Vivere in una casa senza ostacoli è fondamentale per le persone diversamente abili. Oggi ci concentriamo su uno degli ambienti casalinghi in cui probabilmente si passa più tempo: la cucina. Vediamo come progettare e organizzare gli spazi per avere una cucina accessibile, che sia priva di pericoli e ricca di comfort.
Come progettare una cucina accessibile
Con il termine Universal Design, in italiano Progettazione Universale, ci si riferisce a una metodologia progettuale che ha come obiettivo la progettazione e la realizzazione di edifici, prodotti e ambienti che siano accessibili e fruibili per ogni categoria di persone.
Tenendo conto di questo concetto l’arredamento, in una cucina accessibile, deve essere studiato nei minimi dettagli. Generalmente per ridurre gli spostamenti della persona è bene circoscrivere lo spazio in cui si cucina in un’area che sia abbastanza contenuta. Ci sono poi alcuni elementi che possono sfuggire ma che nella quotidianità possono semplificare di molto la preparazione dei pasti e il loro consumo, come:
- cestelli estraibili dai pensili con sistema saliscendi, elementi che si muovono in senso verticale e consentono una più facile individuazione e presa degli oggetti contenuti all’interno;
- apertura push-pull di pensili e mobili, un sistema che può risultare di più semplice utilizzo dal momento che è sufficiente una piccola spinta per aprire o chiudere il pensile o il cassettone;
- pensili con ante che si aprono a 180°, a differenza dei pensili standard che hanno un’apertura di 90°, costituiscono un elemento utilissimo per evitare pericolosi incidenti soprattutto nel caso di soggetti ipovedenti, oppure pensili con ante scorrevoli;
- pensili che si abbassano e si spostano in avanti sono un prezioso aiuto nel caso di persone in carrozzina oppure avere lavastoviglie e forno posizionati a 30-50 centimetri da terra più facilmente utilizzabili da chi ha difficoltà nel piegarsi.
Ciò che è molto importante, quando si progetta una cucina accessibile, è pensarla in tutto e per tutto nell’ottica della persona che la utilizzerà giornalmente, quindi è fondamentale riferire ogni elemento alle capacità dell’effettivo utilizzatore.
Le misure di una cucina accessibile
Una cucina destinata a una persona disabile deve possedere misure che possano consentirgli un semplice utilizzo degli arredi e la possibilità di muoversi agevolmente. Le riportiamo di seguito.
- 70 cm: spazio libero che va lasciato sotto i piani di lavoro;
- 75-80 cm da terra: altezza del piano di lavoro;
- 40-110 cm: altezza minima e massima generalmente raggiungibili;
- 150 x 150 cm: spazio per un’agile rotazione della carrozzina;
- 20 cm: altezza minima dello zoccolo rientrante;
- 150 cm: distanza minima tra due elementi posti di fronte;
- 90-110 cm: altezza alla quale posizionare prese e interruttori.
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Agevolazioni fiscali per persone con disabilità
Nella “Guida alle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità” l’Agenzia delle Entrate specifica che sono ammesse integralmente alla detrazione Irpef del 19% le spese che il soggetto ha sostenuto per acquistare componenti di cucine dotate di dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche volte a facilitare il controllo dell’ambiente da parte dei disabili. Per usufruire della agevolazione è necessario che ci sia un collegamento funzionale tra sussidio tecnico informatico acquistato ed handicap.
La domotica per persone con disabilità
Nell’ambito delle disabilità la domotica può fornire una serie di soluzioni nella vita di tutti i giorni. Nella progettazione di una cucina o un’intera casa che risulti accessibile la tecnologia domotica può semplificare in maniera sostanziale le attività domestiche quotidiane. Organizzare gli ambienti seguendo la logica della smart home fornisce funzioni che si attivano automaticamente e dota la casa di elementi che possono essere comandati premendo un solo tasto, tramite smartphone o tablet.
Oggi uno degli obiettivi principali della domotica è proprio quello di realizzare nuovi ausili per persone disabili, affette da handicap e per coloro che, a causa di malattie neurodegenerative o traumatiche, non hanno più il controllo volontario dei propri muscoli.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo l’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, in Italia le persone con disabilità sono circa 4 milioni 360 mila, di queste quasi la metà ha più di 65 anni.
- In Italia il riferimento normativo per l’eliminazione delle barriere architettoniche è la Legge 13/1989. Questa identifica le “disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”. Tale legge prevede anche i contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti, destinati alle persone che hanno limitazioni di movimento.
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