Per una casa attenta alla salute bisogna curare la salubrità degli ambienti: vediamo come sconfiggere muffa e radon in casa.
Muffa e radon in casa sono spesso l’incubo di molti italiani. Secondo la ricerca condotta dall’Osservatorio sulla Casa di Leroy Merlin, la casa ideale degli italiani deve essere attenta alla salute.
Muffa e radon in casa: la casa attenta alla salute
Un consumatore consapevole è molto attento alle spese di manutenzione e dei consumi. La casa che fa risparmiare è senza dubbio la casa ideale per gli abitanti: purtroppo però dalla ricerca emergono basse percentuali di soddisfatti rispetto ai costi di riscaldamento e dell’isolamento termico. Questo accade perché non tutti i fabbricati in Italia sono manutenuti e/o costruiti secondo l’odierna concezione di sostenibilità ambientale e risparmio energetico.
La casa attenta alla salute chiaramente si interfaccia in modo diretto con la questione dell’inquinamento. La ricerca ci mostra che per la maggior parte degli italiani l’inquinamento domestico è un argomento molto sentito. Il 27% degli intervistati si dice completamente soddisfatto della qualità dell’aria della propria casa.
Si definisce IAQ (Indoor Air Quality) il valore associato alla qualità dell’aria degli ambienti interni. Con una informazione corretta e la giusta consapevolezza di ciò che acquistiamo, degli ambienti in cui trascorriamo ore della nostra giornata, possiamo adottare alcuni accorgimenti per migliorare l’IAQ.
Una casa attenta alla salute deve possedere innanzitutto un buon indice IAQ.
La casa attenta alla salute svelata dall’Osservatorio sulla Casa
Muffa e radon in casa
«Condensa e muffe creano problemi respiratori e reazioni allergiche» spiega Paola Allegri, esperta di edifici salubri e presidente dell’associazione Donne geometra. «Alcuni tipi di muffa sono davvero tossici». Le più pericolose? «Quelle di colore più scuro». La soluzione per difendersi in realtà è molto economica e ricorda i consigli della nonna: «Apriamo le finestre – suggerisce Allegri – è sempre più importante soprattutto nelle case moderne, dotate di infissi isolanti».
Un altro nemico insidioso è il gas radon che si infiltra dal terreno, soprattutto nelle abitazioni al piano terra. L’esposizione a dosi massicce aumenta il rischio di tumori.
«Circa 3.500 casi all’anno vengono imputati a questo gas, statisticamente più pericoloso dei terremoti che in cento anni hanno causato 57mila vittime, 570 all’anno» calcola Allegri.
Anche in questo caso la soluzione sarebbe a portata di mano (e di molte tasche). Per monitorare un’abitazione basta un dosimetro («Una spesa dai 30 ai 50 euro» aggiunge l’esperta) più i costi di lettura dei dati in laboratorio, che non sono eccessivi.
Muffa e radon in casa: l’umidità
L’umidità purtroppo quando è presente in casa penetra dalle pareti e crea quelle orribili macchie di muffa che ci fanno disperare, non solo perché sono assolutamente antiestetiche, ma anche perché possono essere dannose per la salute.
Ecco alcuni consigli pratici contro la muffa:
- Togliere la muffa con la candeggina: come prima cosa aprire le finestre e garantire e garantirsi un ricambio di aria. Usa sempre dei guanti protettivi e una mascherina, e scegli la candeggina solo per superfici bianche. Ciò detto, una volta spruzzata la candeggina sulla macchia, lasciar agire per qualche minuto, e poi passa un panno che asciughi e rimuova i residui.
- Rimuovere la muffa in modo naturale con l’aceto: è possibile sia creare un detergente, mescolando una parte di aceto e una parte d’acqua e versandolo all’interno di un contenitore con erogatore spray, sia usare solo l’aceto puro nel caso di macchie persistenti. Spruzzare il composto sulla macchia, lasciar agire e poi ripulire con un panno asciutto di
- Eliminare la muffa con il bicarbonato: un altro ottimo detergente naturale potrebbe essere creato a base di bicarbonato: mescolando 200 ml di acqua, 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio, 100 ml di aceto e alcune gocce di olio di limone e olio di lavanda, queste ultime da aggiungere dopo aver mescolato acqua e bicarbonato. Spruzzare sulla parte interessata e sempre ripulire con un panno asciutto.
