Eliminare le barriere architettoniche con il bonus ristrutturazioni

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Grazie all’Ecobonus 110% per le ristrutturazioni è possibile eliminare le barriere architettoniche. Vediamo come fare e in cosa consiste.

Cosa sono le barriere architettoniche

Una barriera architettonica è un qualunque elemento costruttivo che impedisce o limita gli spostamenti o la fruizione di servizi, in particolar modo a persone disabili, con limitata capacità motoria o sensoriale. La barriera architettonica può essere una scala, un gradino, una rampa troppo ripida. Qualunque elemento architettonico può trasformarsi in barriera architettonica e l’accessibilità dipende sempre dalle caratteristiche personali della singola persona. Dunque, per limitare al massimo il criterio di soggettività sono state sancite delle leggi e stabilite delle regole comuni.

Eliminare le barriere architettoniche con il bonus ristrutturazioni
Credits: shutterstock – Halfpoint

La normativa italiana per eliminare le barriere architettoniche

L’accessibilità in Italia si fonda sulla Costituzione, ma la normativa che disciplina l’accessibilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche è la Legge 13/89, che stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l’accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici. La Legge 13/89 in passato ha concesso ai cittadini contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche su immobili privati già esistenti ove risiedono portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti (di carattere motorio e dei non vedenti). Infatti, nel corso degli anni sono diverse le agevolazioni che il legislatore ha previsto per chi esegue opere finalizzate a restaurare, ristrutturare, al migliorare l’efficienza energetica, sistemare le aree verdi e rifare le facciate degli immobili. Agevolazioni dalle quali non sono state escluse neppure le opere finalizzate a rendere più comoda la vita dei soggetti disabili e a garantirgli maggiore autonomia nell’ambiente domestico.

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Eliminare le barriere architettoniche con il bonus 110%

Come riporta il sito delle Agenzie delle entrate, le attività legate al miglioramento della fruizione degli spazi anche ai soggetti disabili sono incluse in questo bonus.

In cosa consiste

Per gli interventi rivolti all’eliminazione delle barriere architettoniche è possibile fruire di una detrazione ai fini Irpef da ripartire in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi. La detrazione non può essere fruita contemporaneamente alla detrazione del 19% a titolo di spese sanitarie riguardanti i mezzi necessari al sollevamento di una persona con disabilità. Il pagamento va effettuato con bonifico.

Le spese detraibili

Rientrano nell’agevolazione le spese sostenute per ascensori e montacarichi, per elevatori esterni all’abitazione, per la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari, e quelle per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, favoriscono la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave. La detrazione non si applica, invece, per il semplice acquisto di strumenti o beni mobili, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità della persona con disabilità.

Eliminare le barriere architettoniche con il bonus ristrutturazioni
Credits: shutterstock – Halfpoint

I vantaggi

Chi esegue interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche può usufruire di una detrazione Irpef del 50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2019. Per le prestazioni di servizi relative all’appalto di questi lavori, è inoltre applicabile l’aliquota Iva agevolata del 4%, anziché quella ordinaria.

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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Le tecnologie possono migliorare le condizioni dei disabili nella prevenzione di malformazioni genetiche, nella riabilitazione e nel raggiungimento della piena inclusione sociale. Le cosiddette tecnologie assistive possono compensare specifiche disabilità, innate o acquisite, e sono ampiamente utilizzate come uno strumento riabilitativo e di compensazione delle abilità residue.
  • È online il vademecum – pdf di Agenzia delle Entrate. Vengono spiegate le principali disposizioni del  Dl n. 34/2020, che – tra le altre cose – sintetizza  tutte le novità di carattere fiscale come le detrazioni per interventi di efficienza energetica, di riduzione del rischio sismico e per l’installazione di impianti fotovoltaici

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