Per essere accessibile in sicurezza e autonomia un bagno per persone con ridotte capacità motorie deve rispettare i principali requisiti di un bagno per disabili. Vediamo quali sono e come realizzarli affinché sia garantito il fondamentale requisito di superamento delle barriere architettoniche.
Come garantire i requisiti di un bagno per disabili
Affinché un intervento edilizio risponda alla normativa per il superamento delle barriere architettoniche esso deve garantire i requisiti di accessibilità, visitabilità e adattabilità così come riportati dalle legge di riferimento in materia: la legge 13/89 e DM 236/89.
Anche in tema di bagni per le persone disabili le prescrizioni tecniche sono riportate nel D.L. 236/89 del 14 giugno 1989. Un pacchetto di prescrizioni che tengono conto delle dimensioni e delle caratteristiche della struttura. Ma anche per la disposizione dei sanitari e gli spazi di manovra.
Requisiti che devono essere rispettati quasi sempre nei locali aperti al pubblico. Se non altro, in quelli con uno spazio di sosta di area netta superiore a 250 mq.
Per le abitazioni private non c’è nessun obbligo. Ma qualora ci fosse la necessità di creare o adattare un bagno per anziani e disabili in casa, può essere importante sapere quali caratteristiche dovrebbe avere per essere il più agevole e sicuro possibile.
Un bagno per disabili può essere ricavato costruendolo ex novo o convertendo uno esistente. Per poter convertire un bagno esistente in uno spazio sicuro per disabili, prima di tutto, bisogna verificare che le dimensioni del bagno siano di almeno 180 x 180 cm. Questo requisito minimo vale anche per un bagno di nuova costruzione. Se non dovesse esserci spazio si può intervenire eliminando il bidet e la vasca. Il primo può essere sostituito da una comoda doccetta per bidet, mentre la vasca può essere sostituita con una più pratica doccia.
Assicurate le misure si deve pensare alla riorganizzazione interna degli spazi, sostituire i sanitari con quelli appositi ed eliminare gli elementi non conformi alla legge sulle barriere architettoniche.
L’organizzazione dello spazio
In un bagno destinato a persone con ridotte capacità motorie, deve essere garantito lo spazio per le manovre di una sedia a rotelle o di un deambulatore. A ridosso del wc deve esserci uno spazio di almeno 100 cm, per rendere agevole il trasferimento laterale della persona dalla sedia a rotelle alla tazza.
Specifici requisiti riguardano anche l’ingresso nella stanza da bagno, che deve essere almeno di 85 cm. La porta deve avere una maniglia ad un’altezza compresa tra 85 e 95 cm e deve essere dotata di un’apertura verso l’esterno o scorrevole.
La normativa è molto dettagliata e riporta specifiche tecniche anche sulla tipologia di sanitari, infissi, accessori e sulla disposizione degli arredi.
Ad esempio, per quello che riguarda i sanitari per disabili come lavabo, wc e bidet essi devono essere di tipo sospeso e incassati a muro. Il lavandino possibilmente va posizionato nella parete opposta a quella del wc e installato almeno a 80 cm da terra. Questo per far sì che la carrozzina possa essere facilmente accostata.
Si devono preferire rubinetti a leva di dimensioni adeguate con un miscelatore che dovrebbe essere di tipo termostatico, per impedire all’acqua di raggiungere temperature eccessive.
Anziché rispettare i tradizionali 15- 20 cm, l’asse del water e del bidet nel bagno per disabili deve essere posto ad una distanza minima di 40 cm dalla parete laterale.
Per garantire sicurezza e autonomia alle persone disabili, in prossimità dei sanitari dovrebbero esserci dei corrimano. Essi dovrebbero avere un diametro di 3-4 cm per garantire un’impugnatura sicura e dovrebbero essere installati a 80 cm da terra.
I requisiti per superare le barriere architettoniche del bagno
Tutto deve essere disposto in modo da non intralciare la manovra della sedia a rotelle. Anche lo specchio per disabili deve essere posizionato tra i 90 e i 170 cm da terra.
Il bagno disabili deve essere privo di dislivelli anche in corrispondenza della doccia che deve essere a pavimento. Per quanto riguarda il pavimento sono ammissibili solo pavimentazioni con dislivello inferiore a 2,5 cm.
La doccia deve inoltre essere dotata di doccetta a telefono e di un sedile ribaltabile. Sebbene la doccia sia consigliata, un bagno per disabili si può anche dotare di vasca.
Per poterla ricavare bisogna avere attorno ad essa uno spazio minimo di 140 cm per consentire l’avvicinamento laterale. Inoltre e a differenza di una vasca tradizionale la profondità minima deve essere di 80 cm. In commercio esistono anche le vasche con sportello dotate di apertura esterna a 180°. Per essere a norma lo sportello deve essere compreso tra i 70 e gli 85 cm; l’altezza del sedile flessibile deve essere a 53 cm e deve avere un doccino estraibile.
In un bagno disabili deve inoltre essere garantita la presenza di un campanello di emergenza a cordone. Questo va posto proprio in prossimità della vasca o del wc.
Eliminare le barriere architettoniche con il bonus ristrutturazioni
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 c’è il nuovo bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Si tratta di una detrazione pari al 75% per spese documentate, sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.
- Tra gli interventi che danno diritto alla detrazione rientrano anche la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione e la sostituzione di gradini con rampe, sia negli edifici che nelle singole unità immobiliari purché conforme alle prescrizioni tecniche previste dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
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