Anche quest’anno il contest “Casa di domani” dell’Osservatorio sulla Casa di Leroy Merlin Italia volge al suo termine e vede protagonisti centinaia di studenti di ingegneria, design e architettura da tutto il mondo. In particolare, in occasione della proclamazione del vincitore della Quinta Edizione, il progetto ha dato spazio ai “progettisti di domani” che si sono aggiudicati i primi posti in classifica.
Il nostro appuntamento di oggi è con quattro ragazzi dell’Università della Basilicata, che hanno partecipato al concorso di idee con passione e dedizione, chiamati a ritirare la targa per il Secondo Posto Classificato al contest “Casa di Domani”.
Ecco la nostra intervista ad Anna, Roberta, Martina e Alessandro dell’Università degli studi della Basilicata
A pochi giorni dall’evento della Proclamazione dei vincitori del contest “Casa di Domani” della Quinta Edizione dell’Osservatorio sulla Casa, eccoci qui. Raccontateci le emozioni provate durante l’evento:
L’evento della proclamazione è stato emozionante, abbiamo vissuto un’esperienza completamente nuova, a partire dall’intervista rilasciata prima della cerimonia di premiazione. Mai avremmo immaginato di essere lì e siamo soddisfatti del risultato raggiunto con i nostri sacrifici. È una bella dose di autostima, soprattutto perché è stato il nostro primo concorso.
Qual è stata, per voi, la cosa più “emozionante” dell’Osservatorio sulla Casa? Qual è il motivo principale per cui consiglierestie la partecipazione a questo progetto?
L’Osservatorio sulla Casa è un modo nuovo di ascoltare le richieste delle persone, una via originale per rispondere alle diverse domande legate all’abitare. È qualcosa che spalanca le porte al futuro e che ci avvicina al mondo esterno, lavorativo, quello al di fuori delle università. Consigliamo di partecipare al contest a tutti i ragazzi che vogliano mettersi in gioco in un’esperienza concreta e formativa.
Quale pensate sia stato il vostro “ingrediente speciale” per esservi classificati al contest “Casa di Domani”?
Quello che ci ha permesso di essere arrivati fin qui è stato il rendere particolari ed unici i nostri progetti. Abbiamo immaginato e abbiamo fatto ricerca su cosa la gente vorrebbe in casa e, in particolare, nel bagno. Ci siamo chiesti come sarebbe stato il nostro bagno dei desideri e abbiamo sognato ad occhi aperti. Ci siamo spinti oltre quello che realmente esiste da sempre, studiando elementi originali, tecnologici, probabilmente ancora inesistenti. Ciò ci ha permesso di proporre idee innovative, pur conservando la semplicità che caratterizza da sempre l’ambiente bagno.
È il primo contest a cui partecipate? Raccontateci “qualcosa in +” di voi.
Alessandro: Questo per me è stato il primo contest a cui ho partecipato e sicuramente è stato un bell’inizio. L’architettura mi ha sempre affascinato e ciò mi ha portato a frequentare dapprima l’istituto per geometri e in seguito la facoltà di architettura. Questa mia passione nasce anche, inevitabilmente, dall’aver avuto piccole esperienze professionali nell’azienda di famiglia che si occupa di edilizia.
Martina: La mia passione per l’arte, per il design e in particolare per l’architettura mi accompagnano fin da piccola. Questo mi ha portato a frequentare dapprima il liceo artistico e attualmente la facoltà di Architettura. Credo che la passione per quello che si fa sia uno degli ingredienti fondamentali per fare dell’architettura con la A maiuscola. Per me questo è stato il primo contest a cui ho partecipato e sono molto soddisfatta del risultato. È gratificante raggiungere questo risultato durante il percorso di studi. Spero sia l’inizio di una serie di successi futuri.
Roberta: Un importante risultato raggiunto alla prima delle partecipazioni ai contest, dimostra che l’impegno, la dedizione, l’amore, verso il proprio lavoro siano delle condizioni estremamente importanti per aprire le porte al futuro. Sento l’arte, nella sua varietà, essere la vocazione della mia vita; è la complessità che affascina, l’apertura ad ogni forma di manifestazione delle cose, e la loro reciproca connessione. Sono dedita al disegno, per me principale strumento d’indagine, essenziale metodo per la resa dell’idea costruita. Una tendenza questa, scorta da bambina, coltivata al liceo artistico e mi auguro maturata nei prossimi anni di studio universitario.
Anna: È certamente il primo contest a cui partecipo, il primo per tutti i componenti del mio gruppo di lavoro universitario che ha scelto con gioia di prendervi parte. Sono una studentessa della facoltà di architettura dell’Università degli studi della Basilicata a Matera; ho frequentato il liceo scientifico di Matera e ho maturato un interesse spropositato per il disegno tecnico e, successivamente, per l’architettura verso gli ultimi tre anni del liceo. Non ho particolari esperienze professionali, ma da sempre cerco di mettermi in gioco, di fare esperienza.
Parlateci dei vostri sogni e progetti per il futuro
Alessandro: Il mio sogno è quello di perseguire al meglio il percorso dell’architettura e di realizzarmi come architetto, magari aprendo uno studio tutto mio per potermi esprimere al meglio.
Martina: Tra i progetti futuri c’è quello di concludere la carriera universitaria nel migliore dei modi per poter poi fare diverse esperienze anche all’estero. Spero di riuscire ad affermarmi come architetto e fare della mia passione il mio lavoro.
Roberta: Il mio sogno è quello di condurre una vita alla ricerca della bellezza. L’architetto è infatti ricercatore, poeta e creatore; creatore di nuovi inizi, di nuove possibilità, di nuove strade. Mettere a disposizione le proprie capacità ed il proprio modo di sentire le cose, per la felicità delle persone, credo costituisca in sé il progetto di vita più bello.
Anna: Nel mio immediato futuro spero di laurearmi e proseguire nella via dell’architettura, ma penso di desiderare un lavoro all’interno di uno studio di altri architetti, un lavoro di collaborazione e di confronto, se non all’interno di un’azienda. Spero anche di poter vivere dei mesi al di fuori dell’Italia per poter meglio conoscere lingue nuove e modi diversi di guardare all’architettura. Mi affascina molto il Giappone, quindi immagino di fare esperienza lì, oltre che in Inghilterra.
La casa ideale di domani per voi è….
Per noi la casa ideale di domani deve essere alla portata di tutti. Sogniamo una casa che sia efficiente e in armonia con la natura, un ambiente che calzi completamente chi ci vive, che sia tecnologico, ma anche economico, accessibile in ogni suo punto, di classe, affascinante, che esprima le tradizioni del luogo in cui sorge.
La stanza da bagno ideale di domani per voi è…
Crediamo che la stanza da bagno di domani debba essere qualcosa di più di un semplice luogo di servizio. Il bagno dovrà essere un microcosmo all’interno della casa, un’espressione del prorio io in tutte le sue forme, se pur in piccole dimensioni.
Ringraziamenti speciali a…
Il nostro ringraziamento va all’Osservatorio sulla Casa che ci ha dato la possibilità di vivere questa fantastica esperienza, a tutti coloro con cui abbiamo condiviso l’opportunità che ci è stata data e a chi ci ha sempre sostenuto e supportato dall’inizio di questo percorso.