Dormire bene: i consigli dell’Interior Designer

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Per dormire sonni tranquilli nel miglior modo possibile possiamo seguire pochi e semplici consigli. Ecco quali.

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Cominciamo dal materasso

La cosa più importante è scegliere un materasso con un buon grado di comfort e di supporto per la colonna vertebrale. Non tutte le persone sono uguali, pertanto non tutti materassi devono esserlo. Non esiste “il materasso migliore” ma c’è  “il materasso migliore per noi”. Pertanto è molto importante che il rivenditore ci consenta di provarlo e lasci un margine ampio di tempo per eventualmente provvedere alla sostituzione.

Anche il cuscino è importante, come si evince da queste immagini. I cuscini in lattice e memory foam sono preferibili.

dormire bene su un materasso
Credits: Valadzionak Volha – Shutterstock

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Materassi e cuscini in lattice e a memoria di forma i cosiddetti memory foam, o più brevemente memory, sono al momento fra i preferiti. Ma un alto livello di comfort e di igiene si raggiunge anche con i materassi a molle insacchettate singolarmente. Questi ultimi offrono una maggior impressione di “rimbalzo”, che può risultare confortevole o meno. È da valutare a seconda delle proprie abitudini.

Oltre alla garanzia per la sostituzione, accertatevi sempre che il vostro  materasso sia sfoderabile, che abbia maniglie per il facile spostamento per la manutenzione, che contenga il più possibile materiali naturali come cotone, lana e lattice anziché schiume poliuretaniche,  che eventualmente sia utilizzabile su entrambi i lati con l’opzione estate-inverno.

Trascorriamo in media almeno sei o sette ore al giorno sdraiati su un materasso, per cui questo è senz’altro la scelta d’arredo più importante. Attualmente  il comfort più sano ed ecco sostenibile è rappresentato dalle doghe in legno curvato che offrono un giusto grado di rigidezza e flessibilità allo stesso tempo nonché di robustezza ed ecosostenibilità. Il letto dunque è importante in tutte le sue componenti, ma non è l’unico arredo a cui prestare attenzione  per aumentare il nostro comfort durante le ore di riposo.

È infatti importante altresì curare attentamente l’illuminazione dell’ambiente del riposo: ad esempio prevedendo oltre all’illuminazione centrale un’illuminazione d’atmosfera dedicata. Per esempio ai lati del letto matrimoniale su ogni singolo comodino.

 

Consigli per migliorare l’illuminazione ambiente

È opportuno che la fonte luminosa diretta verso il letto sia schermata, per evitare fenomeni di abbagliamento. Anche l’idea di una lampada orientabile non è male, se si ha l’abitudine di leggere a letto prima di addormentarsi.

Luci illluminazione nella camera da letto
Credits Africa Studio – Shutterstock

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La luminosità dell’ambiente viene influenzata non solo dalla buona progettazione delle fonti luminose ma anche dai colori che sceglieremo per il luogo del nostro riposo: è bene  privilegiare colori tenui e soft come le tinte pastello e neutre. È possibile usare anche tonalità intermedie e scure per un’attività perlopiù notturna come il riposo. Questo non impedisce,  se il nostro colore preferito è un bel rosso sgargiante, di utilizzarlo anche in camera da letto. In quest’ultimo caso sarà però importante preferire la presenza di questo colore per esempio sulla parete dietro letto che non disturberà il momento dell’addormentamento.

Il microclima

Il micro clima della camera da letto e del luogo del riposo in genere è un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione. Predisponiamo un giusto grado di umidificazione dell’aria, mediante umidificatori e/o depuratori con filtri che ripuliscono l’aria dalle polveri sottili. Favorendo poi la visione della natura anche soltanto mediante quadri, raffigurazioni, poster rilassanti, che potremmo appendere alle pareti. Privilegiamo inoltre dalla posizione del letto se possibile la visuale fuori dalla finestra se questa è gradevole.

umidificatore in camera da letto
Credit foto Bokeh stock – Shutterstok

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Attenzione alla vegetazione in camera da letto, potrebbe non essere la scelta più indovinata.  È vero che le piante richiamano pensieri positivi legati alla natura e aiutano a rilassarci, ma è anche vero che di notte le piante  invertono il ciclo della respirazione e producono anidride carbonica: questo potrebbe non essere salutare, soprattutto se abbiamo l’abitudine di non far ricircolare l’aria o se teniamo la porta della camera da letto chiusa di notte. A meno di utilizzare una delle piante che la NASA ha individuato come ideali per riposare bene. Piante che durante la notte producono ossigeno o che purificano l’ambiente, che per noi si traduce in una migliore qualità del sonno, come l’Aloe Vera, lo spatafillo, ideale per depurare l’aria da agenti chimici, formaldeide, muffe e altri tipi di allergeni, o l’edera comune, che pare sia in grado di filtrare l’aria e utile contro le muffe: utile per coloro che soffrono di problemi respiratori.

Altri consigli utili sulla pagina CIFO: le migliori piante antismog per gli ambienti indoor

Fonti:

L’articolo originale NASA sulle piante che purificano l’aria
Interior Ladscape Plants for Indoor Air Pollution Abatement

Nella seguente Ted Conference Kamal Meattle spiega come coltivare la propria aria pulita. 

Kamal Meattle è CEO e direttore del Paharpur Business Center in India e lavora per ridurre i problemi di inquinamento nelle case e nei luoghi di lavoro sperimentando  nuove tecnologie che possono essere utilizzate per risolvere i problemi di qualità dell’aria.

 

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

 

Feng Shui: la scienza orientale dell’abitare

 

Per altre curiosità e informazioni continuate a seguirci su www.habitante.it

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