Siete amanti del vintage? Se gli anni ‘60 sono la vostra passione a Milano esiste Risoelatte, un piccolo, delizioso locale che non potete assolutamente perdervi. Non avrei mai scoperto questo posto senza la dritta di un amico, perfino le vetrine e l’accesso stesso appaiono così “domestici” da non suggerire immediatamente un ristorante.
Nascosto nel dedalo di viuzze dietro Piazza Affari, a due passi dalla Stazione Cadorna, da Parco Sempione e dal Castello Sforzesco, Risoelatte vi aspetta in Via Camperio.
Varcato l’uscio, tornerete bambini
Non vi nascondo che per me l’ingresso è stato evocativo. Appena entrati si viene accolti dagli stipetti d’una cucina anni ‘60, di quelle bianche rivestite di formica, ed è stato subito un mare di ricordi. Molti tra i pomeriggi più belli della mia infanzia si sono svolti intorno ad una cucina proprio come quella.
Tutto a Risoelatte parla di casa, di intimità, di ospitalità domestica. In fondo non dovrebbe essere questo lo scopo di un ambiente, e nello specifico di un concept restaurant, vintage? Quello di sollecitare emozioni attraverso oggetti che hanno accompagnato il nostro passato, e di dare nuova forma ai ricordi?
Ogni dettaglio è ben studiato, in una perfetta “casualità”
Ogni oggetto presente nel locale proviene dagli anni 60, a partire dalle credenze che arredano gli spazi, fino alle stoviglie e alle posate che compongono la mise en place del vostro tavolo.
L’esperienza 60ies è “totale”, ma a differenza di altri concept restaurant, che rievocano atmosfere da Happy Days non proprio “nostrane”, i 60ies raccontati tra i tavoli di Risolatte sono quelli dell’italianità, quelli in cui sono nati e cresciuti i nostri genitori, quelli che in molti casi hanno accompagnato l’infanzia delle giovani generazioni, cresciute nelle case dal gusto agè dei nonni.
Ecco forse spiegato il fascino magnetico di questo ristorante: non si limita a riproporci la cucina di nonna ( per altro squisita), ma parla di ciò che siamo stati.
Nel menù troverete la cura di una insuperabile nonna italiana
Il menu, statene certi, non vi deluderà, e saprà accontentare le esigenze di tutti gli ospiti, proprio come erano solite fare le nostre nonne, facendosi in quattro perché tutti i commensali fossero soddisfatti.
Potrete gustare i piatti della tradizione meneghina, come il risotto giallo con l’ossobuco o la cotoletta, oppure scegliere tra le originali proposte giornaliere dello chef. Ottime notizie per i vegetariani: come ho potuto personalmente verificare, non avrete difficoltà a trovare in carta una buona selezione di piatti tra i quali scegliere qualcosa che incontri i vostri gusti.
E, un’ultima dritta: non ho potuto sperimentarlo di persona (per limiti di tempo della pausa pranzo, e ad essere del tutto onesta per il tiranneggiare della dieta), ma mi dicono che il tiramisù sia memorabile, non rinunciateci!