La guida per richiedere l’Assegno di incollocabilità 2021

La guida per richiedere l’Assegno di incollocabilità 2021|La guida per richiedere l’Assegno di incollocabilità 2021

Ecco la guida per richiedere l’Assegno di incollocabilità 2021. Questo spetta a tutti quelli che a causa di un infortunio o di una malattia professionale sono impossibilitati di fruire dell’assunzione obbligatoria ed è pari a 263 euro mensili.

Come funziona l’assegno di incollocabilità

L’assegno di incollocabilità è una prestazione economica, erogata dall’INAIL, riconosciuta a coloro che a causa di un infortunio o di una malattia professionale si trovano nell’impossibilità di fruire dell’assunzione obbligatoria, quindi incollocabili dal punto di vista lavorativo. In particolare, è erogato a invalidi di guerra, di servizio o del lavoro che abbiano un’età inferiore a 65 anni, che siano titolati di una rendita INAIL per infortunio o per malattia professionale e che si trovino nell’impossibilità di fruire delle agevolazioni previste dalla legge 68 del 1999 per l’assunzione agevolata. Si tratta di un beneficio che viene rivalutato ogni anno e la retta viene pagata mensilmente, fino a quando il beneficiario può averne diritto. Infatti, per poterne fruire è necessario soddisfare determinati requisiti. Inoltre, si perde quando non si soddisfano più i requisiti della normativa e quando cambiano le condizioni che determinano l’incollocabilità.

La guida per richiedere l’Assegno di incollocabilità 2021
La guida per richiedere l’Assegno di incollocabilità 2021 – shutterstock foto di insta_photos

I requisiti per richiedere l’Assegno di incollocabilità

Per avere diritto all’assegno di incollocabilità bisogna avere un grado di inabilità non inferiore al 34%, riconosciuto dall’INAIL secondo le tabelle allegate al Testo Unico (d.p.r. 1124/1965) per infortuni sul lavoro verificatesi o malattie professionali denunciate fino al 31 dicembre 2006. Per eventi successivi al 1° gennaio 20017, invece, bisogna avere una menomazione dell’integrità psicofisica-danno biologico superiore al 20% secondo le tabelle allegate al D.lgs. n. 38/2000.

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L’importo erogato per l’Assegno di incollocabilità

L’importo dell’assegno di incollocabilità viene pagato mensilmente insieme alla rendita. Inoltre, è rivalutato annualmente, tenendo conto del costo della vita. Dunque, in base alla variazione effettiva dei prezzi al consumo, con apposito decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Dal 1° luglio 2021 l’importo è di 263,37€ e sarà così almeno fino al 30 giugno prossimo. L’assegno decorre dal mese successivo a quello in cui ne viene fatta richiesta e non concorre alla formazione del reddito complessivo lordo imponibile ai fini IRPEF.

I pagamenti relativi all’Assegno di incollocabilità

Per quanto riguarda i pagamenti dell’assegno mensile di incollocabilità, esistono diverse modalità di erogazione del servizio. Tra queste accredito su:

  • conto corrente bancario o postale
  • libretto di deposito nominativo bancario o libretto di deposito nominativo postale
  • carta prepagata dotata di codice IBAN

Per importi non superiori a 1.000,00 euro:

  • con pagamento in contanti localizzato presso sportello bancario o postale
  • tramite gli Istituti di credito convenzionati con l’INPS per i titolari di rendita che riscuotono all’estero.

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Come presentare domanda

Per avere diritto alla prestazione è necessario fare domanda alla sede INAIL di appartenenza e indicare, oltre ai dati anagrafici, anche la descrizione dell’invalidità allegandone la certificazione e la fotocopia del documento d’identità. Nel dettaglio, la richiesta può essere presentata di persona presso lo sportello della sede competente, tramite PEC o posta ordinaria online o con l’aiuto di un patronato. Tuttavia, l’assegno può essere anche riconosciuto su espresso parere del medico INAIL all’atto dell’accertamento del danno permanente.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo i dati dell’Istat, nel 2020 l’intervento pubblico, realizzato attraverso l’imposizione fiscale e contributiva e i trasferimenti monetari, ha determinato una riduzione della diseguaglianza di 14,1 punti percentuali dell’indice di Gini: da un valore di 44,3 punti misurato sul reddito primario a uno di 30,2 in termini di reddito disponibile.
  • I trasferimenti pensionistici previdenziali (invalidità, vecchiaia, superstiti) costituiscono la principale misura redistributiva. L’importanza degli altri trasferimenti è aumentata significativamente nel 2020, sia per la voce lavoro, come la Cassa integrazione guadagni (Cig), sia per la famiglia, come il Reddito di cittadinanza (RdC). A questi flussi sono stati aggiunti dei trasferimenti straordinari per fronteggiare il Covid-19.

 

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