Quali sono le dimensioni minime per una camera da letto?

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Se pensate che le dimensioni delle stanze della vostra casa siano scelte a ‘gusto’ degli architetti e in base allo spazio disponibile, vi sbagliate. Come per le porte, i sanitari, le finestre, ecc… anche la camera da letto deve soddisfare dei requisiti imposti dalla Legge. Andiamo a scoprire quali sono le dimensioni minime per una camera da letto.

La camera da letto

La stanza dove dormiamo è il luogo più intimo e personale della casa. La posizione si colloca, generalmente, lontano dall’ingresso della casa e dalla zona- living. Normalmente gli ospiti non vengono invitati a bere il tè nella propria camera (a meno che non viviate in un monolocale dove cucina- soggiorno- letto sono un tutt’uno!). È il luogo dove ci si rifugia e si chiude il mondo fuori, che permette alla nostra mente e al nostro corpo di rigenerarci, con il sonno, per il giorno successivo. Oppure dove ci rifugiamo quando siamo tristi o quando siamo ammalati. Ovviamente per poterci stare bene non dev’essere troppo piccola, ma nemmeno troppo grande e dispersiva. Ci vuole quel tanto che basta per renderla comoda ma intima.

Misure camera da letto
Quali sono le dimensioni minime per una camera da letto?- Foto di Photographee.eu per shutterstock

Le dimensioni minime per una camera da letto

Anche la stanza dove ci riposiamo deve soddisfare alcuni requisiti. Ecco le misure standard di una camera da letto:

  • Altezza interna delle abitazioni: 2,70 mt
  • Altezza interna delle abitazioni in una Comunità Montana: 2,55 mt
  • Camera da letto singola: 9 mq di superficie minima
  • Camera da letto doppia (o  matrimoniale): 14 mq di superficie minima
  • Monolocale o monostanza (compresi di servizi): 28 mq per una persona; 38 mq per due persone di superficie minima.

Le regole sono applicate su tutto il Territorio Nazionale Italiano.

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Normativa

Non tutte le persone sanno che esiste una normativa riguardo alle misure minime che deve avere un’abitazione. In questo caso si fa riferimento al Decreto Ministero della Sanità del 5 luglio 1975. Questo Decreto è nato proprio per ragioni sanitarie; Durante la metà degli anni ’70 si speculava molto sull’edilizia e le imprese di costruzioni sfruttavano fino all’ultimo mq per ricavarne più appartamenti da vendere. Questo, ovviamente, rendeva le abitazioni e gli spazi piccolissimi e pericolosi dal punto di vista igienico- sanitario. Dai qui si è impostata una legislazione per regolamentare ed evitare queste situazioni. Nello specifico, l’art. 1 riporta le altezze minime delle stanze; l’art. 2 riguarda le superfici minime delle camere da letto in mq e l’art. 3 è inerente alla grandezza delle superfici minime per i monolocali. L’art. 2 vede anche l’obbligo di posizionare una finestra apribile nella stanza, come per il soggiorno e la cucina. La dimensione della finestra è stabilita in rapporto  della dimensione del pavimento della stanza, che è sancito a 1/8.

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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
  • I letti di oggi sono il risultato delle scoperte e della modernità dell’uomo. I primi ‘veri’ letti nascono nel ‘900. Ma dove e come dormivano prima? Una piccola lista dei vari giacigli su cui si dormiva nel passato, fin dai tempi più remoti: – preistoria: si ammucchiavano delle foglie; – antica Grecia e Egitto: si utilizzava del tessuto imbottito di lana. In Medioriente si dormiva per terra adagiati sui tappeti; – ai tempi di Roma si utilizzava il ‘triclinium‘; – nel Medioevo si riempivano dei guanciali con le piume d’oca (per i ricchi), i poveri su un materasso di lana o dei sacchi riempiti di paglia. Da lì si modificarono e aggiornarono fino a diventare i letti che conosciamo noi oggi.

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