La Regione Campania raggiunge finalmente la tanto agognata legge sul Catasto Impianti. Si tratta del brillante risultato di una sinergia che si può, e si deve, instaurare tra il mondo delle imprese e la politica. In questi due anni le istituzioni, infatti, sono state sollecitate dalle organizzazioni di categoria e dagli operatori che segnalavano un vuoto legislativo regionale al riguardo. Un vuoto ingiustificabile per la sicurezza dei cittadini e per la tutela ambientale.
L’iter seguito è stato un esempio di dialogo tra le istituzioni regionali in un contesto di apertura verso i portatori di interesse, le organizzazioni di categoria, gli operatori che hanno avuto modo di dare un contributo essenziale in sede di audizione. “Ora è importante far in modo che la legge trovi una corretta applicazione, attraverso l’emanazione delle Linee Guida ed il loro recepimento presso gli Enti locali preposti”, spiega Marco Miele, amministratore di Miele Più, uno dei più convinti sostenitori della legge.
I benefici del Catasto impianti
Numerosi i benefici che potrà portare il catasto impianti. Tra questi sicuramente dare risalto alle imprese artigiane in regola con i requisiti professionali; effettuare censimento, controlli e ispezioni di tutti gli impianti termici di climatizzazione estiva ed invernale, nonché le biomasse. Punto importante è la sicurezza sul risparmio energetico della casa e nel rispetto dell’ambiente.
“E’ un’opportunità strategica e fondamentale per tutti noi professionisti di settore”, dice ancora Marco Miele che proprio per far sì che la legge trovi giusta applicazione, ha organizzato un convegno in programma mercoledì 19 dicembre, alle 17.30, all’Hotel de La Ville di Avellino. Presente, per tirare le conclusioni e per suggellare il “patto” virtuoso tra imprese e istituzioni, il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Il convegno a sostegno della legge per il Catasto impianti
Ricco e qualificato il parterre dei relatori dell’incontro è stato moderato dal giornalista Amedeo Picariello. Dopo i saluti di Marco Miele, amministratore MielePiù, di Michele Di Giacomo, presidente Ance Avellino, e di Vito Grassi, presidente Confindustria Campania, sono seguite le relazioni di Antonio Catalano, portavoce regionale CNA Campania per l’installazione e impianti, di Pietro De Filippo, esperto di settore.
Chiare e dirette le spiegazioni in materia da parte di Alfonso Bonavita, dirigente Unità Operativa Efficientamento e risparmio energetico della Regione Campania: “Si parla di efficientamento energetico che ha una duplice valenza. Innanzitutto perchè efficientarsi energeticamente significa ridurre per le imprese i costi di produzione e quindi essere più competitivi; e per le famiglie ridurre le spese sul bilancio familiare. Ha dunque una valenza di carattere economico-finanziario, ma ha anche un’esternalità positiva sull’ambiente perchè efficientarsi significa ridurre le emissioni di CO2, quindi ridurre l’inquinamento e, dunque, in definitiva avere una migliore qualità della vita.“
Catasto impianti: chi saranno i principali attori
E’ intervenuto anche il consigliere regionale Maurizio Petracca, proponente e relatore in aula della legge regionale: “Siamo una delle poche regioni italiane che ha un catasto energetico regionale e quindi una verifica puntuale su ogni singolo impianto. […] Questa legge serve a verificare che gli impianti siano efficienti, siano moderni e che evitino soprattutto l’inquinamento. In quasi tutte le città italiane, andiamo avanti con ordinanze anti-smog, targhe alterne e blocco del traffico senza capire, e di questo purtroppo mi meraviglio perchè la politica sotto questo aspetto è stata totalmente assente, che i problemi principali dell’inquinamento sono dovuti per lo più agli impianti domestici, agli impianti industriali. Quello delle auto è un aspetto veramente relativo rispetto al complesso impiantistico e all’emanazione dei gas in aria che comportano gli sforamenti.”.
Le conclusioni affidate all’onorevole Vincenzo De Luca, presidente della giunta regionale della Campania.
L’evento, organizzato in collaborazione con Regione Campania, CNA, Ance Avellino, Confindustria Campania e Assistal, ha inteso offrire una panoramica esaustiva sulla nuova normativa che mette la Campania all’avanguardia sul piano regionale, tra le poche Regioni ad essersi finora dotare del catasto per gli impianti termici.
Potenzialità e prospettive della nuova norma sul Catasto impianti
L’operatività della legge è garantita dall’appostamento di tre milioni di euro per il primo biennio di esecutività del provvedimento. La Campania, con l’approvazione di questa legge, ha la possibilità di porsi in una posizione pionieristica in Italia.
L’amministratore di MielePiù, Marco Miele, soddisfatto del traguardo ottenuto spiega un altro aspetto importante legato al lavoro degli operatori di settore: “Noi abbiamo raccolto le istanze degli operatori del settore termico e abbiamo sollecitato la politica a emanare una legge inerente un settore molto importante per la Campania. Il Catasto degli Impianti, con il Catasto dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica), va a regolamentare settore ambientale per la sicurezza di milioni di persone. Il secondo obiettivo, poi, è la tutela del lavoro dell’artigiano. Una volta emanata la legge, infatti, gli artigiani non saranno più soggetti soltanto agli obblighi di aggiornamento tecnico e normativo. Essi potranno vedere riconosciuta la propria professionalità dal consumatore finale con la possibilità di operare in un mercato con regole certe come è giusto che sia per ogni professionista”.
Poche ad oggi sono le Regioni dotate di questo strumento che su base provinciale normerà gli impianti termici, competenza che era delle amministrazioni provinciali prima dell’introduzione della riforma Delrio. Tra l’altro si tratta di uno strumento che andrà a costituire parte integrante del Fascicolo del fabbricato, importante anche sotto il versante delle misure antisismiche.
Serena Giuditta