Contract: ecco di cosa si tratta
Il contract non è un prodotto bensì un servizio. In buona sostanza con questo termine si intende il cosiddetto “chiavi in mano“. Un progetto di tale genere che non riguarda solo l’arredo di un ambiente, ma l’intero allestimento nel suo complesso, compresi eventuali lavori di edilizia e di impiantistica. Sebbene in altri paesi, come Regno Unito e Stati Uniti, quella del contract è una pratica ormai consolidata, in Italia sta prendendo piede solo negli ultimi anni.
Il mercato contract
Oggi i settori interessati dal mercato del contract sono molti, questi comprendono:
- hotel e settore ospitalità (aeroporti, stazioni)
- spazi commerciali (come ristoranti, bar, negozi, centri commerciali)
- settore navale
- settore ospedaliero
- comparto business (uffici, banche)
- settore relativo agli edifici pubblici (come teatri, musei, università)
- gli edifici residenziali.
Inoltre nel progetto “chiavi in mano” entrano in gioco diverse figure professionali che devono lavorare all’unisono avendo il medesimo obiettivo. Dal rivenditore all’utilizzatore finale ci sono una serie di altri attori, ovvero studi di architettura, developer di progetti immobiliari, proprietari di terreno, general contractor o interior contractor.
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General contractor
Il general contractor è la figura a cui il cliente si affida per la realizzazione di un progetto da zero, a cui quindi si chiede di organizzare l’intera costruzione dell’immobile. L’attività di questa figura professionale inizia così sin dalla progettazione dell’edificio e degli esterni, per passare poi alla definizione del budget e alla scelta delle tecniche migliori per la realizzazione del progetto. Il general contractor dovrà anche scegliere le figure professionali con cui collaborare, ovvero ingegneri progettisti, interior designers, architetti, fornitori di servizi e imprese edili. Tutto ciò garantendo determinati standard qualitativi e il raggiungimento dei risultati richiesti dal cliente.
Interior contractor
L’interior contractor è quella figura professionale che si occupa della realizzazione di tutto ciò che è legato al design di interni. Questo non si occupa solo della scelta dell’arredo su misura per i diversi ambienti, ma anche della posa dei pavimenti e dei rivestimenti delle pareti e dei soffitti, della realizzazione di pareti e di controsoffitti in cartongesso e di tutte quelle opere murarie previste nel progetto degli interni. Per quanto riguarda tutto ciò che è allestimento interno, l’interior contractor si occupa di tutto ciò che è arredo, quindi scelta dei colori e dei materiali, illuminazione, oggettistica, tappeti, tendaggi, quadri, ecc. Tutto dovrà rispettare e rispondere al gusto personale del cliente che ha commissionato il progetto.
Arredamento contract
L’arredamento contract risponde a un unico obiettivo: quello di realizzare ambienti funzionali, dotai tanto di comfort abitativo quanto di una certa estetica. Si tratta di un servizio completo in cui il contractor si occupa di fornire al cliente, che può essere un privato o un’azienda, tutti quei servizi utili al completamento del progetto. Inoltre nei casi di arredamento contract per negozi, hotel o ristoranti questo si impegna anche a svolgere un’analisi di marketing in modo tale che gli ambienti risultino funzionali per coloro che li vivranno, ovvero i clienti delle strutture.
A differenza della produzione retail, ovvero delle costruzioni in serie, optare per l’arredamento contract significa per un’azienda distinguersi dalla concorrenza. Questo perché uno dei principi su cui si basa il contract è quello per cui ogni progetto ed ogni realizzazione è unica nel suo genere, così come ogni arredamento prodotto.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Sebbene la pandemia non abbia portato quel drastico calo dei prezzi degli immobili che era stato ipotizzato da qualcuno, ha comunque inciso sul versante delle vendite. Secondo il Rapporto sul Mercato Immobiliare, pubblicato da Nomisma lo scorso luglio, nel 2020 è stato registrato un calo delle compravendite pari a -18%, pari a -107.000 case vendute rispetto al 2019. L’unico segmento che ha retto nel 2020 nel mercato immobiliare è quello relativo alle compravendite per investimento.
- Uno studio di Facile.it ha preso in esame gli indici di mutuo di 18 nazioni in tutto il mondo. In Italia, per un mutuo a tasso fisso, l’interesse è compreso tra lo 0,75% e lo 0,8%. In paesi come la Francia e la Germania accendere un mutuo costa un po’ di più. mentre il prezzo comincia decisamente a salire andando in Spagna (1,20%), Svizzera (1,26%), Danimarca (1,40%), e Norvegia (2,02%). I tassi più impegnativi sono quelli di Regno Unito (3,2%) e Grecia (4,82%).
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