I piccoli di casa e la genitorialità: adolescenti alle prime uscite. I consigli per concedere la giusta libertà

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Saper gestire gli adolescenti alle prime uscite è fondamentale per il genitore. Grazie a ciò sarà possibile concedere la giusta libertà in sicurezza.

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Adolescenti alle prime uscite: come mi comporto?

Con l’arrivo dell’adolescenza ragazzi e ragazze sono alla ricerca delle prime libertà: un’uscita con gli amici, pizzate, festicciole. In questi casi lasciare un po’ di libertà può essere utile per iniziare a far comprendere al piccolo il senso di responsabilità, ma allo stesso tempo sono necessari dei limiti.

La supervisione di un adulto, in questa delicata fase di sviluppo, è fondamentale. Proprio per questo è importante che i genitori sappiano gestire l’età e le situazioni.

Prima delle uscite, infatti, è necessario che il genitore si informi sulle modalità e il luogo, grazie a questo sarà possibile comprendere se concedere l’uscita o evitare.

È corretto che un ragazzino di 13 – 15 anni faccia le sue esperienze e viva le prime uscite: una pizza in compagnia, una serata al cinema, un ritrovo a casa, sono tutte attività utili per il loro sviluppo e sicure allo stesso tempo.

Adolescenti alle prime uscite - genitori
Adolescenti alle prime uscite. I consigli per concedere la giusta libertà – immagine di Unsplash di amir hosseini

Le giuste regole

Saper dare delle regole, soprattutto in questa delicata fase è fondamentale. Infatti, è importante che in genitore sia in grado di contenere il figlio nel momento in cui desidera “uscire dagli schemi”.

Allo stesso tempo è giusto controllare, con i dovuti accorgimenti, in maniera tale da evitare inconvenienti.

È, poi, corretto che il giovane impari a rispettare gli orari, guadagnando la fiducia del genitore. Per fare in modo di essere ascoltati, inoltre, è bene evitare divieti, spiegando, piuttosto, le aspettative.

Invece che dire “Non devi bere alcolici!” , “Non devi fumare!” è importante dire “Mi aspetto che tu non beva”. Mettere allo scoperto le regole con il metodo corretto, quindi, è la carta vincente per ottenere ascolto e comprensione.

Infine, è bene lasciar partecipare il ragazzo alle attività organizzate con oratori, palestre, e altri contesti simili, poiché gli permettono di sperimentare le prime libertà, seppur con la giusta supervisione.

Per concludere, il dialogo resta fondamentale, come in ogni tappa della crescita. Invitare a raccontare la giornata o l’uscita, confrontarsi e condurre il giovane a osservare i pericoli rimane la carta vincente.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu? 

  • Nel nostro Paese si contano 9,8 milioni di bambini ed adolescenti. Questi rappresentano oltre il 16% della popolazione residente. Purtroppo, però, la società italiana sta subendo un progressivo invecchiamento.

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