La teoria della felicità della savana nasce da alcuni curiosi studi che analizzano la relazione esistente tra quoziente intellettivo e ambiente ideale.
La teoria della felicità della savana: che cos’è?
Secondo la teoria della felicità della savana esiste una relazione tra ambiente ideale e quoziente intellettivo. Secondo alcune ricerche, infatti, sarebbe risultato che i soggetti che preferiscono la vita in città sono più intelligenti di coloro che prediligono la campagna. Questi ultimi, infatti, preferiscono ambienti rurali poiché si rivelano più facili da sopportare rispetto al caos ed allo stress delle aree urbane. Dunque, coloro che possiedono un quoziente intellettivo più basso conservano all’interno del cervello trecce ancestrali che li spingono a preferire luoghi più simili alle savane in cui vivevano i nostri antenati. Grazie all’evoluzione del cervello, però, alcuni soggetti hanno la capacità di vivere meglio in condizioni più stressanti ed ad alta densità demografica. Infine, è bene sottolineare che le persone con QI maggiore si rivelano sereni con poche relazioni sociali, al contrario di coloro che presentano un minor QI, ai quali le interazioni portano maggiore felicità.
Come l’ambiente influenza la vita dell’uomo
Sono vari gli studi riguardanti la connessione tra uomo e ambiente che da sempre affascina i ricercatori. Essere in sintonia con l’ambiente circostante, infatti, consente all’individuo di trovare il proprio equilibrio e vivere meglio. In base a quale criterio, però, alcune persone vivono più serenamente in contesti urbani rispetto ad altre? Sono state condotte alcune ricerche riguardanti la felicità e la relazione che si stabilisce tra un determinato ambiente e le persone che lo vivono. L’obiettivo era quello di analizzare il grado di felicità di coloro che vivevano in luoghi rurali rispetto a quello degli abitanti delle città. Sono stati intervistati 15.000 persone di età compresa tra i 18 ed i 28 anni, raccogliendo dati demografici e quoziente intellettivo di ciascuno. Questa importante ricerca ha portato a postulare la teoria della felicità della savana.
La validità della teoria della felicità della savana
La teoria della felicità della savana porta a pensare che le persone più intelligenti si rivelano solitarie, ma urbane, mentre coloro che hanno un QI minore tendono ad essere più socievoli ed a preferire le zone di campagna. Ma per chi si stesse chiedendo se la teoria della felicità della savana si rivela sempre valida è bene rispondere che trarre conclusioni certe è avventato. Infatti, nonostante gli studi ed i dati a riguardo siano molti, si ha la necessità di una maggiore teorizzazione per poter definire la teoria sempre valida. Inoltre, attribuire grande valore al quoziente intellettivo è spesso oggetto di discussione e polemica. Ma grazie ad altre ricerche le basi di questa teoria potrebbero diventare più solide e sicure, dando certezza, così, a questa curiosa teoria.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- Il primo test per la misurazione del quoziente intellettivo degli adulti venne ideato nel 1939
- Nel mondo oltre 4,2 miliardi di persone vivono nelle città, contro i 3,4 miliardi restanti che risiedono ancora in campagna o in piccoli centri
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