Ammodernamento delle infrastrutture: la rigenerazione urbana
La necessità di ammodernare le infrastrutture delle città italiane, i bisogni sempre più specifici in termini di mobilità, e il desiderio di rendere le città più vivibili e abitabili rappresentano il vero motore delle rigenerazione urbana.
Che cos’è la rigenerazione urbana?
Negli ultimi anni tutti hanno assistito ad un ammodernamento del tessuto urbano, le città sono cambiate per via del fatto che sono cambiati i bisogni, le esigenze degli abitanti. Al giorno d’oggi vi è un enorme necessità di ammodernamento delle infrastrutture delle città italiane. Gli abitanti vogliono le città più abitabili, più vivibili per loro, ma anche per la loro famiglia. In sostanza, il vero significato di “rigenerazione urbana“, è un insieme di azioni volte alla riqualificazione, ma anche al recupero di uno spazio cittadino. Il processo che sta dietro alla rigenerazione, si presenta tramite diversi interventi di recupero di infrastrutture, ma anche servizi. Ciò che sta al centro di una rigenerazione è anche la tutela della sostenibilità ambientale. Il tutto volto a migliorare la qualità della vita della sfera cittadina dal lato sociale, economico e ambientale.
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Obbiettivi rigenerazione urbana
Quando si parla di rigenerazione urbana è utile ricordare che, non si tratta solo di una semplice costruzione di edifici fatiscenti o progetti di qualsiasi tipo di riqualificazione. La rigenerazione urbana affronta tanti aspetti e tocca tanti punti diversi. Ecco i principali obbiettivi:
- L’obbiettivo primario della rigenerazione urbana è legato al fatto di garantire una migliore vita, sotto tanti punti di vista. Vuole contribuire a rendere le città chiaramente più sostenibili, ma non solo, vuole rendere le città più abitabili. Il tutto più a misura d’uomo.
- Un altro obbiettivo che si pone la rigenerazione urbana è sicuramente quello di recuperare le zone più periferiche. Quelle più degradate per donargli nuova vita. Ciò ampliando il tessuto urbano e migliorando la qualità della vita.
Durante il processo di rigenerazione urbana si prediligono materiali eco-compatibili. Nell’ultimo periodo è stata coinvolta anche l‘imprenditoria locale, quindi, gli attori presenti all’interno del programma sono aumentati a dismisura. In sostanza, la rigenerazione vuol dire tante cose, però l’obbiettivo principale è il rilancio dell’immagine territoriale della città.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Le zone urbane consumano da sole, ben il 75% dell’energia mondiale e poi producono il 50% delle emissioni di gas serra. Una tendenza che nell’ultimo periodo sta per fortuna rallentando, anche grazie all’impegno dell’ONU con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile. Se la città di Bologna e la città di Firenze sono le più vicine alla cima della classifica, al 16° e 24° posto, Milano, Roma, Torino e Verona sono rimaste più indietro.
- Nel Regno Unito, molte città sono state completamente trasformate attraverso il processo di rigenerazione urbana. Ciò è stato particolarmente enfatizzato nel nord dell’Inghilterra, dove città come Liverpool e Manchester erano incredibilmente malandate a causa del declino economico negli anni ’80. Attualmente, sia Liverpool che Manchester sono alcune delle potenze economiche più significative del Regno Unito.
- Colle Val d’Elsa un chiaro esempio made in Italy di rigenerazione urbana. Qui ci si imbatte in uno dei suoi luoghi principali, Piazza Arnolfo. Questa prende il nome dal famoso architetto e urbanista Arnolfo di Cambio, e rappresenta un punto di partenza ideale per itinerari di trekking in città. Qui si cammina su una vera e propria opera d’arte: la piazza, come tutto il territorio circostante, è stata oggetto di un progetto di rigenerazione che ha visto la partecipazione di nomi internazionali dell’architettura, come Daniel Buren e Jean Nouvel.
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