I giardini dei centri commerciali: tra natura e artificio

I giardini sono il punto di forza di una città, dal piccolo parco di quartiere alle grandi centralità di verde. Il giardino è sempre stato elemento di studio, non a caso i giardini pensili di Babilonia sono una meraviglia del mondo antico. Ma oggi, come valorizzare questo elemento di natura all’interno delle grandi città?

Ma come ritrovare la bellezza primordiale della natura in un mondo ormai dominato dalle banche, le amministrazioni, le infrastrutture e i centri d’acquisto. Forse la soluzione esiste già. Ecco la sperimentazione intrapresa dalle comunità cinesi.

Un progetto per il giardino di un centro commerciale

Chi meglio delle popolazioni orientali può affrontare questa sfida di unione tra naturale e artificiale? Un esempio lampante della sperimentazione ci è offerto dal piano di riqualificazione della provincia di Jiangxi, in Cina. Il progetto Wooden Orchids ha lo scopo di rialzare la qualità della vita e l’abbassamento dell’inquinamento, piaga importante in Cina. Le strutture totalmente in legno e il giardino di orchidee hanno però un motivo di esistere più importante di esistere, aumentare la vivibilità di un posto da toccata e fuga come i centri commerciali.

Un progetto che ricorda un po’ Metropol Parasol di Siviglia, Il Wooden Orchids sfrutta la ripetizione modulare del legno costruendo una specie di scatola per le orchidee inglobate. Tutti i negozi presenti nella struttura avranno la possibilità di essere coperti ma allo stesso tempo poter sfruttare la luce naturale dall’esterno. Il risultato conseguente è l’ottenimento di una biodiversità fusa nella vasta tavola di colori della struttura.

Cortile Yue-Yuan: il giardino NewOriental

Un grande progetto di grande ispirazione è quello del giardino del centro commerciale e residenziale del villaggio Mudu di Suzhou. Lo spazio è concepito come un cortile di rappresentazione della natura, come da tradizione della regione. Tutto l’ambiente contiene tutti gli elementi dell’ampio e variegato paesaggio naturale: una serie di corsi d’acqua rappresentano il lago Taihu ed il fiume Yangtze.

Il significato degli elementi va oltre la concretezza: il percorso d’acqua rappresenta l’erosione dell’acqua nella pietra granitica, inglobando così il concetto del processo idrologico naturale. Il giardino non presenta molte sedute in quanto spazio di attraversamento e non di sosta, quindi cerca solo di regalare una dolce camminata tra un acquisto e l’altro. Alla fine del suo percorso l’acqua finisce nella piscina. Ogni evento naturale si proietta amplificato nel cortile. Le specie di piante e pietre utilizzate, sono state scelte in base alla semplicità di intervento e manutenzione.

Ecco cos’è l’unione tra naturale e artificiale: un compromesso, utile e bello. Abbiamo l’esigenza di acquistare, ma anche di stare bene. Il verde naturale ci rende più liberi, migliora la qualità della vita, aumenta il desiderio di vivere un posto.

Leggi anche: “I giardini urbani si diffondono in città per donare comfort

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