Muffa e radon in casa: cos’è il radon
Il radon è un gas nobile radioattivo e quindi particolarmente pericoloso per la salute umana di cui è possibile riscontrare la presenza in molte abitazioni. Il radon è un elemento chimico naturale, un gas nobile derivante dal decadimento del radio. Si tratta dunque di un gas radioattivo e, in quanto tale, particolarmente pericoloso per la salute umana.
Gli effetti dannosi non sono immediati, ma si manifestano tardivamente e possono purtroppo provocare anche il cancro ai polmoni. Un killer invisibile, insomma.
Muffa e radon in casa: il radon presente nelle abitazioni
Negli edifici, a causa dei moti convettivi dovuti al riscaldamento, si crea un effetto camino che provoca una depressione nei piani bassi e facilita l’ingresso del radon.
L’infiltrazione nelle abitazioni può avvenire attraverso diversi punti:
• lacune in pavimenti e pareti
• giunti di costruzione
• fori di passaggio dei cavi
• tubazioni dell’acqua
• fognature
• pozzetti
• prese di luce e altre aperture nelle pareti delle cantine
• canne fumarie
• ascensori e montacarichi
• vani scala
• elementi permeabili come solai in legno, laterizi forati, muri in pietra.
In particolare, risultano pericolose le murature costruite con pietre di origine vulcanica, come la pozzolana o il tufo.
Muffa e radon in casa: alcuni consigli pratici per prevenire il radon nei nuovi edifici
Quando si costruisce un nuovo edificio è molto più semplice ovviare al problema, perché è possibile prevenirlo con un’adeguata progettazione. Per prima cosa deve essere opportunamente sondata la tipologia del terreno su cui si va a costruire.
In fase di realizzazione della struttura, poi, si possono mettere in atto alcuni interventi come:
• l’isolamento delle strutture dal terreno
• l’aerazione del vespaio o delle cantine
• la sigillatura delle vie di accesso del gas all’interno con opportune guaine, rendendo impermeabili i solai
• l’isolamento di fessure e condutture
• l’isolamento delle canalizzazioni degli impianti.
Muffa e radon in casa: come avere una casa attenta alla salute?
Come abbiamo visto dalla ricerca emergono, tra le cause di inquinamento interno:
- Il fumo
- Prodotti per la pulizia
- Vernici utilizzate per dipingere le pareti
- L’aria che proviene dall’esterno
Queste sono solo alcune delle maggiori cause che non consentono una buona qualità dell’aria.
Dall’indagine svolta alcune soluzioni smart ed ecologiche sono emerse dagli intervistati stessi. Alcune di queste risposte sono molto interessanti: ad esempio c’è chi combatte l’inquinamento interno con la presenza di piante, vietando il fumo in casa ma solo in giardino o sul balcone; altresì l’utilizzo di prodotti per la pulizia che non contengano sostante tossiche volatili.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Il sito del ministero della salute dichiara: “Nell’aria indoor possono essere presenti agenti chimici sotto forma di gas inorganici che provengono tipicamente dall’aria esterna, ma molti di questi sono emessi da fonti indoor. Il rischio chimico è legato soprattutto alla presenza nell’aria indoordei seguenti inquinanti chimici: fumo di tabacco ambientale (ETS)”
- Le principali fonti interne di inquinamento sono rappresentate da: occupanti (uomo, animali), polvere (ottimo ricettacolo per i microrganismi), strutture, materiali edili, arredi, impianti (condizionatori, umidificatori, impianti idraulici) e aria esterna.
- Lo sapevi che molte attività degli occupanti contribuiscono a inquinare l’aria degli ambienti chiusi? Uno dei fattori principali è il fumo di tabacco passivo (ETS), oltre ai processi di combustione di petrolio, gas, cherosene, carbone e legno.
- Hai mai pensato che possono determinare una emissione importante di sostanze inquinanti l’utilizzo di strumenti di lavoro? Tra questi troviamo soprattutto stampanti, plotter e fotocopiatrici, nonchè prodotti per l’hobbistica (es. colle).
Credits immagine in evidenza: Shutterstock – Burdun Iliya
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni continuate a seguirci su www.habitante.it