimonio paesaggistico circostante. Ciò preferendo le specie autoctone e le piante del luogo adatte al clima della zona.

Lo spazio esterno è parte integrante dell’intera casa di campagna. Pertanto, anche l’outdoor deve essere progettato evocando le atmosfere d’epoca, senza rinunciare alle comodità contemporanee. Non possono mancare, come anticipato, una zona d’ombra in cui rilassarsi sotto una pergola o un gazebo, una piscina e perché no, una parete rivestita di piante rampicanti per un risultato ancora più naturale.

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