I migliori 10 designer italiani contemporanei

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Secondo il rapporto Design Economy 2020 condotta dalla Fondazione Symbola, sono circa 6.000 le nuove imprese di design che si sono aggiunte alla lunghissima lista italiana tra il 2011 ed il 2018. Nell’ambito del design, infatti, l’Italia detiene il primo posto in Europa per numero di imprese. Andrea Branzi, Giò Ponti, Franco Albini, Bruno Munari, Pier Giacomo ed Achille Castiglioni sono soltanto alcuni fra i nomi d’eccellenza dei grandi designer italiani contemporanei. Tra i migliori professionisti del nostro Paese, troviamo gli interior designer Firenze che si distinguono per uno stile unico ed elegante.

Sedia a dondolo: l’elemento perfetto per ogni design lover

I grandi designer italiani

Una delle caratteristiche del design italiano è, sin dai primi anni del ‘900, la ricerca e la sperimentazione, al di fuori delle comuni logiche di mercato. Grazie a questo approccio, in Italia nascono numerosi marchi, passati ormai alla storia:

  • FIAT, che nasce nel 1899
  • LANCIA, con una storia che va avanti dal 1908
  • ALFA, nata nel 1910 e diventata ALFA ROMEO nel 1918

Dal 1948, poi, il made in Italy inzia ad avere fama internazionale. Sono numerosissimi i grandi designer italiani, il cui nome è passato alla storia. Quali sono i designer italiani più famosi? Nell’infinita lista di nomi, i 10 grandi designer italiani più famosi sono:

  • Giò Ponti
  • Andrea Branzi
  • Franco Albini
  • Bruno Munari
  • Pier Giacomo ed Achille Castiglioni
  • Alessandro Mendini
  • Antonio Citterio
  • Fabio Novembre
  • Matteo Thun
  • Ettore Sottsass jr.

Giò Ponti

L’architetto e designer Giò Ponti è passato alla storia per l’ideazione, nella prima metà del ‘900, della sedia “Superleggera” per l’azienda Cassina. Il disegno di Superleggera rappresenta un’idea rivoluzionaria avuta da Ponti: svuotare la sedia della sua classica pesantezza e grandezza, per renderla un oggetto facilmente spostabile e dal design moderno.

Andrea Branzi

Andrea Brazi è considerato uno fra i maggiori esponenti del design neomoderno. I suoi pezzi di arredamento hanno un forte legame con il mondo animale e il mondo della natura. Fra i suoi elementi di design, infatti, è possibile trovare librerie con zampe al posto dei classici piedi, o lampade svuotate della classica forma, con sembianze identiche a cactus. Il suo concetto di design neomoderno si esprime al massimo nella collezione “Animali domestici”, presentata nel 1985 per Zanotta.

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I migliori 10 designer italiani contemporanei- Pixabay di Engin_Akyurt

Franco Albini

L’oggetto di design che ha reso Franco Albini uno fra i famosi designer italiani è la libreria Veliero, progettata nel 1940. La stuttura di questa libreria rimanda ad una imbarcazione a vela. La struttura portante si compone di due aste il legno frassino (con le estremità in ottone satinato), fra cui sono sospesi i ripiani in vetro. Del Veliero esiste soltanto l’originale, progettato da Albini per la propria abitazione. Dal 2011, poi, l’azienda Cassina ne ripropone varie copie.

Bruno Munari

La maggiore opera di design proposta da Munari prende il nome di Lampada Falkland. Si tratta di un particolare tipo di lampada dalla forma similare ad una calza. Munari creò la Lampada Falkland dopo i suoi vari viaggi in Giappone (luogo che ne ispirò l’ideazione), ispirandosi ad alcuni fondamentali principi:

  • facilità di montaggio
  • costo limitato
  • estetica e decorazione

Le uniche lampade in grado, negli anni ’60, di rispettare tutti questi requisiti insieme erano, all’epoca, quelle giapponesi.

Pier Giacomo ed Achille Castiglioni

L’opera di design per cui Pier Giacomo ed Achille Castiglioni sono passati alla storia è la lampada Arcos, creata per il marchio Flos nel 1962. Si tratta di una cupola di acciaio forato, la cui base è composta da un blocco di marmo di Carrara. In questa lampada non esistono elementi decorativi, tutto è pensato, infatti, per essere estremamente funzionale. La rivoluzione della lampada Arcos è stata il fatto di essere la prima lampada a sospensione, che non pendesse dal soffitto. Si tratta, insomma, di una piantana. Definita opera d’arte, la lampada Arcos è esposta nei più importanti musei del mondo, come il MoMa di New York.

Alessandro Mendini

Nel 1987, uno fra i più famosi designer italiani, Alessandro Mendini, crea la poltrona Proust: una poltrona in stoffa e dalla forma barocca, con una decorazione a macchie di colore.

Antonio Citterio

Antonio Citterio è fra i designer italiani contemporanei più famosi. Nel 2003, crea la poltrona Mart, dalla forma concava ed accogliente.

Fabio Novembre

Fabio Novembre viene considerato, fra i giovani designer italiani, il più poliedrico. Ha ideato la poltrona Nemo, una seduta dalle dimensioni imponenti e la cui forma è quella di una faccia. Il suo stile, infatti, richiama l’idea antropomorfa degli oggetti.

Matteo Thun

Nel 2004 il giovane designer italiano crea la poltrona Tantisassi. Ha collaborato, inoltre, con lo studio Memphis e con Ettore Sottsass.

Ettore Sottsass jr.

Ettore Sottsass jr. passa alla storia per essere stato alla direzione creativa dell’azienda Olivetti. La sua opera principale è stata la macchina da scrivere Valentine. La sua caratteristica principale è la trasportabilità. A differenza delle altre macchine da scrivere, infatti, Valentine non aveva una custodia, ma era essa stessa una macchinetta. Questa macchina da scrivere fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano.

L’arredamento d’interni e il successo del design italiano

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Fra le città con un numero maggiore di imprese che si occupano di design, al primo posto di posiziona Milano. La città lombarda detiene, infatti, circa il 14,5% delle realtà del design italiano. Subito dopo, si classificano Firenze, con una percentuale pari al 3% e Bologna (2,9%).
  • Per l’Italia le cifre fondamentali del design sono valutate in 4,4 miliardi di euro di fatturato, con un valore aggiunto di 1,9 miliardi e 47.274 addetti. I laureati o diplomati in design, inoltre, ammontavano, nel corso del solo 2015, a  7.940 alunni, 4.030 dei quali hanno conseguito il titolo di studio presso le Università.

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