La redazione di Habitante Magazine è da oggi felice di offrire ai suoi lettori una nuova rubrica: Taste of Design. Ogni mese vi faremo conoscere un locale diverso, che si tratti di un Caffè, una bottega, un ristorante o qualunque altro tipo di luogo dedicato alla ristorazione e all’ospitalità, dove gusto e design si fondono per creare esperienze uniche.
Noi di Habitante siamo italiani di cuore e giramondo per vocazione, quindi aspettatevi speciale attenzione per le realtà gastronomiche e progettuali scovate nelle città e nei borghi del nostro Bel Paese, ma non solo! Non esiteremo, come sempre, a portarvi in giro per il Mondo, ovunque sentiremo profumo di Taste of Design.
Quando Sara mi ha raccontato del suo nuovo progetto Frisella Point l’idea mi ha subito entusiasmata: food design e tradizione si mescolano per raccontare un prodotto tipico dell’enogastronomia pugliese: la frisella. Un luogo interamente dedicato alla frisella, dove poter mangiare, acquistare e conoscere la storia di questo prodotto.
La frisella
La frisella è un prodotto tipico della cucina Pugliese, e in generale un prodotto che fa parte della tradizione enogastronomica nel sud Italia, la troviamo nelle sue varie forme anche in Campania, Basilicata e Calabria.
Consumata condita con pomodoro fresco, olio di oliva e origano o nelle varianti condite con aglio o alici, è anche ingrediente importante della Cialledda o Acqua Sale, piatto tipico della cucina pugliese. Per consumare la frisella è necessario bagnarla con acqua fredda, più o meno, a seconda dei gusti, perchè a differenza del pane la frisella viene cotta al forno due volte e la biscottatura la rende più compatta. L’impasto viene foggiato a forma di taralli di dimensioni diverse a seconda della zona di produzione e dopo la prima cottura viene tagliato a metà in senso orizzontale quando è ancora caldo, generalmente con uno spago, e fatto biscottare nuovamente in forno per eliminare l’umidità residua della pasta. In questo modo si viene a creare una faccia porosa e una compatta.
Le friselle tradizionali sono generalmente di grano duro e di orzo, più tipiche della zona del Salento, ma ne esistono varianti con diverse farine e combinazioni. Questo prodotto da forno nei secoli ha avuto un’importanza centrale per l’alimentazione perchè le sue caratteristiche ne permettono una lunga conservabilità, rendendola un’ottima alternativa al pane anche nei periodi in cui scarseggiava la farina, e soprattutto era molto adatta ad essere trasportata. Infatti la forma della frisella nasce proprio dalle specifiche esigenze di trasporto: il foro centrale permetteva di infilarle in una cordicella i cui terminali venivano annodati a formare una collana, in questo modo era facile appenderle, trasportarle e tenerle all’asciutto. La frisella era infatti un pane da viaggio; da qui l’uso di bagnarla in acqua marina da parte dei pescatori, che la usavano anche come fondo per le zuppe di pesce o di cozze, alimenti abituali durante le battute di pesca che duravano parecchi giorni.
Curiosità: In Puglia la frisella è conosciuta anche come il pane dei Crociati proprio perché, grazie alla sua trasportabilità, faceva parte delle vettovaglie delle truppe cristiane.
Frisella Point
Da questo alimento tanto povero quanto carico di storia nasce il progetto Frisella Point. Nato dall’unione tra una Food Designer e un Ristoratore che hanno deciso di investire per dar vita ad un progetto che apre nuovi ed interessanti scenari nel panorama della “ristorazione culturale”. Lei è Sara Costantini, Food Designer, Consigliere ADI Associazione per il Disegno Industriale delegazione Puglia e Basilicata, in attivo importanti collaborazioni come con Alitalia e Italo NTV, lui è Maurizio Albanese, imprenditore nella ristorazione, già proprietario del ristorante pizzeria “Il Covo della Taranta” di Galatina e del Bar Chiosco “FreeCovo” sempre a Galatina (LE).
Il nome del progetto è un’esplicita dichiarazione d’intenti: un luogo interamente dedicato alla frisella per permettere un’esperienza completamente dedicata a questo prodotto tipico della cultura enogastronomica Pugliese. Frisella Point non un semplice negozio di friselle, ma un luogo nel quale la frisella è un tramite per raccontare la cultura locale, un vero e proprio progetto di food design che coniuga la ricerca storica alla sperimentazione di nuovi scenari legati al consumo del cibo.
Consumare il cibo consapevolmente, conoscere i prodotti che mangiamo, la provenienza degli ingredienti, le loro caratteristiche, i valori nutrizionali, la storia, la tradizione ma anche la ritualità e la convivialità che scaturisce dal consumo. Un percorso narrativo-gastronomico che lega risorse ambientali e design per un nuovo modo di fare cultura, di fare turismo e valorizzare il capitale territoriale.
Frisella Point è un luogo nel quale i turisti e residenti possono scoprire e approfondire la cultura e i particolari storici legati al territorio pugliese, “con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale del territorio offrendo nuovi punti di vista su quegli aspetti tradizionali e gastronomici che sono banalmente dati per scontato, ma che sono il vero volto dei territori, seppure nelle sue differenze provinciali, attraverso la conoscenza e la fruizione di un prodotto semplice ma simbolico della tavola Pugliese: la Frisella.
Raccontare un territorio, promuoverlo, significa parlare della sua identità.
Gli elementi caratterizzanti che diversificano un popolo da un altro, un’area geografica da un’altra, così come una città da un’altra, sono la lingua, le tradizioni, la terra con i suoi prodotti, cioè la sua identità.
L’Italia fa della storia locale la sua RICCHEZZA.” – Sara Costantini
Degustazione e shopping
Frisella Point è un luogo di degustazione e di consumo consapevole: il concept è incentrato sul racconto. Al suo interno ad accoglierci un bancone dedicato alla preparazione delle friselle sul quale spicca un infografica che spiega come preparare la frisella, tavolini per fermarsi a mangiare e sulle pareti si alternano installazioni e infografiche che raccontano le caratteristiche e la storia di questo prodotto. A coniugare racconto ed esperienza il “Frisella Experience Micro Museo” un piccolo percorso sensoriale ed interattivo: ascoltare, toccare, annusare e infine guardare per portare a casa un ricordo che coinvolge tutti i sensi.
A completare il percorso enogastronomico nel Frisella Point c’è anche una parete dedicata alla vendita delle eccellenze pugliesi. Prodotti selezionati che offrono soluzioni formali o tecniche che migliorano l’esperienza del consumatore che si integrano perfettamente con questo progetto di food design: l’olio del Frantoio D’Orazio e quello di Typuglia, i formaggi del Caseificio Dicecca, gli insaccati di pesce di Offishina, vari tipi di friselle, taralli e conserve. Vini e dolci, ma anche prodotti di design e artigianato legato al cibo e alla tavola, come le mie ceramiche prodotte dalla bottega di Cinzia Fasano a Grottaglie. Tutto esclusivamente Pugliese, da Lecce a Foggia.
Una FOOD DESIGN EXPERIENCE, dove le tradizioni legate alla frisella sono declinate in versione design.
Dove:
Corso Garibaldi, 22, 73013 Galatina LE
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